Regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Morgan Bertacca vedi scheda film
Aldo, Giovanni e Giacomo festeggiano 25 anni di carriera e -sfortunatamente- decidono di celebrare tale evento con un film assolutamente indegno di apparire nella propria filmografia. Impalpabile il film, insopportabile la spalla Silvana Fallisi. VOTO: 2½
Nell'autunno del 1980 il mitico Muhammad Ali, trentottenne e ormai in disarmo, tornò sul ring per una sfida milionaria con l'allora indiscusso campione in carica dei pesi massimi Larry Holmes. Il match fu un vero e proprio massacro concluso solo dal getto della spugna al decimo round da parte dell'allenatore di Ali. Sylvester Stallone, presente a bordo ring, dichiarò che fare da spettatore a tale incontro era stato terribile, come assistere all'autopsia di un uomo ancora vivo. Ecco, quelle parole di Sly potrebbero servire come perfetto epitaffio anche per “Fuga da Reuma Park”. Come abbiano potuto tre grandi comici come Aldo, Giovanni e Giacomo ridursi a girare un film inconsistente come questo resta mistero insondabile. Che avranno pensato in fase di scrittura? Buttiamo giù un plot minimo in cinque minuti, lo addobbiamo alla meno peggio con gags prese a caso dal nostro repertorio e... le voilà!? In 25 anni di carriera hanno licenziato un capolavoro di comicità (“Tre uomini e una gamba”) più una stringa di prodotti magari non eccezionali ma comunque sempre divertenti e confezionati con grande professionalità. Lo scarto tra questo “Fuga da Reuma Park” e il resto della loro filmografia è semplicemente (e tristemente) abissale, e mi rallegra sapere che dopo di questo hanno comunque realizzato altri due film, perché uscire di scena così sarebbe stato un abominio. Ulteriore nota di demerito per l'insopportabile protagonista femminile Silvana Fallisi capace ad ogni apparizione di far rimpiangere la Massironi. Il che è tutto dire.
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