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Il braccio violento della legge

Regia di William Friedkin vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il braccio violento della legge

di axe
8 stelle

Alain Charnier, un criminale francese, organizza il trasporto di una grande quantità di eroina da Marsiglia a New York, servendosi della copertura offerta da un attore bisognoso di denaro, al fine di effettuare una compravendita della sostanza, con la mediazione di due malviventi locali. Sul traffico di droga indagano i due detectives della squadra narcotici Jimmy Doyle, detto Papà, e Buddy Russo, detto Tristezza. I due, viziosi e dal carattere intemperante, non godono della fiducia di superiori e colleghi, i quali collaborano di malavoglia con loro. Nonostante ciò, grazie alla loro ostinazione fanno chiarezza sul progetto di Charnier, individuando le altre persone coinvolte e comprendendo i loro ruoli. Benchè siano sollevati dall'incarico, a causa degli scarsi risultati raggiunti fino a quel momento, proseguono nell'attività di indagine fino a mettere le mani sulla sostanza. La linearità della trama di questo film poliziesco è compensata da ottime caratterizzazioni di ambiente, clima sociale, personaggi. I due poliziotti Doyle e Russo conducono la loro indagine con pazienza e caparbietà; si muovono in un contesto sociale nel quale dilaga l'amoralità ed il crimine, organizzato o meno, trova terreno fertile per prosperare.Il trafficante internazionale agisce in stretta complicità con delinquenti di basso livello, legati a loro volta ad un ambiente di spacciatori e consumatori in cui gli investigatori compiono "incursioni" affrontando con durezza individui i quali non abbozzano che timide reazioni, sapendo che l'azione della legge non può essere risolutiva. Ne sono forse consapevoli anche i protagonisti; essi non si chiedono se è giusto o sbagliato ciò che fanno. Guardano ad un fine, che raggiungono con molti danni collaterali, alcuni provocati da loro stessi; e, del resto, il loro grande impegno non porta al risultato voluto. Mandano a monte la compravendita, ma molti dei partecipanti all'affare non pagano - o pagano poco - per le loro responsabilità. Anche chi dovrebbe loro essere amico li intralcia. I due sono guardati con sospetto dagli altri poliziotti, quasi sorvegliati. Non aiuta la cattiva reputazione che hanno Doyle e Russo, dediti ai vizi, violenti, sia nei modi sia nelle parole. Agli occhi di alcuni moralisti potrebbe interessare più questo aspetto dei pur non indifferenti risultati che conseguono. Una medesima consapevolezza sembrano averla anche Charnier ed i suoi complici. Sanno di essere tenuti d'occhio, eppure proseguono nella loro attività, sicuri che la copertura del complice del trafficante - una nota personalità - sia a prova di metodi d'indagine particolarmente severi. Il film è ambientato in una New York brulicante di vita; ma anche sporca, caotica, incontrollabile. Un mondo a misura dell'"operatività" di Russo e Doyle. La loro indagine è portata avanti con lunghi appostamenti, pedinamenti, intercettazioni, perquisizioni. Tra le sequenze d'azione, memorabile l'inseguimento della metropolitana "dirottata" da un killer al soldo di Charnier. Non mancano le occasioni per mostrare sangue; appare nelle uccisioni, ma anche in un grave incidente stradale, la cui presenza in scena dà l'idea di quale difficoltà potessero avere le forze dell'ordine nel controllo del territorio. Buone interpretazioni per Gene Hackman (Jimmy Doyle) e Roy Scheider (Buddy Russo), nonchè per l'elegante "cattivo" Fernando Rey (Charnier). Il regista William Friedkin imprime all'opera un ritmo incostante. Dopo la parte iniziale, nella quale ci presenta gli ambienti sia dei criminali marsigliesi, sia di New york, entra "nel merito" della vicenda, alternando lunghe sequenze che seguono le lente fasi d'indagine, a momenti di frenetica azione. Rapide inquadrature sui volti dei protagonisti ci aiutano a comprendere le loro emozioni. Il regista lascia che sia lo spettatore a fare una valutazione sui fatti; Doyle e Russo, pur raggiungendo un effimero successo, lasciano dietro di sè una tale scia di danni, da far domandare allo spettatore se il rimedio non fosse stato peggiore del male; un male sociale che pare incurabile, tanto dilaga in ogni livello della società. Un ottimo poliziesco, di forte impatto, "duro" sotto ogni aspetto.

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