1 stagioni - 5 episodi vedi scheda serie
Cinque episodi dai titoli epici come una tragedia e che desiderano narrare l’ascesa e la caduta della figura mastodontica e paternalistica di Vincenzo Muccioli e della comunità da lui creata sulle ultime curve degli anni ’70. Una comunità ricavata da un podere di sua proprietà e riconvertito a stato libero dalle droghe e impiegato per reinserire socialmente, attraverso punizioni corporali e crisi sedate dall’uso di metodi coercitivi, coloro che spontaneamente vi si recavano piegati da un problema che fra i ‘70 e gli ‘80 era ben visibile ma altrettanto nascosto sotto gli occhi di tutti.
Il lungo documentario, primo caso italiano e dal respiro internazionale, creato da Netflix e diretto da Cosima Spender, regista di casa nostra ma da sempre residente nel regno unito e dedita al mondo della docu fiction, rappresenta una scommessa ampiamente vinta in termini di ascolti e inevitabili polemiche che un personaggio come il romagnolo Muccioli era inevitabile che portasse nuovamente a galla. Grazie a numerose testimonianze di ex ospiti, giornalisti, magistrati e famigliari, su tutti il figlio Andrea che successe al padre alla guida della comunità alla morte di quest’ultimo, d’immagini di repertorio e ponendosi come un semplice narratore, ma senza la più classica delle voci fuori campo, si viene trascinati nella vita di un uomo dal passato in chiaro oscuro che dedicò tutta la propria esistenza alla sua attività fino ai numerosi processi per maltrattamenti e omicidi, lasciando che sia lo spettatore a decidere per quale tesi parteggiare, se benefattore o despota ingiusto, ma senza nascondere gli aspetti più burrascosi di una vicenda ancora molto attuale.
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