E' il crimine produttivo dell'anno. "This must be the place" uscirà in Francia il 24 Agosto, mentre in Italia dovremo attendere fino al 14 Ottobre. Estenuante. E vabbè, pazienza. Mentre i francesi si coccoleranno Sorrentino in sala, noi saremo già con la mente a Venezia e i sogni cinefili già ingolfati da altri impellenti appuntamenti.

Intanto, godiamoci il trailer francese del quinto lungometraggio dell'autore de "Il Divo", che ha conquistato il premio ecumenico all'ultimo festival di Cannes e suscitato pareri complessivamente buoni anche se vagamente discordanti. Chi lo considera la sterile e sommessa conferma di un cineasta che va consolidando la sua liquida e surreale cifra stilistica, chi invece evidenzia i limiti (Mereghetti per esempio, su Ciak) e i compiacimenti espressivi di un Sorrentino che viaggia nell'immaginario on the road americano e nella vellutata malinconia di una rockstar freak(ettona) come autosussurrandosi:"Quanto sono bravo". Ad ogni modo il trailer d'oltrealpe, uno dei migliori finora prodotti e rinvenibili del film, inorgoglisce non poco i fan sperticati (ma non per questo necessariamente miopi) di quello che a detta di chi scrive è senza ombra di dubbio il più grande cineasta italiano emerso nell'ultimo decennio (e non si può dar torto a Carolina Crescentini, che si accontenterebbe anche di fare una comparsata con un casco in testa su una moto che si dilegua subito all'orizzonte, pur di lavorare in un film di Sorrentino...). Le atmosfere sospese e crudelmente malinconiche de "Le conseguenze dell'amore" sono rievocate da una "passerella" di Cheyenne, la rockstar ipertruccata à la Robert Smith interpretata da Sean Penn, sulle scale mobili di un grande magazzino. Immagini brutalmente e dolcemente bellissime, con un pezzo incantevole come "Lay and Love" di Bonnie "Prince" Billy ad accompagnare i volti di Penn, ipercaricaturale e stilizzatissimo con capelli arruffati e nerissimi e voce innaturalmente acutizzata, della sempre bravissima Frances McDormand (il marito Joel Coen e il fratello Ethan il film l'hanno visto, trovandolo splendido) e della figlia di Bono Vox degli U2 Eve Hewson, capello nero-violaceo, piercing e un volto davvero molto cinematografico, che rimanda paurosamente alla Evan Rachel Wood di "The Wrestler". In questo trailer c'è anche spazio per due momenti cult: il bimbo che crede che "This Must be the place" sia un brano degli Arcade Fire e non dei Talking Heads e Cheyenne che con dolce sfrontatezza afferma: "Non sono io che ho cantato con Mick Jagger, è Mick Jagger che ha cantato con me". "Pop the passenger" dell'iguana Iggy Pop, presente nella seconda parte del trailer, si sposa poi calzantissima con le atmosfere on the road di quella che sembra una rivisitazione sorrentiana di echi kerouchiani.

(Davide Stanzione)