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I bambini li guardano: Scott Pilgrim vs. the World
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I bambini li guardano è una rubrica settimanale di Cinerepublic in cui gli autori raccontano, in forma di cronaca dal salotto di casa, la visione di un film per grandi ad altri genitori audaci desiderosi di allargare gli orizzonti cinematografici dei propri figli.

 

 

Scott Pilgrim Vs the World

 

di Edgar Wright
con Michael Cera, Mary Elizabeth Winstead, Kieran Culkin, Chris Evans, Anna Kendrick, Brandon Routh, Alison Pill, Jason Schwartzman, Ellen Wong, Satya Bhabha
genere Commedia

 

Visto da: Immorale e Asia.

 

La giornata, una uggiosa e piovosa domenica di giugno, è iniziata stancamente: colazione a tarda mattinata, un po’ di spesa (negozi sempre aperti in Brianza) e poi, sulla strada di casa, tappa al Blockbuster. Mi aggiro caracollante all’interno di locali assomiglianti, nonostante la pioggia esterna, all’inferno in terra; infatti c’è la moquette a terra, le porte sono chiuse e l’aria condizionata spenta. Guardo con commiserazione mista a partecipazione il ragazzotto dall’aspetto smunto alla cassa, intrappolato nella divisa ufficiale, un polo azzurra griffata BB a maniche lunghe, e inizio a guardarmi in giro.

 

C’e aria di smobilitazione, la catena di noleggio, causa anni addietro della chiusura di tante videoteche, sta subendo la legge del contrappasso: il fallimento è alle porte e la speranzosa riconversione con allargamento dell’offerta a cartucce per PC, libri e cibarie varie non ha sortito l’effetto desiderato. Impossibile sconfiggere la comodità, la convenienza e la velocità di internet. Ma io, ogni tanto, amo ancora scegliere i film da guardare in un luogo fisico e reale, scartabellando tra centinaia di custodie sparse in ogni dove.

Inizio a guardare i DVD esposti, mentre mia  figlia fa la stessa cosa al lato opposto del negozio, saltellando allegramente fra gli scaffali. E già…è arrivato il momento di scegliere insieme il film da guardare. Con  la Regola fissata dopo ampia discussione familiare, cioè potere di veto ad entrambi sulle scelte dell’altro; ho già dovuto cassare alcune sue trite scelte, nell’ordine:

- Tre uomini e una gamba, (che lei adora) - “visto troppe volte”, il Cosmo sul comò – “ancora !! e basta !”, Puzzole alla riscossa – “!!!??....manco scannato”.

E lei, di rimando, ne ha cassate, senza parole, due delle mie, nell’ordine:  Coraline e la porta magica muso lungo, 9 bambole di pezza espressione tra il sofferente e l’annoiato.

Continuiamo a girare e convergiamo entrambi verso il corridoio centrale, ci sono moti spazi vuoti tra gli scaffali e, quando cominciavo a perdere le speranze, mi  casca l’occhio su “Scott Pilgrim Vs the World” di Edgar Wright, il valente regista di “Hot Fuzz” e “L’alba dei morti dementi”.

 

Quindi, dopo aver esercitato proditoriamente il potere di veto da membro anziano dell’organizzazione familiare, usciamo dai torridi locali, tra i titubanti e muti mugugnii di Asia.

 

Finalmente a casa, pronti per la visione; uno dei gatti di casa (Matilda), stancamente si piazza tra di noi sul divano, incurante di tutto. Il film inizia, la regia si affida (letteralmente) alla fonte fumettistica del soggetto, scegliendo ad esempio di mostrare le scritte onomatopeiche di ogni rumore o suono e infarcendo lo schermo di scritte in sovraimpressione; effetto straniante ma non disdicevole, utile a raccontare la bislacche disavventure di questo improbabile eroe, lo Scott Pilgrim del titolo, bassista in una band di “Power- Pop”, i “Sex Bob-Omb”.

 

Dove ho rischiato il tracollo e fatto quasi un balzo emotivo, non visibile ad occhio nudo (bisogna sempre mantenere un certo aplomb quando si è imposto ad altri un film da vedere), è stato al deciso cambio di registro imposto da Wright: l’attacco del primo “Malvagio Ex”, con conseguente virata da “film-Grunge per teenager” a videogame alla “Mortal Kombat” o “Street Fighters”, con tocchi di “Kiashan” (senza pessimismo cosmico) e “Dragon Ball”. Solo Matilda ha avvertito il mio turbamento ma, dopo avermi gettato un’occhiata a mezz’asta, è tornata a dormire. Guardo Asia di sottecchi: imperturbabile nella sua posa sbilenca.

 

Dopo un po’ mi abituo allo spettacolo... e devo ammettere di iniziare a divertirmi, lo stile pungente di Wright, ricco di veloci e argute battute, si fa stringente, anche se a volte la cosa sembra prendergli la mano. Comunque, preso atto della demenzialità del tutto, si toccano apici dell’assurdo, come il “Combattimento Vegano”…

 

E di facezia in facezia si giunge alla fine; la morale ? Inesistente, una sorta di trito messaggio sul credere in se stessi e prendersi le proprie responsabilità (amorose e non),  infarcito con istanze post-adolescenziali da fumetto, ma declinato con garbo e con momenti realmente surreali, al netto di una durata leggermente eccessiva; un simpatico divertissement, in definitiva.

 

Estraggo con indolenza il DVD e, con fare mesto (colpevole), lo ripongo nella sua custodia. Evito lo sguardo di Asia e aspetto un suo pungente commento, che tarda ad arrivare.
Infine una vocina fa capolino dalla sua boccuccia e dice “Papà ?”, “Si ?” – faccio io e lei: “Posso tingermi i capelli come Ramona Flowers ?” -  “………”.

 

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 Due parole sull'autore della settimana: Immorale

 

Cresciuto nella periferia inurbata e ricca di travertino della capitale, ho trascorso la mia infanzia in una bolla temporale: giornate infinite divise tra partite di calcio, giochi sfrenati e innumerevoli ore di televisione, tra cartoon giapponesi e centinaia di film. Ora, da quasi quarantenne vivente nella “Brianza Felix”, la bolla temporale è diventata sempre più compressa, perso tra lavoro, famiglia e la pratica di numerosi hobby/interessi (la musica, la lettura, il cinema, il Tai Chi Chuan). Il cinema mi appassionava fin da bambino, quando guardavo insieme a mio padre bellissimi western, i film di Hitchcock e tutte le puntate del Tenente Colombo, ma sono, principalmente, un “absolute beginner” e cerco di imparare dalle persone più competenti di me (tantissime nel sito) e di non perdere mai la capacità di stupirmi e di imparare cose nuove, in ogni ambito.

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