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Dizionarietto semiserio del cinema 3 (a-m)
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Allen Woody. Ha segnato un’epoca e definito uno stile, con le sue battute sulle nevrosi dell’uomo contemporaneo. Nel film “To Rome with love” era presente un cameo di Martufello, successivamente tagliato in fase di montaggio in quanto vulgata vuole che Woody sia molto invidioso della altrui salacità.

Brizzi Fausto. Ha diretto Pazze di me, Maschi contro femmine (l’eterna e meravigliosa battaglia tra le lenzuola), Com’è bello far l’amore, Notte prima degli esami (con ogni probabilità ginecologici). Avete ancora dubbi?

Chiamami col tuo nome. Assolutamente vietato seguire il consiglio-imperativo, implicito nel film di Guadagnino, nel segreto della cabina elettorale. Lì ogni candidato va chiamato solo ed esclusivamente con il nome che gli pertiene (Balanzone, Brighella, Pulcinella).

Demostene. Grande oratore ateniese. La sua prima filippica scatenò un’alta onda di polemiche. Su alcune misteriose tavole del Peloponneso (equivalenti all’odierno Twitter) un tal Papagasparrous (politico e giornalista della destra attica) la definì penosa. Da allora Demostene è, per gli amici, Pierfranceschos Favinikos.

È stato il figlio. Il film preferito da Giulio Cesare.

Filini. Gli occhiali a fondo di bottiglia, l’invadenza timida e spaurita, i congiuntivi random, l’aria del perdente di insuccesso. Insomma, il ragioniere più famoso e più amato d’Italia. Dopo Giuseppe Spinelli, naturalmente.

Giulietta e Romeo. Il film tratto dal capolavoro di Shakespeare è stato variamente criticato per la sua acquiescenza ad un paradossale product placement. Tutti hanno notato come, in ogni inquadratura dell’opera, compaia una antistorica macchina Alfa.

Huston Anjelica. Pare che l’attrice figlia del grande regista John fosse molto brava in matematica. Tanto da venire costantemente bullizzata dai compagni di classe. “Huston, abbiamo un problema”.

Izzo Simona. Poliedrica esponente del jet-set cinematografico, la già fidanzata di Maurizio Costanzo e Antonello Venditti è stata pesantemente contestata per il lifting con cui ha tentato di trasformare il compagno Ricky in grande attore.

Ligabue Luciano. I suoi film sono un viaggio nostalgico nella memoria della provincia. Ma è anche e soprattutto famoso per la grande rivalità con Vasco Rossi, il quale venne apostrofato con l’appellativo “Figlio di Zocca”. Ma solo perché il cantante modenese lo aveva definito “Pittore dei miei stivali, fai delle tigri di merda”.

Milo Sandra. Un giorno ci spiegherà come aveva fatto a prevedere il finale di Gomorra. CHI? CIRO??

 

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