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Filologia romantica
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La scelta è stata difficile ma alla fine i biglietti sono stati comprati: stasera mi presenterò all'IMAX di Marratxi a vedere Blade Runner 2049. Avevo la scelta se vederlo in lingua originale su schermo non IMAX o se vederlo appunto in uno dei pochi IMAX europei e dopo acceso dibattito abbiamo deciso di prediligere l'aspetto visivo a quello puramente testuale e ambientale. Nell'attesa della proiezione però ho deciso di riguardare Blade Runner per rinfrescare la memoria perché (devo ammettere questa defaillance), mi ricordavo pochissimo; non so perché ma è un film nel quale non sono incappato per una seconda visione, che non ho mai deciso di riguardare (le cavallette, è morta mia nonna...) e così l'ultima volta che avevo visto Blade Runner risaliva a eoni fa in televisione, non so in quale versione ma sicuramente massacrato da interruzioni pubblicitarie. Qualche giorno fa ho finalmente colmato questa terribile lacuna e ci siamo dedicati alla visione di Blade Runner. Ero a conoscenza del fatto che di Blade Runner esistessero varie versioni ma non avendo appunto mai deciso di ri-vederlo non è una cosa della quale mi sono mai molto preoccupato. Fatto sta che ci è capitata sottomano (in corsivo) una bella edizione BluRay - Final Cut che dovrebbe corrispondere alla versione sulla quale il regista ha goduto di maggiore libertà, play e il film è partito.

La mia compagna di visione - che invece ricordava il film molto meglio di me - dopo un po' prende il cellulare e comincia a smanettare alla ricerca di qualcosa, chiaramente andava ravvisando differenze ma nel timore di spoilerarmi qualche passaggio fondamentale stava conducendo delle verifiche nella solitudine e nel silenzio più assoluto. Ad un certo punto però ha messo in pausa e mi ha messo al corrente di tutte le cose che aveva scoperto, sempre avendo cura di omettere informazioni che avrebbero potuto rovinarmi il film. La pausa si è trasformata in viaggio di approfondimento sulle tante versioni di Blade Runner disponibili, sulle principali differenze, e abbiamo accertato che stavamo guardando una versione del film (appunto la Final, datata 2007) che era priva di alcune componenti fondamentali, una su tutte la voce fuori campo ed altre amenità che riguardano la quantità di sangue versato, la violenza di alcune scene ma soprattutto il famoso finale a lieto fine. Non solo quindi ho rivisto il film a decenni di distanza ma ho visto un film molto diverso, anche se comunque non me lo ricordavo poi così bene.

Spesso sotto l'egida dei Final Cut o dei Director's Cut si nascondono semplicemente piccole e grandi operazioni commerciali: un modo come un altro per strizzare dalle tasche dei fan di un film un po' di soldi in più, ma non è sempre così, ovviamente, e così mi sono messo alla ricerca di liste compilate da appassionati che svelassero quali potessero essere i Director's Cut davvero meritevoli di essere visti. Si tratta di un campo vastissimo e ci sono tante informazioni in rete, solo che sono molto frammentate e difficili da recuperare. Però dopo un paio d'ore spese a cercare sulla rete sono entrato in contatto con alcuni aneddoti divertenti che mi piace condividere qui (se poi vorrete potrete ricambiare...):
- la Extended Version di Leon curata da Besson arricchisce il film di diverse sfumature ambigue nel rapporto chiave tra Leon e Mathilda (aggiunto in lista)
- Orson Welles aveva steso un documento di 75 pagine sul massacro compiuto dalla Universal in fase produttiva su L'infernale Quinlan: questa memoria è stata presa successivamente in mano dal montatore Walter Murch che l'ha utilizzata per dare alla luce la versione restaurata del film nel 1998 (chiaramente aggiunto in lista)
- la versione originale di Fritz Lang di Metropolis da 153 minuti è restata nascosta in un museo argentino per 80 anni prima di poter essere rimessa in circolazione (spedito in lista)
- quando Sam Peckinpah ha potuto rimettere mano alla sua versione di Pat Garret & Billy The Kid nel 1988 ha tolto il classico di Bob Dylan Knocking on Heaven's Door (incredibile, no?)
- esiste una seconda versione di un film che ho molto amato e che non credevo potesse aver meritato una revisione; invece il Director's Cut di Jean-Jacques Beineix di Betty Blue ha quasi un'ora in più di girato e a detta di molti appassionati riesce a sedurre ancor più della versione originale.

Chiudo questo testo proprio poco prima di uscire (Blade Runner 2049 mi aspetta) ma la ricerca mi ha ingolosito e se vi vengono in mente altri Director's Cut meritevoli o anche aneddoti interessanti sul tema potreste segnalarli nella sezione commenti qui sotto.

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