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Tappezzeria, centrini e frustini a Cannes 2017
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Lehava

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Tempi duri per lo stile a Cannes. No, non posso credere che montagne di soldi e decine di consulenti all'immagine non riescano a rispettare le regole minime del bon ton o anche solo del buon gusto! Che lo facciano apposta? "Va beh" mi dico "l'occasione è particolarmente pericolosa". Mica come per gli Oscar che azzecchi un outfit, al massimo due (per i party post serata) ed è subito fatta! Sulla Croisette capita di partecipare ad eventi sotto il solo cocente, magari quasi sulla spiaggia, farsi il red carpet e poi andare a qualche festa notturna. Un bailame di disgrazie dunque per chi abbia le idee anche solo un filino confuse! Un'occasione ghiotta per le Maisons che non sempre cavalcano il cavallo giusto. Tra dress codes precisi (il tacco sul red carpet, cravatta o papillon obbligatori per certe serate....ma secondo voi, c'è pure da lamentarsi come hanno fatto alcuni? Un passaggio a Cannes varrà un po' di mal di piedi? O meglio spalare in miniera! O peggio, girarsi i pollici a casa senza nessuna possibilità lavorativa?), diktat della moda e scelte originali, i risultati 2017 di seguito: ad ognuno il suo!

LA MADRINA

Come sbagliare tutto! L'abito dell'esordio Dior: troppo pomposo per una come lei che oggi è evidentemente "troppa" di suo. Ma quello era solo l'inzio! Eccesso smodato del lungo e del nero (smagrisce!), anche con trenta gradi e praticamente sulla spiaggia di mattina. Quell' allure inseguito da diva d'altri tempi - almeno negli atteggiamenti molto studiati - a contrasto inspiegabile con trucco e capelli sempre sottotono. Terribile su di lei l'abito Dolce e Gabbana a sirena della serata conclusiva, che, con i ricami a mo' di tappezzeria, si confondeva con la scenografia del palco. Vade retro Monicá!

LA CERTEZZA

Meno male che c'è Valeria. Chiariamo: Valeria Golino, ovviamente! Splendida cinquantenne, non le manca certo la personalità. Nelle interpretazioni come nella cura della propria immagine. Che per una star è, se non tutto, tanto! Delizioso l'abito stile impero, di uno scaramantico color viola che ben si addice all'orario pomeridiano. Così come la leggerezza del tessuto al clima costiero. Altrettanto convincente il nero serale, con ironico cuore, su scollatura profondissima che solo una convintamente esile donna come lei potrebbe permettersi. I capelli veracemente scapigliati, il trucco natural-chic. Forse l'ultima vera diva italiana.

LA PERFETTINA CONFUSA

Signora Kidman, rimandata a Settembre! Sarebbe bello rivederla in laguna, un'occasione per l'esame di riparazione. Si presenterà? E chi lo sa (oddio qualcuno lo sa di sicuro!). Che sia bellissima, è pure inutile dirlo. Con la sua altezza e magrezza, un mito inarrivabile per molte di noi. Certo che presentarsi con il nero vamp nel primo pomeriggio non è proprio al top del galateo. E la gonnellona in tulle stile sposa-mancata di Calvin Klein? Ma soprattutto, secondo voi, ha riciclato le scarpe? Inarrivabile l'abito Rodarte in stile Ferrero Roche-camicia dal notte anni '50. Confusa.

LA RAGAZZINA SEMPRE, E DI CLASSE!

Michelle Williams ha 37 anni e ne dimostra pure meno. Deo gratia che qualcuna ci ricorda che non bisogna diventare delle nonne prematuramente per essere eleganti! L'abitino del pomeriggio è semplicemente perfetto, indossato con un sandalo dal tacco grosso e trasparente che la slancia e nello stesso tempo sdrammatizza. Convincente l'outfit più serale di Louis Vuitton con schiena in vista: il fascino sta tutto tra le sopracciglia sottili e la frangetta cortissima: serve aggiungere altro? Raggiante.

LA FRANCESINA

Alcune si presentano tutte tirate e sexi nel bel mezzo della canicola pomeridiana, come Nicole Kidman. Altre invece pensano di essere a casa sul divano a sgranocchiare patatine: richiamate all'ordine in fretta e furia arraffano un sandalo stiloso pensando di risolvere tutto da una altezza di +12cm. Risultato? Imbarazzante. Marion Cotillard è mia coetanea. Ci sentiamo ancora ragazze, ma forse, sarebbe il caso di mettersi in testa che siamo signore. No al jeans strappato, no al caftano, peggio che mai se di lusso! No al gusto sadomaso. Quello sul red carpet, mamma mia! Inqualificabile abito a cui manca in dotazione solo il frustino. L' aggiunta della zeppona chiara completa l'opera. Gli uomini dicono che sia una fra le più belle: diciamo che lei ce la mette tutta per non sembrare tale. Bocciata.

LA ROSSA CHE PIACE: NO, NON LA CARNE!

Julianne Moore è in genere una certezza. Capita pure a lei di toppare: cavoli, è umana! Ok, sbagliare è lecito, perseverare diabolico. La scelta della mise di Givanchy Couture è infelice: spazziamo il campo da ogni dubbio. Sembra che indossi il centrino della nonna, sporco di succo di ciliegia! Oppure hanno spennato il gallo del pollaio? Il trucco la soffoca, manco riesce a sorridere: no, non è il botox, maligni! E' che si è accorta in corsa di sembrare una passeggiatrice ottocentesca: il riso si è smorzato in gola tra la sottana ed il red carpet, che sono un tutt'uno. Ma una così, mica la combina due volte! Eccola dunque brillante in bianco. Perdonatissima.

LO VOLEVO IO, QUELL'ABITO!

Sostenuta da un push- up epico, Kirsten Durst in Schiapparelli Couture appare come una dea d'altri tempi. Ammetto di invidiarle tremendamente l'abito che potrebbe stare, per gusto personale, ma non per soldi!, nel mio armadio. Il colore, tra l'azzurro e l'indaco a seconda dei riflessi ambientali, la morbidezza e levità, la sobria eleganza, la quasi totale assenza di gioielli, ci ricordano che è un meraviglioso tardo pomeriggio di maggio e che una giovane donna di 35 anni sta camminando su uno dei tappeti rossi più importanti nel cinema mondiale. Piange dall'emozione. Sarà tutto finto? Se lo è, beh, allora è una brava attrice! Se non lo è, rendiamo merito alla sua spontaneità che rovina solo in parte il trucco. Ci piace!

L'ANTIPATICA

Pare che sia di una antipatia raggelante, ma noi dobbiamo essere corretti e dire che Uman Thurman davanti ad un obiettivo è semplicemente perfetta. Certo dimostra tutti i suoi 47 anni, ma li porta con una disinvoltura agile data da una magrezza che, di persona, sembra sia quasi sconvolgente. L'abito Versace le dona, anche se quel colore avrebbe necessitato di una pelle in esposizione un pochino più abbronzata, anche artificialmente (il sole invecchia!). Scontata la scarpa, troppo "già visto" nel trucco. Il mezzo long bob è già sorpassato, l'avrei preferita con un capello raccolto. Sufficiente.

L'INDECISA

Diane Kruger è un'ex modella e si vede: è molto bella e non dimostra assolutamente i suoi quasi 41 anni. Ho qualche dubbio sulle sue capacità professionali, ma potrei ricredermi. Di sicuro, il fatto di essere tedesca (non americana) non l'ha favorita ad Hollywood. Dal punto di vista dell'immagine ha sempre faticato per trovare un proprio stile identitario, fuori dalla cartolina di bionda algida. Algida come aggettivo, non come gelato, lettori che avete resistito fino a quà e che lecchereste ben più volentieri il vostro Magnum (non pubblicità occulta: non mi paga nessuno!). Anche a Cannes 2017, alla fin fine, senza infamia né lode. Grazioso l'abito grigio, devastante nella sua prevedibilità il nero della serata conclusiva. Se son rose, fioriranno

FORSE IL PIU' BELLO: DI ABITO.....

Chiudo la carrellata con una nota positiva, per un'attrice non di primissimo piano ma che secondo me, almeno per quanto riguarda il look, ha primeggiato a Cannes 2017. L'ucraina Olga Kurylenko illumina la passerella con un abito vedo-non-vedo, impalpabile e prezioso, di Elie Saab. Accostato, vista l'ora non ancora tarda, con una pettinatura ed un trucco trasparenti. Il risultato è malizioso e raffinato.

 

Ai posteri, orsù dunque, l'ardua sentenza!

 

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