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Il passeggero oscuro
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Che J. K. Rowling prima o poi ci avrebbe dato in pasto un sequel di Harry Potter era abbastanza prevedibile e comunque, in un sussulto di originalità, Harry Potter non ci sarà. Del sequel di Avatar se ne parla fin dall'uscita, ma in base alle ultime notizie i sequel sono diventati quattro. La Pixar sfornerà nei prossimi anni Cars 3, Toy Story 4 e Gli Incredibili 2, però ha dichiarato che poi dal 2021 si darà una regolata e ricomincerà a produrre solo idee originali. Il dolore arriva con la notizia del sequel di Trainspotting, non pensavo che potesse esserci qualcosa dopo il trip lisergico di Trainspotting e invece T2 ha già anche un teaser trailer, lo girerà Danny Boyle i personaggi sono sopravvissuti (chi lo avrebbe detto?). Il timore si affaccia con il sequel di Blade Runner, annunciato per il 2017, lo girerà Denis Villeneuve (!). Anche Beetlejuice avrà un sequel tutto per sé. E anche The Blair Witch Project. Tra spin off e sequel è in espansione rapida anche l'universo di Star Wars e persino quello di Indiana Jones. E siccome un bel sequel non si nega a nessuno è altamente probabile che anche Smetto quando voglio possa averne uno: Smetto quando voglio reloaded.

Il sequel è il sogno bagnato del cinema industriale ed è ovvio: l'industria ha come obiettivo quello di massimizzare il profitto e quindi dirige i suoi investimenti dove c'è ragionevole certezza di farne. Il pubblico evidentemente sta dimostrando di trovarsi perfettamente a proprio agio in questa dinamica. Lo dicono gli incassi e gli investimenti sui sequel ma alla fine anche l'esplosione del consumo di serie tv sta comunicando sulla stessa frequenza.

Un nuovo film, inteso come un progetto originale, è come uno sconosciuto che bussa alla porta, potrebbe essere molto simpatico o l'amore della vita, potrebbe rivelarsi il tuo migliore amico o il padre che non hai mai avuto, ma c'è sempre un'elevata dose di rischio in un appuntamento al buio: una nuova estetica con cui confrontarsi, personaggi ignoti con cui entrare in sintonia, un linguaggio da comprendere, un umorismo su cui modularsi. Una serie tv invece è come un amico di famiglia, diventa parte integrante ed identitaria dello spettatore, si muove su codici conosciuti, si sa sempre come prenderla e le si permette anche di trascinarci in luoghi vagamente oscuri che tanto si sa che al massimo della sua perfidia potrebbe piantarti un cliffhanger sotto il mento pur di trascinarti nella prossima puntata, pur di farsi invitare a cena un'altra volta. Però la serie tv non sporca, non richiede dosi di empatia eccessive per essere compresa, chiede sempre permesso prima di entrare e raramente rutta in presenza della nonna.

Sequel e Serie Tv sono figli dell'industria dell'entertainment, certo, ma splendidamente adottati dalla nostra propensione naturale a muoverci verso il simile. E in tempi in cui il mondo chiede grandi sforzi per essere decodificato nella sua immensa complessità viene ancora più naturale e spontaneo allontanarsi dall'imprevisto, dal diverso, dallo straniero pur di consolidare la nostra identità. Per ricordarci sempre ed in qualsiasi momento chi siamo.

I media naturalmente fanno il loro mestiere partecipando al gioco, ascoltando le priorità di chi emette e amplificando, teoricamente, a beneficio di chi riceve. Il risultato è che le news dell'ultimo mese sono state colonizzate da sequel e serie tv e mi chiedo se nel mondo del cinema succeda anche altro. Ah sì, certo. Sono stati annunciati i film che parteciperanno alla prossima edizione del festival di Venezia. Pare che Terrence Malick presenterà il sequel di The Tree of Life. (Scherzo)

Scelgo come copertina di questa edizione della newsletter proprio il personaggio di una serie tv che contraddice e al tempo stesso consolida quel che intendo: ho fatto entrare Dexter nella mia vita di spettatore (e non solo nella mia) con la leggerezza con cui si invita a casa un caro amico di amici ma ho scoperto di esserne stato conquistato solo quando ho accolto il suo passeggero oscuro.

Sconosciuti, personaggi imprevedibili, soggetti dall'umorismo discutibile e passeggeri oscuri: potete interagire con questo testo semplicemente commentando qui sotto. Sarete i benvenuti (soprattutto se in profondo disaccordo con quanto espresso qui sopra).

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