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Chris Hemsworth deperito, barbone, capelli incolti, e bruciato dal sole... dimagrire o ingrassare per meglio interpretare e magari un Oscar meritare... ma il gioco vale la candela?
di marco bi
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Non è il primo e non sarà l’ ultimo! Chris Hemsworth, l’attore 32enne di Thor, Rush, Avengers e Blackhat con i quali si è meritato 2 candidature all’Oscar andate a vuoto, si è sottoposto a una dieta «che non consiglia a nessuno» e ha postato su Twitter il suo nuovo scioccante aspetto: barbone, capelli incolti, molto dimagrito e bruciato dal sole. Perché perdere il suo bell’ aspetto? Per esigenze di copione, per interpretare ‘In the Heart of the Sea’, diretto da Ron Howard, ispirato a Moby Dick, dove interpreta un marinaio che naufraga e rimane in mare per 90 giorni dopo che la sua imbarcazione è stata attaccata da una balena. Chissà se la sua interpretazione e il suo sforzo per calarsi nel personaggio saranno da Oscar? C’è infatti una relazione tra le ‘grandi trasformazioni fisiche’ e la probabilità di ricevere la prestigiosa statuetta. Per entrare in certe parti (larghe o strette che gli vadano) ogni attore ha il suo metodo e relativa dieta ma alcune diete possono essere dannose anche se fatte sotto stretto controllo medico e io credo che sia uno schiaffo dato alla salute!

 

A parte chi come Val Kilmer (ora anche malato) e Kirstie Alley (che dopo la caduta a ‘Ballando con le stelle’ si è messa a dieta ed ha perso 45 chili!) che sono ingrassati per altri motivi e infatti nessuno li cerca più (o sono ingrassati proprio perché nessuno li cerca più?), ricordo Robert De Niro che per calarsi nei panni del pugile Jack La Motta in ‘Toro Scatenato’ è ingrassato 30 chili e ha portato a casa un meritatissimo Oscar. Il bravo Tom Hanks, dimagrito 12 chili per ‘Philadelphia’ (Oscar) e 27 per ‘Cast Away’ lo ricordiamo tutti. Adrien Brody, ha perso 14 kg per Il pianista (Oscar) ... praticamente era tutto naso. Ma il più ‘instabile’ è Christian Bale che è dovuto dimagrire ben 3 volte prima di avere l’ambita statuetta per ‘The Fighter’ (-20 chili) dopo ‘L’uomo senza sonno’ (-28 chili) e ‘L’alba della libertà’ (-25 chili) ma capace anche di ingrassare di quasi 20 chili come ha fatto per ‘American Hustle - L'apparenza inganna’ (nomination)... ma può darsi che non sia ingrassato veramente... sappiamo che è un grande ‘illusionista’. Matthew McConaughey diventa di film in film sempre più bravo ed è stato premiato come miglior attore protagonista per la drammatica storia vera di un malato terminale in ‘Dallas Buyers Club’ dopo avere perso quasi 20 chili. Anche Matt Damon è dimagrito molto (riportando danni al cuore) per ‘Il coraggio della verità’ e poi è ingrassato per ‘The Informant!’

 

Anche gli under 40 ‘lo fanno’: Emile Hirsch ha perso 20 kg per girare ‘Into the wild’ ed era molto magro anche in ‘Venuto al mondo’. Michael Fassbender per recitare il ruolo di Bobby Sands, morto per uno sciopero della fame, in ‘Hunger’ è dimagrito di 19 chili. Colin Farrell per recitare in ‘Triage’ ha perso 20 Kg mangiando tonno in scatola, bibite dietetiche e caffè.

 

Le donne ‘lo fanno’ molto meno... chissà perché: ci tengono più degli uomini alla loro forma o sono le parti femminili estreme raccontate al cinema a scarseggiare? La bella Charlize Theron per trasformarsi nella brutta prostituta serial killer di ‘Monster’ è ingrassata 14 chili con una dieta a base di cibi grassi (Oscar). Renée Zellweger, la cicciottella di ‘Bridget Jones’, è sempre stata molto attenta alla linea e per entrare nei mutandoni della single amante del gelato è dovuta ingrassare di 16 chili, niente Oscar ma i contratti milionari dopo non le sono mancati. Natalie Portman per indossare il tutù del ‘Cigno nero’ ha dovuto perdere 10 chili ma è stata ripagata non solo con l’Oscar ma anche con un marito, Benjamin Millepied, coreografo conosciuto sul set. Anne Hathaway, per i pochi minuti del ruolo di Fantine, l’ammalata di tubercolosi che deperisce di giorno in giorno ne ‘I Miserabili’ (Oscar), ha dovuto perdere 11 chili in tre settimane con una dieta di humus e ravanelli.

 

Per concludere, quasi sempre il gioco è valso la candela e lo auguro anche a Chris... ma non scordiamoci che è reduce dall’ ottimo "Blackhat" di Michael Mann, purtroppo grande flop al botteghino!

 

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