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Hitchcock e Truffaut: Un libro, un'amicizia
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Nel 1962 Alfred Hitchcock e François Truffaut sono rimasti insieme per una settimana per confrontarsi sui segreti dietro la messa in scena nel cinema. Sulla base delle registrazioni originali di quell'incontro, servito per la pubblicazione del volume Cinema According to Hitchcock firmato da Truffaut, Hitchcock/Truffaut illustra la più grande lezione di cinema di tutti i tempi e ci catapulta nel mondo del creatore di capolavori come Psyco, Gli uccelli e La donna che visse due volte.

L'incredibile modernità dell'arte di Hitchcock viene chiarita e spiegata da alcuni dei più importanti registi contemporanei: Martin Scorsese, David Fincher, Arnaud Desplechin, Kiyoshi Kurosawa, Wes Anderson, James Gray, Olivier Assayas, Richard Linklater, Peter Bogdanovich e Paul Schrader. Il documentario, firmato da Kent Jones, sarà presentato al Festival di Cannes nella sezione Cannes Classics.

François Truffaut, Alfred Hitchcock

Hitchcock/Truffaut (2015): François Truffaut, Alfred Hitchcock

La storia

La Bibbia del Cinema. Pubblicato oltre cinquant'anni fa contemporaneamente in Francia e negli Stati Uniti, Cinema According to Hitchcock si basa sulla lunga intervista che Truffaut fece al maestro del brivido. Scritto in un linguaggio accessibile a tutti, il volume è diventato un punto di riferimento per innumerevoli registi di tutto il mondo, sia di ieri sia di oggi. Le conversazioni tra i due uomini sono servite a modificare l'approccio critico al cinema di Hitchcock e allo stesso tempo a frantumare la concezione di cinema in generale. Grazie al libro, Hitchcock è stato considerato come il vero maestro della messa in scena e si sono trasformati significativamente gli equilibri di potere tra gli artisti e l'industria cinematografica. Truffaut stesso considerva il libro come un "film vivente" per il merito di avere rivelato i segreti di un artista e la sua concezione di cinema. Ciò spiega anche perché il libro sin da subito è stato tradotto in diverse lingue e pubblicato un po' ovunque. Nel volume, inoltre, si racconta la storia dell'incontro tra un giovane critico e regista in erba (nel 1962, il trentenne Truffaut aveva completato solo tre film) e un maestro del cinema mondiale all'apice della sua fama (all'epoca, Hitchcock stava lavorando al montaggio finale di Gli uccelli, il suo 48° lungometraggio). Ma è anche la storia dell'incontro tra un cinefilo francese e un regista britannico che lavora a Hollywood a stretto contatto con l'universo dello studio system. I loro dialoghi, quindi, finiscono con l'essere un confronto produttivo tra due diverse e spesso opposte idee di cinema, sia come arte sia come industria.

Quando sollecitò Hitchcock per una lunga intervista su ciascuno dei film che costellavano la sua carriera, Truffaut aveva subito chiaro in mente cosa ottenere: voleva mostrare ai critici americani che era sbagliato sottovalutare i lavori di Hitchcock, considerandoli solo dal punto di vista dello spettacolo.

Hitchcock/Truffaut, il documentario firmato da Kent Jones, dà una reinterpretazione molto contemporanea del cinema di Hitchcock. Mettendo in evidenza i temi principali con un gran numero di estratti dei film di sir Alfred (alcuni leggendari e altri meno noti), concede a dieci grandi direttori del cinema contemporaneo di confrontarsi sulla loro estetica, sulla tecnica e sulle domande che Truffaut rivolse a Hitchcock. In qualche modo, è come se Cinema According to Hitchcock riprendesse vita per una seconda volta.

François Truffaut, Alfred Hitchcock

Hitchcock/Truffaut (2015): François Truffaut, Alfred Hitchcock

Background

Mentre era un critico presso i Cahiers du Cinema, Truffaut ha incontrato Hitchcock per la prima volta durante l'inverno del 1954. Otto anni dopo nell'aprile del 1962, gli scrisse una lunga lettera che conteneva il seguente testo:

«Da quando sono diventato anch'io un regista, la mia ammirazione per voi non si è affatto indebolita; al contrario, si è rafforzata e ha cambiato natura. Ci sono molti registi con grande amore per il cinema ma ciò che caratterizza voi è il grande amore per la celluloide ed è di questo che voglio parlare con voi. Mi piacerebbe che mi concedeste un'intervista registrata nell'arco di otto giorni, fino a raccogliere circa 30 ore di registrazione. Non ne vorrei fare una serie di articoli ma un intero libro da pubblicare contemporaneamente negli Stati Uniti e in Francia e poi in seguito, più o meno, in tutto il mondo».

La lettera venne tradotta da Helen Scott, un'interprete e indispensabile aiuto senza la quale Truffaut non si sarebbe mai imbarcato in tale avventura. Hitchcock rispose dalla California con un telegramma in francese:

«Caro signor Truffaut, la sua lettera mi ha fatto commuovere e sono molto felice di ricevere un tale tributo da lei».

L'intervista iniziò il 13 agosto 1962 per il 63° compleanno di Hitchcock.

«Ogni mattina, veniva a prenderci al Beverly Hills Hotel per portarci nel suo ufficio agli Universal Studios. Indossavamo entrambi un microfono e un tecnico del suono nella stanza accanto registrava le nostre voci. Parlavamo tutti i giorni dalle 9 di mattina alle 6 del pomeriggio», scrisse Truffaut nella prefazione del libro.

Una volta pubblicato quattro anni dopo, il volume ebbe un notevole impatto, cambiando l'opinione della stampa americana su Hitchcock e l'immagine di Truffaut negli Stati Uniti. L'esperienza, inoltre, rafforzò la stima e l'amicizia tra i due uomini, tanto che ogni volta che Hitchcock visitava Parigi, Truffaut organizzava una cena in suo onore invitando i suoi amici (Jeanne Moreau, Catherine Deneuve, Michel Piccoli...). Lo stesso Hitchcock, da allora, inviava le sue sceneggiature all'amico francese per chiedergli consigli.

locandina

Hitchcock/Truffaut (2015): locandina

 

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