Box office ITALIA week end 25 - 27 marzo 2011

Fine settimana ancora una volta piatto ai botteghini del nostro cinema. Il primo posto è ancora in mano a "Nessuno mi può giudicare", 15 sale in più rispetto allo scorso weekend e un calo fisiologico del 21%, poca cosa per un film capace di incassare più di 5 milioni di euro in due sole settimane. Il dato è relativamente elevato perché nessuno si aspettava un'accoglienza del genere né tantomeno la sua tenuta dopo le critiche non certo positive.

Effetto Oscar invece in seconda posizione, dove irrompe "Amici, amanti e...", l'esile commediola a stelle e striscie interpretata dalla miglior attrice dell'anno, Natalie Portman: 258 sale e 691 mila euro di incasso. È chiaro che siamo di fronte ad un titolo che nessuno ricorderà più la prossima settimana, pronto ad essere sostituito da qualche altra americanata (un po' come il destino toccato a "Amore & altri rimedi" qualche settimana fa).

Scende invece al terzo posto "Amici miei - Come tutto ebbe inizio". A poco è servita la massiccia presenza televisiva dei protagonisti durante l'arco della settimana (è mancato solo vederli affacciare accanto al Papa durante l'Angelus): il flop, già paventato all'esordio, è accertato. Solo 559 mila euro in questo fine settimana, 100 sale in meno e un calo del 52% per un incasso complessivo di poco superiore ai 3 milioni.

Esordio deludente sia in Usa che in Italia per "Sucker Punch", il ritorno in sala del regista Zack Snyder: 279 sale per un incasso di 500 mila euro. Davvero pochi per un titolo su cui la Warner puntava parecchio, tanto da farlo uscire in contemporanea mondiale nello stesso giorno per prevenire il download illegale.

Quinta piazza invece per "Rango", il cartone Paramount presente in 316 sale che, anche senza l'apporto delle voci note, arriva a un passo dai 5 milioni di incasso e che rispetto alla settimana precedente segna un meno 48%.

Scende al sesto posto "Dylan Dog", numero di sale pressoche identico ma con un calo del 52% sulle entrate. Il soufflé sembra essersi sgonfiato già sul nascere dopo che i fan del fumetto di Sclavi sono rimasti delusi dalla trasposizione "popcorn".

In settima posizione perde un gradino "Gnomeo & Giulietta". Non è un buon momento per la Disney: flop in Usa per "Milo su Marte", grossi perdite economiche in Giappone dopo l'emergenza terremoto e ora un titolo che non è capace di imporsi a livello mondiale. Quasi 43% in meno d'incasso con un numero di sale invariato.

Dopo l'ottavo posto che riconferma la tenuta del film "Il rito", due nuove entrate vivacizzano la top ten: "Frozen" in nona posizione (con una media sala di 2500 euro) e il ritorno di Vanzina con il sequel "Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata", in decima posizione. In realtà, per Vanzina si tratta del secondo insuccesso cinematografico di fila: 325 schermi a disposizione per un totale di 258 mila euro indicano un interesse minimo nei confronti della pellicola che giunge a più di 25 anni di distanza dal primo capitolo (796 euro è la misera media per sala).

Le critiche della stampa, sia di destra sia di sinistra, non permettono invece grandi incassi a "Silvio Forever": presentato come la prima "autobiografia non autorizzata" su Berlusconi, il film non va al di là della 13ª posizione (media sala di 1753 euro, con la sorpresa di trovarlo anche all'interno del circuito sale Medusa, circostanza non proprio favorevole alla buonafede del progetto).

14° posto invece per il primo week end di "Non lasciarmi". Il film delude con la sua performance: 99 sale con una media di 1720 euro. Veramente poco se si considera che qualche settimana fa "Into Paradiso" della nostra Paola Randi, in condizioni peggiori, aveva una media di 1743 euro e nessuna promozione alle spalle.

Da segnalare, in 11ª posizione, il superamento degli 8 milioni totali da parte del film "Il discorso del re": proiettato ancora in 114 sale, dopo 9 settimane, ha una media per sala di 1930 euro, cifra alta per un film che possiamo definire "autoriale". Cedono invece "I ragazzi stanno bene" (15º posto, meno 42%), "Il Cigno nero" (ormai lontano definitivamente dai 6 milioni di incasso totale, in 16ª posizione, e con un giallo da risolvere: chi ballava? Sembra che il 95% delle scene di ballo siano state girate dalla controfigura della Portman) e "The Fighter" (incapace di decollare alnostro botteghino, scivolato in 19ª posizione).

Sul fronte dei prodotti italiani, caduta libera per "La vita facile" (l'esordio promettente faceva sperare altro), "Sorelle mai" di Bellocchio (a niente sono servite le copertine gossippare dedicate al protagonista, Piergiorgio Bellocchio) e "Il gioiellino" (ormai definitivamente di scarso appeal e ancora boccheggiante al di sotto del milione di euro d'incasso).

Invisibile tra i primi 20 l'altra nuova uscita della settimana, "Space Dogs 3D", il film russo di animazione che ripercorre l'avventura dei primi cani lanciati nello spazio: 47 sale e poco più di 14700 euro di incasso non gli permettono di andare oltre la 22ª posizione.

Ma il caso cinematografico della settimana, però, è un altro: "Ligabue Day", film che non trovate in questa classifica limitata al solo week end. Tenuto in sala un solo giorno (23 marzo), il documentario di Biondani è stato visto in sala da più di 42 mila persone, raccogliendo la bellezza di 540 mila euro (cifra altissima dovuto anche al costo del biglietto, 13 euro, che oltre alla visione del documentario sull'ultimo tour del rocker emiliano garantiva una copia esclusiva del cd dell'ultimo singolo e un collegamento in diretta via satellite in cui Luciano Ligabue annunciava le novità sul nuovo tour 2011 e sul progetto Campovolo). Questo dimostra come la Nexo Digital, che ha organizzato l'evento, abbia intravisto bene una delle possibili forme di sfruttamento delle infinite potenzialità delle moderne sale cinematografiche.