Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Esordio hollywoodiano per Roland Emmerich con il solito film tutto botte, pallottole, esplosioni e battutine di spirito di qualità assolutamente patetica.
Dopo una manciata di film caserecci girati nella patria Germania, Roland Emmerich si trasferisce a Hollywood aprendo le danze con il tipico filmetto paratelevisivo retto solo da botte, pallottole ed esplosioni. Dialoghi e situazioni sono naturalmente anch'essi all'acqua di rose, e le continue battutine di spirito messe in bocca alla giornalista (una quasi-sosia di Meg Ryan) sono completamente fuori contesto, oltre che patetiche come livello di humour. La scena finale è poi inutilmente splatter e quindi in linea con il livello mostrato fino a quel punto. Quel che davvero sorprende è che con un esordio del genere Emmerich abbia poi avuto modo di girare fior fior di superproduzioni (quasi tutte inguardabili, in ogni caso) per oltre vent'anni!
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