Regia di Joe D'Amato vedi scheda film
Capitolo conclusivo della serie apocrifa sulla giornalista Emanuelle (per motivi di copyright privata di una emme) interpretato da Laura Gemser e diretto da Massaccesi.
Kenya. La fotoreporter Emanuelle (Laura Gemser) -accompagnata dalla amica e hostess Susan (Ely Galleani)- tenta di intervistare il ricco ed evasivo Rivetti (Venantino Venantini). Tramite il principe Arauzani, amico del potente trafficante, riesce a farsi coinvolgere in un safari durante il quale Rivetti si abbandona non solo facendosi intervistare, ma anche "intimamente". Per pura coincidenza Emanuelle nota Marley (Gabriele Tinti), indicato da Rivetti come losco individuo, coinvolto nella tratta delle bianche. La giornalista vuole approfondire l'argomento e -in maniera calcolata- si fa notare da Marley per essere introdotta in un ambiguo (falso) collegio a San Diego: qui, ufficialmente come pensionante, entra in un ambiente perverso e malato, caratterizzato da un redditizio traffico di donne, praticato da "Onorevoli" e retto dalla lesbica e pedofila (se la intende con minorenni) Madame Claude, sostenuta dal subalterno travestito Steve/Stephanie.
Titolo conclusivo della serie "apocrifa" diretta, dal secondo capitolo, da Massaccesi (Emanuelle nera -il primo della serie- è firmato in regia da Adalberto -Bitto- Albertini). Pur essendo lavoro minore del ciclo, ha un suo fascino dato -principalmente- dal ritmo frenetico e dalla suddivisione del film in due parti: una prima più giocosa e follemente femminista, con la Gemser e la (bellissima) Galleani (attrice in precedenza opzionata da Bava e Fulci in ben altri contesti) in cerca di avventure sessuali e una seconda più tetra, che raggiunge il nadir nella scena (oggi impensabile da realizzare) con adolescenti completamente nude messe all'asta e alla mercé del miglior offerente. Questo registro illogicamente sbilanciato ora in un verso (l'emancipazione femminile) ora nel suo opposto (la schiavitù sessuale) rende il film talvolta insolito quando non delirante, registro -quest'ultimo- toccato dallo scazzottamento tra gli scagnozzi di Madame Claude e il traditore Steve/Stephanie, il quale -accerchiato da bruti sanguinari- si difende grottescamente con abiti femminili che ne limitano l'azione (gonna e tacchi a spillo) fino a finire ucciso a colpi di birillo in faccia.
Nonostante infelici derive trash, di certo non volute da Massaccesi, La via della prostituzione garantisce la canonica resa sul piano visivo data dalla bella fotografia e da nudi aggraziati (in particolare spiccano quelli della Galleani in officina, intenta a sedurre il meccanico di colore e poi in doccia con Emanuelle). Ottimo anche il consueto apporto musicale frutto del grande Nico Fidenco, che qui ripropone il repertorio già utilizzato nei capitoli precedenti. In conclusione, siamo di fronte ad un lavoro che rispecchia in pieno la poetica "da doppio gioco" di Massaccesi, con messa in atto (antitetica) di un finto moralismo che sfrutta e cavalca invece scene e contesti amorali e sconvenienti. Ma risalta anche un compiaciuto taglio giocoso, che teorizza sull'amore libero (si sprecano le scene lesbo e occasionali) e sul sesso affrontato in maniera ludica e non compromettente. Il finale, sul traghetto fuori controllo perché i marinai sono distratti dal corpo nudo di Emanuelle, sprofonda nella commedia, registro più volte sfiorato dal regista. Nonostante il titolo piuttosto volgare, si tratta invece del capitolo meno esplicito girato da Massaccesi, nel quale non fanno comparsa scene hardcore o posticci amplessi eseguiti da anonime controfigure. Fa un certo effetto guardare oggi, nelle vedute aeree di New York, offerte da suggestive inquadrature, le Twin Towers ed il World Trade Center. Mentre nello studio fotografico dell'amico di Emanuelle sembra di scorgere tra le due modelle in posa, per una manciata di secondi (ed ovviamente totalmente nuda), Ilona Staller.
Curiosità
Sul set di Emanuelle nera, girato da Albertini nel 1975, Laura Gemser incontra Gabriele Tinti. Nasce tra i due attori una intensa relazione, che li porta a contrarre nozze in brevissimo tempo.
Citazione
"Consuelo, di origine ispano americana, prezzo base quattromila dollari, scatto minimo cinquecento dollari. Prego signori: osservate le fattezze e la perfezione fisica. Pelle compatta, nessuna cicatrice. Prego signori... fate le vostre offerte. Quattromila... quattromila e cinquecento. Seimila e cinquecento, la signora. Chi offre di più? Settemila e cinquecento! Aggiudicata! E ora, signore e signori, ho il piacere e l'onore di presentare il pezzo forte dell'esposizione: fuori catalogo, un soggetto che è sempre più difficile trovare su piazza, richiestissimo. Elisabeth, orfana di padre e di madre, psicologicamente disposta a qualsiasi esperienza e, soprattutto, vergine. Prezzo base ventimila dollari, scatto minimo mille dollari. Prego signore e signori, fate le vostre offerte. Avanti signori, osservate bene il soggetto! Qualsiasi commento mi sembra superfluo. Il primo che dice trentamila si aggiudica il soggetto..." (Emanuelle spia Marley, durante l'asta)
Il film è disponibile in una ottima edizione Dvd targata Cinekult. Oltre alla buona qualità video (1.85:1) ed audio, è presente il fondamentale documentario (con lunga intervista a Massaccesi) integrale su Joe D'Amato (Totally uncut) realizzato a fine Anni '90 da Nocturno Cinema. La versione ha la stessa durata della edizione Vhs Shendene, ovvero 1h24m05s.
La bellissima colonna sonora opera di Nico Fidenco:
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