Regia di Sergio Citti vedi scheda film
Opera mastodontica, oltre sei ore di film, e che fortunatamente si estende ben al di là della consueta retorica popolana (e romanesca) di Citti. Multicolor di emozioni e di racconti sempre interessanti anche se non tutti riusciti - ma va comunque apprezzato il risultato alla luce di un cast impressionante. Poetico Villaggio, cinico Tognazzi, pezzo di bravura di Montesano, belli gli episodi con Nuti e Nichetti, i meno validi sono quelli di Verdone e Pozzetto. Peccato che la storia attorno a cui si snodano i vari racconti si concluda in maniera superficiale, frettolosa ed insensata.
Episodi legati assieme dal fil rouge del 'destino', del bene e del male. Analisi delle pulsioni e delle necessità quotidiane, attraverso storie ordinariamente surreali; amori immaginari e impossibili, ipocriti pietismi, morti di convenienza, fobie quotidiane.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta