Regia di Antonio Margheriti (Anthony M. Dawson) vedi scheda film
Storielle a sfondo erotico nell'antico Medio oriente: eunuchi, belle donne di facili costumi, tappeti volanti e uomini invisibili...
Nei primissimi anni Settanta ebbe rapida vita il genere decamerotico, che prendeva spunto dalla cosiddetta trilogia della vita pasoliniana (Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle mille e una notte). Ogni scusa era buona per imbastire velocemente qualche scenetta a sfondo apertamente sessuale con finale ridanciano, il tutto realizzato con penuria di mezzi e di interpreti significativi; all'interno del filone si segnala però questo Finalmente... le mille e una notte per essere, se non una pellicola degna di nota, quantomeno un prodottino sufficientemente curato a livello estetico. I contenuti però, sia chiaro fin da subito, non emergono più di tanto rispetto alla media del genere; complice l'allentamento delle maglie della censura, in quel periodo sul grande schermo nostrano si poteva vedere un po' di tutto (forse viene da qui l'avverbio del titolo?). Se questo titolo pare, almeno come fattura, sopra la norma del decamerotico, tutto si deve alla firma in regia, cioè quella di Antonio Margheriti / Anthony M. Dawson. A fargli compagnia in fase di sceneggiatura c'è poi Dino Verde, altro nome da non sottovalutare; fra gli interpreti troviamo qualche passabile caratterista (Pupo De Luca, Ignazio Leone, Gigi Ballista, Vassili Karis) e, a mostrare le proprie grazie a favore di camera, Femi Benussi e Barbara Bouchet. Margheriti, certamente non troppo a suo agio in un genere che non padroneggiava, ne approfitta per sbizzarrirsi con gli effetti speciali: l'uomo invisibile e il tappeto volante (che produce il rumore di un motorino sgangherato!) sono esempi dell'arte di arrangiarsi ben applicata. D'altronde il regista aveva già sperimentato un simile lavoro nei mesi precedenti, con Novelle galeotte d'amore; da questo momento in avanti, però, si dedicherà quasi esclusivamente ad azione, thriller e horror, sue specialità. 3/10.
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