Regia di Daniel Burman vedi scheda film
Nella “Galleria”, ala di un centro commerciale di Buenos Aires fatta di negozi gestiti per lo più da ebrei, il ventenne Ariel, figlio di immigrati polacchi, è in crisi. In bilico tra un futuro indeciso ed un passato che lo angoscia (il padre lo ha abbandonato quando era piccolo per combattere la guerra in Kippur), Ariel si fa carico di tutto il senso di colpa della comunità che lo circonda, nella difficile scelta tra interessi comuni (difendere il proprio paese, come ha fatto il padre vent’anni prima) e privati (mantenere salda la famiglia e prendersi cura dei propri figli: ciò che ha rinunciato a fare). “El abrazo partido” soffre della stessa indecisione ed inquietudine del suo protagonista: sia in una regia dalla camera troppo movimentata, sia nello sviluppo della storia, troppo confuso e incompiuto tra le vari tematiche che vuole affrontare. **
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