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Ti ricordi di Lucio Fulci?

Regia di Daniel Gouyette vedi scheda film

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La recensione su Ti ricordi di Lucio Fulci?

di undying
7 stelle

Documentario su Lucio Fulci, realizzato nel 2006 per gli extra dei dvd francesi NeoPublishing (Paura nella città dei morti viventi e L'aldilà). Presenti noti collaboratori del regista e personalità di spicco del cinema italiano.

 

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La NeoPublishing, attorno agli anni 2005 e 2006, realizza una serie di splendidi dvd dedicati al cinema horror italiano. In particolare cura con attenzione gli extra dei film di Lucio Fulci. In questa circostanza Daniel Gouyette realizza un documentario suddiviso in due parti (la prima inserita tra gli extra di Paura nella città dei morti viventi e la conclusiva in quelli de L'aldila) dal titolo Do you remember Lucio Fulci?

Federico Caddeo intervista, per l'occasione: Paolo Albiero (critico e autore del fondamentale libro Il terrorista dei generi), Renato Rossini (attore noto con il nick di Howard Ross), Giannetto De Rossi (effettista), Fabio Frizzi (musicista), Francesco De Masi (musicista), Ray Lovelock (attore), Gianni Garko (attore), Ruggero Deodato (regista), Dardano Sacchetti (sceneggiatore), Ornella Micheli (montatrice), Sergio Salvati (direttore della fotografia), Franco Bruni (operatore alla macchina), Rosario Prestopino (effettista), Antonio Tentori (critico cinematografico, scrittore e sceneggiatore) e Fabio Traversari (effettista).

 

Lucio Fulci

Fulci for Fake (2019): Lucio Fulci

 

Ne esce un ritratto della figura professionale (e soprattutto umana) di Fulci particolarmente approfondito. Ovviamente se si è preso visione del monumentale lavoro di Albiero e Cacciatore (Il terrorista dei generi, opera definitiva sul regista e su 40 anni di cinema italiano) è tutto risaputo. Ma diventa interessante notare come Salvati, Deodato e soprattutto Fabio Frizzi, dimostrino profonda stima e sincero rispetto per la figura psicologicamente complessa del Fulci uomo, prima che regista. Sacchetti ricorda il progetto mai andato in porto de La mummia, sceneggiatura sulla quale per anni ha lavorato assieme a Fulci, nell'ottica di una produzione di Dario Argento poi soppiantata da M.D.C. Maschera di cera (la cui regia passa a Sergio Stivaletti, causa scomparsa di Fulci).

Deodato, evidentemente commosso, rammenta di aver visto l'ultima volta il regista, già in precarie condizioni di salute, in occasione delle riprese romane del serial televisivo I ragazzi del muretto. Frizzi ne traccia invece un profilo "paterno" inedito. Poche, o meglio nulle, le scene tratte dai film, ad esclusione dei brevi incipit (a base di primi piani degli occhi, un leitmotiv della filmografia fulciana). Assolutamente da vedere, per rendersi conto -oltreché della figura dell'artista- di un periodo in cui il cinema italiano sapeva porsi in primo piano a livello internazionale. E che sia un francese, l'autore del documentario, non deve sorprendente essendo stato, proprio in Francia, rivalutato in anni non sospetti il cinema di Lucio Fulci.

 

 

"Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell’infanzia." (François Truffaut)

 

F.P. 04/02/2020 - Versione visionata in lingua italiana  (durata: 85')

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