Regia di Ermanno Olmi, Toni De Gregorio, Maurizio Ricci vedi scheda film
Omaggio ai pazienti, ruvidi, ma saggi abitanti delle zone montane del nordest.
Fra i soggetti preferiti di Ermanno Olmi c'è da sempre la montagna, con una particolare predilezione per le popolazioni ruvide, ma colme di buonsenso e di vitalità delle zone montane del nordest. Luoghi che il regista bergamasco conosceva bene, avendoci già girato alcuni cortometraggi nel periodo in cui lavorava per la sezione pubblicitaria della Edison; e che qui vengono riproposti con una certa enfasi lirica tramite un commento in voce off intriso di malinconia, che sceglie come incipit un brano di un racconto di Mario Rigoni Stern. Lo sguardo volto all'indietro di Olmi non lascia però spazio alla rassegnazione, non indica nel futuro il male per antitesi: soltanto si abbandona al ricordo e alla memoria ricercando quel gusto per le piccole cose, per le minime, ma pure gioie della vita semplice e quotidiana che contraddistingue buona parte della produzione cinematografica del cineasta. Mediometraggio di 41 minuti di durata realizzato nel 1987 e finito molto presto nel dimenticatoio, ripescato con la consueta attenzione da Enrico Ghezzi nei suoi passaggi notturni su Rai 3, vent'anni più tardi. 6/10.
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