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Banshee

4 stagioni - 38 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 4

  • 2016-2016
  • 8 episodi

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Immorale

Immorale

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Banshee

di Immorale
6 stelle

D:”Come sei riuscito a diventare sindaco ?”

Il viaggio dei molti protagonisti di Banshee si ricompone in questa stagione finale, dove la circolarità della storia ci riporta ad un nuovo inizio.

 

 

Un’ellissi narrativa di una paio d’anni, ci riconsegna infatti le figure (quasi tutte criminali) dei vari protagonisti alle prese con l’assimilazione delle vicende finali della passata annata, terminata con almeno un cliffhanger di spessore nell’economia del racconto. Amici da salvare e da vendicare, anime tormentate dai propri errori da recuperare e crimini sospesi da sanare. Nella maggior parte dei casi nel sangue, ovviamente.

 

 

L’incedere si fa più meditativo, la stagione più corta (di soli 8 episodi rispetto ai canonici 10) e si segue quasi la linearità di un procedurale classico, con un omicidio inaspettato a scombussolare la “tranquillità” della cittadina della Pennsylvania; andamento che però risulta leggermente rallentato, rispetto ai pregressi standard, e non propriamente nelle corde degli autori del progetto. Che si trovano maggiormente a loro agio nell’iperbole continua di situazioni sempre al limite, piuttosto che nella sgangherata ma pur sempre canonica caccia al colpevole che muove le azioni di questa ultima annata.

 

 

Anche l’arrivo di un serial killer dichiarato (un altro !) è stuzzicante, ma le sue caratteristiche non possono che richiamare alla memoria pletore di ceffi similari; che, in questo caso, si rifanno sensibilmente al “Grande Drago Rosso” della serie “Hannibal”, con in più stanchi elementi legati al satanismo che mortificano un po’ la crudeltà tutta terrena finora mostrata e teatralizzata in un (divertente) “Grand Guignol” action.

 

 

Un andamento di stagione altalenante, non pirotecnico come ci si poteva aspettare da un finale, viste le premesse, che però mantiene intatte la sua vivace spensieratezza di liberatorio intrattenimento seriale sorretto da una struttura registica non banale e da una resa sceneggiativa vigorosa (anche se, in questa stagione, non originalissima).                  

 

So long, Banshee.

 

R:"Ero l'unico candidato."

 

 

 

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