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CINEMA. Anni Quaranta [1940-1944]
di Marcello del Campo ultimo aggiornamento
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Marcello del Campo

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CINEMA ESSENZIALE   |   ANNO PER ANNO

[1920]   [1930]   [1940]   [1945]   [1950]   [1955]   [1960]   [1965]   [1970] [1975]


Negli anni quaranta il cinema americano si sviluppa sui modelli consacrati nel decennio precedente, noir, strade minacciose, città fantasma e cinema bellico. il dominio sul mercato del cinema usa porta all’americanizzazione dei generi, gli intellettuali einaudiani, vittorini, pavese e cecchi scoprono l’america, ma bisogna aggiungere che si tratta, a mio parere, del migliore cinema del decennio, gli ‘anni d’oro’ di Hollywood. ritornano i nomi dei registi d’anteguerra che dominano nella commedia, - frank capra, ernst lubitsch, george cukor, preston sturges – nel dramma a sfondo sociale – john ford [l’omero del western], billy wilder, michael curtiz, altrettanto capaci di ‘navigare’ tra i generi lasciando l’impronta del loro grande cinema. è orson welles che rinnova il cinema dalle fondamenta nel 1941 con quarto potere e l’anno dopo con l’orgoglio degli amberson, mentre il western diventa maturo per dominare fino alla fine degli anni sessanta con opere ineguagliabili, grazie a willam a. wellman, raoul walsh, john ford, howard hawks.

dopo la seconda metà del decennio, l’ombra della guerra fredda e del maccartismo, la caccia alle streghe e l’anticomunismo non frenano il ritmo produttivo ma incrinano l’integrità morale di alcuni grandi e costringono all’esilio altri, - edward dmytryck e elia kazan tra i primi, joseph losey, jules dassin e charles chaplin tra i secondi.

l’aria grigia del tempo del tradimento, unito al dramma dell’esilio dei registi europei della diaspora dell’antisemitismo tinge il ‘noir’ degli apporti fondamentali dell’espressionismo tedesco, insieme al western, al war-movie e alla commedia, il genere più amato dal pubblico.

il cinema francese soffre il vuoto dell’occupazione tedesca, ma fra le rovine si fanno strada marcel carné, julien duvivier, henri-georges-clouzot, jacques becker, andré cayatte, marcel l’herbier, robert bresson, claude autant-lara, rené clement e, a modo suo, jacques tati.

in inghilterra arthur rank si connota come il più agguerrito concorrente delle majors americane, carol reed, david lean, alexander mackendrick guidano un drappello di grandi cineasti, un solo nome tra loro, michael powell.

in italia, al cinema calligrafico degli anni trenta segue l’esperienza neorealista che presto scade nella maniera, nel bozzettismo e nel rifugio nel passato e nel figurativismo. gli anni quaranta segnano l’apoteosi del cinema medio e, fatta eccezione per alcuni registi come alessandro blasetti, mario camerini, alberto lattuada, mario soldati, renato castellani, vittorio de sica agli esordi e l’incipt fulminante della comicità di totò de curtis, il ‘nuovo cinema’ arriva sulle ali dell’italia liberata dal nazifascismo: il neo-realismo di roberto rossellini, luchino viconti, vittorio de sica, giuseppe de santis è la chiave di volta che apre la strada al grande cinema, non solo italiano, si tratta di una rivoluzione di durata interminabile che permeerà il futuro del cinema mondiale; nella stessa area si inseriscono alberto lattuada, pietro germi, luigi zampa, mario monicelli.

la germania nazista indulge nella propaganda antisemita con il fosco cinema di veit harlan, la grandezza luciferina di leni riefensthal ha contribuito alla ‘tecnica filmica’ lasciando in eredità un ‘caso aperto’ insieme ai céline, brasillach, drieu la rochelle.

degli oltre 3000 titoli prodotti nel decennio, i generi predominanti sono i film drammatici [oltre 1000], le commedie, anche musicali, i film di avventura e biografici [insieme arrivano a oltre 1300 titoli], seguono in numero di gran lunga inferiore i gialli, - noir, thriller, polizieschi, spy story [circa 300], fantascienza e fantastico [150], war movie [140], scarso il numero del film da ridere [una ottantina] e gli horror [una trentina] che dimostrano quanto poca voglia abbiano gli spettatori di vedere ‘altri mostri’ dopo la guerra e come, dopo la Liberazione non ci siano film dell’orrore; con un centinaio di western, il genere ‘cowboy’ intraprende la strada che nei due decenni successivi toccherà l’apice.

L’avventura dei ‘generi’ è appena cominciata.

 

Diamo a Huston ciò che è di John Huston [di Ed Wood]

I primi anni 40, periodo terribile per il mondo (Seconda Guerra Mondiale, nazismo, fascismo, stalinismo etc...), ma importante per il cinema USA...oltre alla rivoluzione causata da Orson Welles, mi preme esaltare l’impatto di un altro maestro, che rinnovò il cinema americano quasi quanto Welles: parlo di John Huston che inventò l’archetipo del noir/gangster asciutto e fatalista; con Una pallottola per Roy, cambiò per sempre la poetica del cinema avventuroso col fondamentale (e influentissimo) Il tesoro della Sierra Madre, per poi distruggere definitivamente l’american dream con Giungla d’asfalto”... tutti i grandi autori USA proto-moderni, da Aldrich a Fuller fino a Nick Ray, devono qualcosa a John Huston (non a caso, Huston diede un contributo notevole anche alla stagione più innovativa e moderna del cinema USA, gli anni 70, realizzando Città amara)...Per il resto, ciò che cambiò la faccia del cinema USA negli anni 40 fu indubbiamente l’influsso espressionista dei registi emigrati da Germania e Austria, i cui angosciosi chiaroscuri contaminarono persino il western (Sfida infernale), l’horror (Il bacio della pantera) e tutti gli altri generi... Per quanto riguarda il resto del mondo, fu un’epoca di miseria e sbando, causa guerra, ma almeno il Regno Unito visse una delle sue stagioni migliori (Powell & Pressburger!!!)... L’Italia, invece, prima di inventare il cinema moderno con Rossellini, tentò di uscire dalla retorica fascista con alcuni film (bellissimo Quattro passi fra le nuvole di Blasetti), mentre in Francia finì la vena impressionista di Renoir (era già, in pratica, cinema moderno) e il clima si fece anche lì molto cupo, con una radicalizzazione di quel determinismo naturalista insito nella tradizione nazionale fin dalla letteratura dell’800... in Germania e Russia, ovviamente, fu buio pesto (non poteva essere altrimenti). 

 

 

1940 [342]

 

ALFRED GOULDING – NOI SIAMO LE COLONNE

ALFRED HITCHCOCK – IL PRIGIONIERO DI AMSTERDAM

ALFRED HITCHCOCK – REBECCA

AMLETO PALERMI – SAN GIOVANNI DECOLLATO (TOTÒ)

ANATOL LITVAK – LA CITTÀ DEL PECCATO 

AUGUSTO GENINA – L’ASSEDIO DELL’ALCAZAR

BORIS INGSTER – LO SCONOSCIUTO DEL TERZO PIANO

CECILE B. DEMILLE – GIUBBE ROSSE

CHARLES CHAPLIN – IL GRANDE DITTATORE

EDWARD BUZZELL – I COWBOYS DEL DESERTO (MARX BROTHERS)

ERNEST SCHOEDSACK – DR CYCLOPS

ERNST LUBITSCH – SCRIVIMI FERMO POSTA

FRANK BORZAGE – BUFERA MORTALE

FRANK BORZAGE – L’ISOLA DEL DIAVOLO

FRITZ LANG – IL VENDICATORE DI JESS IL BANDITO

GARSON KANIN – LE MIE DUE MOGLI

GEORGE CUKOR – PECCATRICI FOLLI

GEORGE CUKOR – SCANDALO A FILADELFIA

GEORGE MARSHALL – LA VENDETTA DEI DALTON

GEORGE WAGGNER – L’UOMO LUPO

GORDON DOUGLAS – C’ERA UNA VOLTA UN PICCOLO NAVIGLIO

GREGORY LA CAVA – LE STRANEZZE DI JANE PALMER

HENRY C. POTTER  – FOLLIE DI JAZZ

HOWARD HAWKS– LA SIGNORA DEL VENERDÌ

JOE MAY – IL RITORNO DELL’UOMO INVISIBILE

JOHN FORD– FURORE

 

[L'odissea della famiglia Joad, sulla Route 66, è la stessa di migliaia di famiglie che negli anni 20 cercarono di fuggire alla Grande Depressione ma ad ogni tappa il Sogno lascia posto alla disperazione. Furore trasuda di rabbia, indignazione e speranza. John Ford, il cantore della nascita di una nazione, manda in frantumi il Sogno Americano e colloca Furore tra i capolavori indiscussi di ogni tempo. Commento di Billykwan]

 

JOHN FORD– VIAGGIO SENZA FINE

KING VIDOR  – PASSAGGIO A NORD OVEST

LEOPOLD LINDTBERG – LETTERE D’AMORE SMARRITE

LOUIS KING  – TIFONE SULLA MALESIA

MARIO BONNARD – IL PONTE DEI SOSPIRI

MARIO CAMERINI – UNA ROMANTICA AVVENTURA

MAX OPHÜLS – DA MAYERLING A SARAJEVO

MERVYN LEROY  – IL PONTE DI WATERLOO

MICHAEL CURTIZ– CAROVANA D’EROI

MICHAEL CURTIZ– I PASCOLI DELL’ODIO

MICHAEL CURTIZ– LO SPARVIERO DEL MARE

MICHAEL POWELL – IL LADRO DI BAGDAD

MITCHELL LEISEN – ARRIVEDERCI IN FRANCIA

MITCHELL LEISEN – RICORDA QUELLA NOTTE

NORMAN TAUROG– BALLA CON ME

PRESTON STURGES – IL GRANDE MCGINTY

PRESTON STURGES – UN COLPO DI FORTUNA

RAOUL WALSH – LA BELVA UMANA

RAOUL WALSH – STRADA MAESTRA

RICHARD THORPE – IL GIURAMENTO DI SANGUE

ROBERT Z. LEONARD – ORGOGLIO E PREGIUDIZIO

ROUBEN MAMOULIAN – IL SEGNO DI ZORRO

TAY GARNETT – LA TAVERNA DEI SETTE PECCATI

VEIT HARLAN – SÜSS L’EBREO

WALT DISNEY – FANTASIA

WALTER LANG – LA VIA DELLE STELLE

WILLIAM A. SEITER – T’AMERÒ FOLLEMENTE

WILLIAM WYLER – L’UOMO DEL WEST

WILLIAM WYLER – OMBRE MALESI

WOODY VAN DIKE – LA TZIGANA

 

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8 filmati tratti da Youtube

 

1941 [376]

 

ALESSANDRO BLASETTI – LA CENA DELLE BEFFE

ALESSANDRO BLASETTI – LA CORONA DI FERRO

ALEXANDER KORDA – LADY HAMILTON

ALFRED HITCHCOCK – IL SIGNORE E LA SIGNORA SMITH

ALFRED HITCHCOCK – IL SOSPETTO

BRUCE H. HUMBERSTONE – SERENATA A VALLE CHIARA

CHARLES VIDOR – TENEBRE

DAVID MILLER – TERRA SELVAGGIA

ERNST LUBITSCH – QUELL’INCERTO SENTIMENTO

FRANCESCO DE ROBERTIS – UOMINI SUL FONDO

FRANK CAPRA – ARRIVA JOHN DOE

FRITZ LANG – DUELLO MORTALE

GEORG WILHELM PABST  – I COMMEDIANTI

GEORGE CUKOR – NON TRADIRMI CON ME

GEORGE CUKOR – VOLTO DI DONNA

GEORGE MARSHALL – TEXAS

GEORGE STEVENS – HO SOGNATO UN ANGELO

GEORGES LACOMBE – L’ULTIMO DEI SEI

HAL ROACH  – PREFERISCO IL MANICOMIO

HENRY C. POTTER – HELZAPOPPING

[Surreale incrocio di musical, romantic comedy e farsa, in un capolavoro ante-litteram del “metacinema”: gag a tutto spiano, demistificazione delle tradizionali grammatiche filmiche (tempi, ruoli, intreccio...), virtuosismi registici e la vis comica di Martha Raye in una delle opere più' arrischiate ed anarchiche che Hollywood abbia mai prodotto. Commento di Ed Wood]

HOWARD HAWKS– BIONDA FRAGOLA

HOWARD HAWKS– COLPO DI FULMINE

HOWARD HAWKS– IL SERGENTE YORK

IRVING PICHEL  – LA BAIA DI HUDSON

JEAN GRÉMILLON – TEMPESTA

JOHN CROMWELL– COSÌ FINISCE LA NOSTRA NOTTE

JOHN FORD– COM’ERA VERDE LA MIA VALLE

[Una delle opere più personali di John Ford. Un compendio dei suoi temi e dei suoi modi, anche se in chiave leggera e sentimentale, lontano dal selvaggio West o dalla disciplina dell'Esercito, ma vicino alla sua terra d’origine e fedele ai suoi valori prediletti: famiglia e comunità, solidarietà e lavoro di squadra. Commento di Ed Wood

JOHN FORD– LA VIA DEL TABACCO

JOHN HUSTON – IL MISTERO DEL FALCO

[Il culto del denaro e l’individualismo sono i due tarli che corrodono l’American Dream. Sam Spade è forse il primo anti-eroe della storia di Hollywood, protagonista di un grottesco balletto di mostri, tra richiami espressionisti e sprazzi di umorismo sardonico. Huston fonda il noir, impone Bogey come icona di un’epoca e inventa un’originale e influente poetica di beffardo fatalismo. Commento di Ed Wood]    

JOSEF VON STERNBERG  – I MISTERI DI SHANGAI

KENJI MIZOGUCHI– LA VENDETTA DEI 47 RONIN

KING VIDOR – IL MOLTO ONOREVOLE MR. PULHAM

MARIO SOLDATI – PICCOLO MONDO ANTICO

MICHAEL CURTIZ– IL LUPO DEI MARI

MICHAEL POWELL  – GLI INVASORI – 49 PARALLELO

MITCHELL LEISEN – I CAVALIERI DEL CIELO

MITCHELL LEISEN – LA PORTA D’ORO

ORSON WELLES – QUARTO POTERE

PRESTON STURGES – I DIMENTICATI

[Riflettere sulla realtà sociale o cercare di dimenticarla. Cos'è più giusto? Qual è la funzione etica del cinema? All'inizio, Sturges sembra stare dalla parte del cinema impegnato, gettando acido solforico sulla vecchia Hollywood, la sua industria cinica e le sue pellicole vuote e dozzinali; ma poi ci ripensa e critica ferocemente il velleitarismo dell'artista borghese. Commento di Ed Wood

PRESTON STURGES – LADY EVA

PRESTON STURGES – RITROVARSI

RAOUL WALSH – LA STORIA DEL GENERALE CUSTER

RAOUL WALSH – UNA PALLOTTOLA PER ROY

RAY ENRIGHT – IL CAVALIERE DELLA VENDETTA

RICHARD WALLACE – ANIME ALLO SPECCHIO

ROBERT FLOREY – L’UOMO DALLA MASCHERA

ROBERT LEONARD Z. – LE FANCIULLE DELLE FOLLIE

ROUBEN MAMOULIAN – SANGUE E ARENA

STUART HEISLER – AMONG THE LIVING

VICTOR FLEMING – DOTTOR JEKYLL E MR HYDE

VITTORIO DE SICA – MADDALENA ZERO IN CONDOTTA

VITTORIO DE SICA – TERESA VENERDÌ

WILLIAM DIETERLE  – L’ORO DEL DEMONIO

WILLIAM WYLER – PICCOLE VOLPI

WOODY VAN DYKE – MUSICA SULLE NUVOLE

YASUJIRO OZU – FRATELLI E SORELLE DELLA FAMIGLIA TODA

 


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"Cinema. Anni '40. 1941" (7 filmati)

 

 

1942 [390]

 

ALBERT LEWIN – LA LUNA E SEI SOLDI

ALESSANDRO BLASETTI – QUATTRO PASSI TRA LE NUVOLE

[Un anno prima di Ossessione di Visconti, Blasetti preannuncia la svolta neorealista del cinema italiano, con una sobria tragicommedia: la quotidianità delle famiglie problematiche, delle gravidanze indesiderate, della povertà, del patriarcalismo irrompe con grazia ma con decisione, facendo piazza pulita di ogni calligrafismo e di ogni pomposa retorica. Commento di Ed Wood]    

ALFRED HITCHCOCK – SABOTATORI

BILLY WILDER – FRUTTO PROIBITO

CARLO LUDOVICO BRAGAGLIA – NON TI PAGO!

DAVID LEAN – EROI DEL MARE

EDMUND GOULDING – IL FIORE CHE NON COLSI

EDWARD DMYTRYCK – SEVEN MILES FROM ALCATRAZ

ERNST LUBITSCH – VOGLIAMO VIVERE

FRANK TUTTLE – IL FUORILEGGE

GEORGE STEVENS – LA DONNA DEL GIORNO

GEORGE STEVENS – UN EVASO HA BUSSATO ALLA PORTA

HENRY KING – IL CIGNO NERO

HENRY-GEORGE CLOUZOT – L’ASSASSINO ABITA AL 21

IRVING RAPPER  – PERDUTAMENTE TUA

JACQUES BECKER– LA CASA DEGLI INCUBI

JACQUES TOURNEUR – IL BACIO DELLA PANTERA

[Forse il miglior horror degli anni Quaranta, una vetta nel cinema di Tourneur. Capolavoro di messinscena raffinata e al contempo terrorizzante, di illusionismo cinematografico, di ambiguità percettiva, fonda il suo fascino perverso sulla paura scaturita dal non-visto e dal fuori-campo, preferendo suggerire anziché mostrare, assorbendo creativamente la lezione dell’espressionismo noir. Commento di Ed Wood]  

JOHN CROMWELL– IL FIGLIO DELLA FURIA

JOHN FARROW– URAGANO ALL’ALBA

JOHN HUSTON – AGGUATO AI TROPICI

MARCEL CARNÉ – L’AMORE E IL DIAVOLO

MARIO BONNARD – AVANTI… C’È POSTO

MARIO SOLDATI – MALOMBRA

MERVYN LEROY  – PRIGIONIERI DEL PASSATO

MICHAEL CURTIZ– CASABLANCA

 

[Ti avevo detto di non suonarla più! - tuona un Rick irritato. Sam accenna col capo e lo sguardo duro e sofferto di Rick si posa sugli occhi umidi di Ilsa. Non occorrono parole né ricordi, il loro passato è racchiuso tutto in quella espressione. Il Rick’s Cafe microcosmo dei conflitti che infiammano l’Europa, la passione tra Rick e Ilsa il viatico per un mondo migliore. Commento di Billykwan]

 

MICHAEL CURTIZ– RIBALTA DI GLORIA

NORMAN FOSTER – TERRORE SUL MAR NERO

ORSON WELLES – IT’S ALL TRUE

ORSON WELLES – L’ORGOGLIO DEGLI AMBERSON

RAOUL WALSH – IL SENTIERO DELLA GLORIA

RAY ENRIGHT  – I CACCIATORI DELL’ORO

RENÉ CLAIR – HO SPOSATO UNA STREGA

SAM WOOD – L’IDOLO DELLE FOLLE

STUART HEISLER – LA CHIAVE DI VETRO

VITTORIO DE SICA – UN GARIBALDINO AL CONVENTO

WILLIAM WYLER – LA SIGNORA MINIVER

YASUJIRO OZU – C’ERA UN PADRE

ZOLTAN KORDA – IL LIBRO DELLA GIUNGLA

 

1943 [319]

 

ALFRED HITCHCOCK – I PRIGIONIERI DELL’OCEANO

 

 

[Ambientando l'intero film all'interno di una scialuppa di salvataggio, con una manciata di attori e senza alcun commento sonoro, Hitchcock si concentra su volti gesti psicologie e interazioni tra i personaggi prima ancora che sugli incastri narrativi, realizzando al tempo stesso un capolavoro di tecnica cinematografica, un crescendo asfissiante di suspence ed emozioni, e un'arguta riflessione sulla natura umana. Commento di pazuzu]

 

 

ALFRED HITCHCOCK – L'OMBRA DEL DUBBIO

ANDREW L. STONE  – STORMY WEATHER

ANTHONY ASQUITH– NUOVO ORIZZONTE

ARTHUR LUBIN – IL FANTASMA DELL’OPERA

BILLY WILDER – I CINQUE SEGRETI DEL DESERO

BUSBY BERKELEY – BANANA SPLIT

CARL THEODOR DREYER – DIES IRAE

CHARLES VIDOR  – DESPERADOS

CHRISTIAN-JAQUE – L’EVASO DI MARSIGLIA

DMYTRYK EDWARD – ERAVAMO TANTO FELICI

EDGAR G. ULMER – MONSOON. L’ISOLA DEI PECCATI DIMENTICATI

EDGAR G. ULMER – RAGAZZE IN CATENE

EDMUND GOULDING  – CLAUDIA

ERNST LUBITSCH – IL CIELO PUÒ ATTENDERE

FRITZ LANG – ANCHE I BOIA MUOIONO

GEORGE STEVENS – MOLTA BRIGATA VITA BEATA

HENRY-GEORGES CLOUZOT – IL CORVO

 

[Una città di provincia sconvolta da lettere anonime. Impietoso ritratto della borghesia francese. Il film, girato durante l’occupazione tedesca, affronta il tema della delazione. Clouzot viene accusato di filonazismo e Il film non circolò nei due anni successivi alla fine della guerra. Commento di Billykwan]

 

HOWARD HAWKS– ARCIPELAGO IN FIAMME

HOWARD HUGHES  – IL MIO CORPO TI SCALDERÀ

JACQUES TOURNEUR – HO CAMMINATO CON UNO ZOMBIE

JACQUES TOURNEUR – L’UOMO LEOPARDO

JEAN GRÉMILLON – LUCE D’ESTATE

JEAN RENOIR – QUESTA TERRA È MIA

JOHN FARROW– CINA

JOSEF VON BACKY – IL BARONE DI MUNCHHAUSEN

JULIEN DUVIVIER – IL CARNEVALE DELLA VITA

JULIEN DUVIVIER – L’IMPOSTORE

LEWIS SELLER  – GUADALCANAL

LUCHINO VISCONTI – OSSESSIONE

MICHAEL  POWELL & EMERIC PRESSBURGER  – DUELLO A BERLINO

MARC ALLEGRET – RONDINI IN VOLO

MARCEL L’HERBIER – AMANTI SENZA DOMANI

MARK ROBSON – LA SETTIMA VITTIMA

MITCHELL LEISEN – NON C’È TEMPO PER L’AMORE

RAOUL WALSH – L’OSTAGGIO

RENÉ CLAIR – AVVENNE DOMANI

ROBERT BRESSON – LA CONVERSA DI BELFORT

SAM WOOD – PER CHI SUONA LA CAMPANA

TAY GARNETT – BATAAN

VITTORIO DE SICA – I BAMBINI CI GUARDANO

WILLIAM A. WELLMAN – ALBA FATALE 


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"Cinema. Anni '40. 1942/43" (8 filmati)

 

1944 [211]

 

 

ALF SIOBERG – SPASIMO

ANDRÉ DE  TOTH – ACQUE SCURE

BILLY WILDER – LA FIAMMA DEL PECCATO

CECILE B. DEMILLE – LA STORIA DEL DOTTOR WASSEL

CLARENCE BROWN – LE BIANCHE SCOGLIERE DI DOVER

CLIFFORD ODETS – IL RIBELLE

EDGAR G. ULMER – LA FOLLIA DI BARBABLÙ

EDWARD DMYTRICK  – L’OMBRA DEL PASSATO

[In questo classico “alternativo” del noir chandleriano, Dmytryk alterna abilmente fasi a ritmo teso e stringato con momenti più dilatati e allucinati. Gli archetipi e le atmosfere del genere si ritrovano così contorte e deformate, ma non cambia il nocciolo duro: c’è sempre un loser, schiacciato da un destino che non ammette scappatoie. Commento di Ed Wood

FRANK CAPRA – ARSENICO E VECCHI MERLETTI

[Capolavoro della commedia nera, ha la precisione ritmica e narrativa propria di tutte le grandi commedie hollywoodiane classiche e uno humour macabro che lascia il segno ancora oggi. Con una regia impeccabile nel sottolineare l'assurdo e la follia della situazione, è un’irresistibile farsa della società americana del periodo, con le sue nevrosi e i suoi scheletri nell'armadio. Commento di Ed Wood]

FRANK TUTTLE – UN’ORA PRIMA DELL’ALBA

FRED ZINNEMANN – LA SETTIMA CROCE

FRITZ LANG – IL PRIGIONIERO DEL TERRORE

FRITZ LANG – LA DONNA DEL RITRATTO

GEORGE CUKOR – ANGOSCIA

HOWARD HAWKS– ACQUE DEL SUD

[Hemingway sceneggiato da Faulkner. Nelle intenzioni della Warner doveva essere un remake di Casablanca ma Hawks incastona l’attrazione tra Bogart e la Bacall in un gioiello in cui finzione e realtà si amalgamano fino a con-fondersi. Dialoghi sferzanti e cast in stato di grazia. Commento di Billykwan

JACQUES BECKER– FALBALAS

JACQUES TOURNEUR – SCHIAVA DEL MALE

JEAN GRÉMILLON – IL CIELO È VOSTRO

JEAN NEGULESCO– LA MASCHERA DI DIMITRIOS

JOHN BRHAM – IL PENSIONANTE

JULES DASSIN – LO SPETTRO DI CANTERVILLE

LAWRENCE OLIVIER – ENRICO V

LEWIS ALLEN – LA CASA SULLA SCOGLIERA

MICHAEL POWELL & EMERIC PRESSBURGER – UN RACCONTO DI CANTERBURY

MERVYN LEROY  – MISSIONE SEGRETA

MICHAEL CURTIZ– IL GIURAMENTO DEI FORZATI

MITCHELL LEISEN – L’AVVENTURA VIENE DAL MARE

MITCHELL LEISEN – SCHIAVE DELLA CITTÀ

MITCHELL LEISEN – SINCERAMENTE TUA

OTTO PREMINGER – VERTIGINE

RAOUL WALSH – TRE GIORNI DI GLORIA

RENÉ CLAIR – ACCADDE DOMANI

ROBERT BRESSON – PERFIDIA

ROBERT WISE– IL GIARDINO DELLE STREGHE

RAOUL WALSH – TRE GIORNI DI GLORIA

RENÉ CLAIR – ACCADDE DOMANI

ROBERT BRESSON – PERFIDIA

ROBERT SIODMAK – LA DONNA FANTASMA

 

[Ipnotico e affascinante noir, visivamente splendido e ricco di invenzioni, è una delle perle di uno dei maestri dimenticati del thriller classico americano. Forse non vale quanto I gangsters e La scala a chiocciola,  ma Siodmak gira in stato di grazia, secondo una concezione modernissima e virtuosistica della messinscena, che riscatta i difetti di una sceneggiatura claudicante. Commento di Ed Wood]

 

ROBERT WISE– IL GIARDINO DELLE STREGHE

SERGEJ M. EJZENSTEJN  – LA CONGIURA DEI BOIARDI

TAY GARNETT – LA SIGNORA PARKINGTON

VINCENT SHERMAN – LA SIGNORA SKEFFINGTON

VINCENTE MINNELLI – INCONTRIAMOCI A SAINT LOUIS

WILLIAM. A.WELLMAN – BUFFALO BILL

SERGEJ M. EIZENSTEJN  – IVAN IL TERRIBLE

 

[Il canto del cigno di uno dei Maestri della Settima Arte è un film capace di unire Shakespeare, Wagner, Nietzsche, Machiavelli. Un’ambigua, potente e complessa allegoria sulla Russia stalinista, ma anche una riflessione problematica sul conflitto tra autarchia e pluralismo, politica ed etica. Tragedia della solitudine di un tiranno, abbandonato da tutti, tranne che dal suo popolo. Commento di Ed Wood

 

SERGEJ M. EJZENSTEJN  – LA CONGIURA DEI BOIARDI

VINCENTE MINNELLI – INCONTRIAMOCI A SAINT LOUIS

WILLIAM. A.WELLMAN – BUFFALO BILL

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"Cinema. Anni '40. 1944" (5 filmati)

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