"Non ci posso credere che ho dato quattro stelle sia a Puerto Escondido che a un film di Kubrick." Se siete utenti di FilmTv.it e avete questa (bella) abitudine di tenere traccia dei film che guardate attraverso il voto sarà capitato anche a voi di scorrere la vostra lista e di interrogarvi sulle "ingiustizie" annidate nella vostra memoria digitale. Il fatto è che quando si hanno diverse (alcune, parecchie, decine di) primavere da spettatori alle spalle è normale incappare in questo genere di fenomeno. Che potrebbe assomigliare ad una cosa del genere; avete visto un film in tv in una serata in cui eravate stanchi morti, vi ha rapito con la sua allegria eventualmente superficiale, vi ha offerto esattamente quello di cui avevate bisogno per distendervi e al momento di votarlo gli avete affibbiato quattro stelle. E non era Rapina a mano armata di Kubrick.

Poi un giorno vi mettete a scorrere i vostri voti e vi salta all'occhio l'ingiustizia. Vorreste rimediare e naturalmente potete perché ci sono anche le mezze stellette qui. E così zac, una bella mezza stella in più a Kubrick non gliela leva nessuno e magari già che ci siete anche mezza in meno a Puerto Escondido. Ma quanti sono i pareggi ingiusti di cui ci siamo macchiati eh? Avanti, è il momento di ammetterlo! E rimediare!

Stavo guardando i miei voti con questo atteggiamento critico perché avevo appena finito di leggere un interessante articolo sul sistema di raccomandazioni di Netflix (sì arriva, è qui alle porte con la ferma intenzione di sconvolgere le vostre abitudini). In pratica si tratta di un complesso sistema di valutazioni dei vostri voti ai film incrociati con quelli degli altri spettatori che ha l'obiettivo di far emergere pellicole potenzialmente di vostro interesse presenti nel catalogo di Netflix in cui altrimenti potreste non incappare mai. Beh, il responsabile intervistato stava enumerando la quantità di variabili che vengono prese in considerazione al momento del voto e, soprattutto, della visione. Perché Netflix lo sa se guardate un film alle due di notte su un tablet ed anche questi elementi vengono pesati per determinare il grado di affidabilità del voto che avete dato ad un film da cui scaturiscono i titoli che vi verranno proposti in futuro.

Altre due osservazioni presenti nell'articolo mi hanno colpito. La prima riguarda i cosiddetti voti "aspirazionali". I voti dati cioè per accontentare, o costruire, la parte di spettatore più esigente che risiede dentro di noi. Molte valutazioni positive date ai documentari e a film meno mainstream rientrano in questa casistica, in sostanza hanno voti alti che non rispecchiano la reale volontà degli spettatori di vedere altri film del genere. Perlomeno non in qualsiasi momento della giornata o della settimana.

L'altro spunto che mi ha colpito riguarda invece l'uso della finestra di ricerca all'interno di Netflix: sostanzialmente nessuno la usa e quando viene usata significa che il sistema di raccomandazioni ha fallito. In pratica lo spettatore che l'ha usata diventa materia di indagine, una specie di soggetto divergente perché ha osato avere delle curiosità su un film che il sistema non ha proposto.

L'articolo era tarato e riferito al mercato americano, ovviamente, ma mi ha comunque indotto a chiedermi che tipo di spettatore io sia e quanto i miei voti riflettano davvero il cinema che desidero vedere in futuro. E voi che spettatori siete? Avete guardato la lista dei vostri voti recentemente? Avete trovato pareggi improponibili o ingiusti? Siete spettatori aspirazionali? O siete dei divergenti?
Potete dirmelo qui. Anche semplicemente affacciandovi, sedendovi un attimo in circolo e dicendo con voce sentitamente contrita: "Ciao, mi chiamo Luca. E ho dato quattro stelle a Puerto Escondido."

p.s.
Questo post è stato ispirato, oltre che dalla lettura del citato articolo, anche da questo post di zombi.
p.p.s.
Incredibilmente Puerto Escondido è anche nella sua lista!