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Venezia 2012: a sorpresa, il Pinocchio di D'Alò
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Arriva a sorpresa la comunicazione che ad aprire le Giornate degli Autori del prossimo Festival di Venezia sarà il film d'animazione, tutto italiano, Pinocchio di Enzo D'Alò.

 

«Aprire nel segno del disegno animato, con un capolavoro dell´artigianato italiano che non ha però confini e bandiera proprio come il romanzo di Collodi - dice il Delegato generale delle Giornate, Giorgio Gosetti - ci è sembrato il modo più bello per rendere omaggio a uno straordinario gruppo di artisti e per dare i colori della fantasia a un programma che abbiamo voluto giovane, coraggioso, divertente e cangiante».

 

«Una virgola rossa e gialla attraversa la nube di un temporale, saetta animata nel regno dei terreni! Incontra, si scontra, ti travolge e scappa! lasciatelo correre, è... Pinocchio!» Così Enzo d´Alò racconta il suo lavoro. «È stato il film più difficile, coinvolgente, sperimentale e delicato che abbia mai realizzato; più di trecento artisti hanno condiviso con me gioie e dolori durante oltre quattro anni, in una straordinaria atmosfera di collaborazione. Tutto questo si intravvede in ogni fotogramma di Pinocchio, nostro beniamino in fuga alla ricerca della felicità». 

 

Prodotto da Cometafilm, Iris Productions, Walking the Dog, 2D-3D Animation, tra Italia, Francia, Belgio e Lussemburgo, distribuito in Italia da Lucky Red e nel mondo da Rezo Films, il Pinocchio di Enzo d´Alò è il coronamento di un sogno artistico e produttivo durato cinque anni. L´incontro del regista de La gabbianella e il gatto con Lorenzo Mattotti, il grande illustratore che nel 2000 ha disegnato il manifesto del festival di Cannes, ha prodotto il miracolo di un adattamento del romanzo tanto fedele quanto innovativo e originale.

 

Le musiche di Lucio Dalla (alla sua ultima opera), le voci di Gabriele Caprio (il piccolo attore che ha dato voce a Pinocchio), Rocco Papaleo (Mangiafoco), Paolo Ruffini (Lucignolo), Maurizio Micheli (il Gatto), Pino Quartullo (un carabiniere) e dello stesso Dalla (il pescatore verde), una scena che ricrea un´Italia mai vista eppure riconoscibile in tutto il mondo, fanno di questo indimenticabile racconto dai mille significati un grande evento cinematografico per spettatori di ogni età. 

 

«Enzo d´Alò torna sul grande schermo con tutta l´eccellenza italiana - dichiara Andrea Occhipinti che farà uscire in Italia Pinocchio con Lucky Red -: una fiaba universale amata in tutto il mondo, un regista considerato a livello europeo un talento brillante e originale, i disegni di Mattotti che fanno risplendere il paesaggio e la campagna toscana come mai è accaduto prima in un film di animazione, l´ultimo lavoro di un grandissimo cantautore, Lucio Dalla. Nel vederlo ho provato un´emozione fortissima, sono certo che conquisterà il pubblico di tutte le età. È per me una vera gioia che il film apra le Giornate degli Autori».

 

 «Appena entrato in casa, Geppetto prese subito gli arnesi e si pose a intagliare e fabbricare il suo burattino. Che nome gli metterò? - disse fra sé e sé -. Lo voglio chiamar Pinocchio. Questo nome gli porterà fortuna… Quando ebbe trovato il nome al suo burattino, allora cominciò a lavorare a buono, e gli fece subito i capelli, poi la fronte, poi gli occhi…». Così nelle prime pagine di Carlo Lorenzini, in arte Collodi.

 

Se qualche tempo fa, ve ne avevamo mostrato un backstage subito rimosso per volere della Lucky Red (chissà perchè poi), oggi ve ne mostriamo in anteprima le prime foto.



 


 

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