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Pax Massilia

1 stagioni - 6 episodi vedi scheda serie

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La recensione su Pax Massilia

di emil
8 stelle

"Allora hai scelto la guerra?" "Ho scelto la pace per Marsiglia". "Hai scelto la città sbagliata".

 

 

Marsiglia. Una città difficile, in mano al trafficante Alì, che ne gestisce il traffico di stupefacenti. Compare un altro gangster, si fa chiamare " L' Indiano" , e non è per nulla tenero. Vuole per sé il comando , e si allea con una vecchia conoscenza degli sbirri per fare piazza pulita dei rivali, Frank Murillo, a sua volta in cerca di vendetta per la morte del figlio accaduta anni prima.
Già gli sbirri.
"I folli",  la banda capitanata dal poliziotto arabo Ben Al Mar non arretra davanti a nulla, sa quando  e come sporcarsi le mani per mantenere il delicato equilibrio e ridurre la conta dei cadaveri. Saranno loro a rischiare la pelle, osteggiati nel frattempo dagli Affari Interni che tenta di incastrarne il capitano,  a dire la parola fine sulla guerra che insanguina la costa.

Indagini, pedinamenti, inseguimenti, sparatorie, doppi giochi, false piste. C'è tutto quello che vorreste da una serie poliziesca. Ed è proprio così . 
Marchal (uno che sa di che parla visto che era un ex poliziotto) , risale la catena del potere partendo dal basso, per decantare il profondo disagio di chi fa il poliziotto , non per sete di giustizia, ma soltanto per non cadere nel baratro in cui guarda ogni giorno.
La regia trova gli espedienti cinematografici per intrattenere, con un camera che si muove nervosa nel cuore dell' azione, ma è sempre addosso ai personaggi, e sceglie una grana crepuscolare per illuminare la costa, le campagne , i sobborghi. La natura e l' architettura sono testimoni silenziosi del destino degli uomini.
La  classica storia di guardie e ladri così diventa un racconto universale di dolore e rinascita, di paura e delirio, nel quale ogni pedina sa quello che deve fare e lo fa,  perché la vita non vale nulla. Si torna ogni tanto in superficie per respirare , in rare parentesi che la narrazione abilmente ritaglia, consapevoli che puoi fidarti solo della squadra, ed è questo senso di appartenenza vale molto più dei legami familiari o religiosi, questo è ciò che serve per restare vivi.
Grande lavoro sulla scrittura dei personaggi, soprattutto sui poliziotti, tutti definiti da chiaro/scuri dell'anima, e tutti interpretati da un cast in stato di grazia. Anche se nel finale qualche giro a vuoto c'è,  l'opera di Marchal , lontana dal fastidioso glamour della serialità pop americana, sembra inseguire i propri personaggi, ma racconta da vicino Marsiglia, le complicate logiche di connivenza, ed il rischio che si corre a vivere .

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