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Mercoledì

2 stagioni - 9 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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Marco Poggi

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La recensione su Mercoledì

di Marco Poggi
7 stelle

Mandata, dai suoi genitori, in un istituto/collegio per giovani sirene, mostri, lupi, mannari, mutaforma, vampiri e affini, la sinistra, sospettosa e fredda Morticia Addams vive strane avventure al limite del poliziesco e del paranormale.

Mandata, dai suoi genitori, in un istituto/collegio per giovani dotati (sirene, mostri, lupi, mannari, mutaforma, vampiri e affini), dopo aver vendicato suo fratello Pugley, bullizzato da alcuni ragazzi, mettendo dei pesci piranha dentro la piscina della scuola, la sinistra, sospettosa e fredda Mercoledì Addams, viene coinvolta, suo malgrado, in strani casi d'omicidio. Il regista Tim Burton produce e dirige un prodotto Netflix che mescola elementi polizieschi, a quelli fantasy e scolastici, affidando il ruolo principale a Jenna Ortega, che convince nei comportamenti e nel look. Numerosi i momenti romantici, perché Mercoledì ha le prime (troppe!) cotte adolescenziali e acquisisce persino dei poteri paranormali. Da ricordare il cameo della sempre sexy Catherine Zeta-Jones, nei panni di mamma Morticia Addams (che, seconda me, è seconda solo a Caroline Jones - terza è Anjelica Huston -), sposata con un Gomez grasso, brutto e somigliante alla versione dei cartoni animati e dei fumetti, di Luis Guzman (occasione mancata per ricongiungere la coppia zorrifica Antonio Banderas e Catherine Zeta-Jones, o osare persino l'incognita Andy Garcia, ma evidentemente a Burton non interessava assumere un bel maschio latino, come fecero in passato con John Astin e Raul Julia, ma proprio un brutto, come Luis Guzman, che di solito, viene chiamato per ricoprire ruoli secondari, da personaggio che spalleggia l'eroe, perché lui, Burton, ama di più i freak). Questo spin-off degli Addams è, insomma, un frullato di Harry Potter, ma con tipici elementi orrorifici e dark cari a Tim Burton, Nancy Drew, Veronica Mars e Buffy l'ammazzavampiri, dove si sacrifica l'umorismo grottesco e consueto degli Addams, con atmosfere più "serie" e macabre, anzi, è quasi uno Scooby Doo serial, dove il cane mangione e pauroso è sostituito da una "Mano", alquanto vissuta e piena di cicatrici. Tim Burton sembra sollazzarsi con tutte queste strane giovani creature, ma sembra frenarsi un po', forse per non rivelare tutte le potenzialità del personaggio di Mercoledì. Ad ogni modo, è nata una stella, come ai tempi di Christina Ricci, la "vecchia" Mercoledì cinematografica, solo che, grazie al cielo, Jenna Ortega non si comporta come se fosse un Johnny Depp in gonnella, veste i panni di Mercoledì non condendola con quell'umorismo alla Jack Sparrow, che ha reso irritante, col tempo, Johnny Depp, che ripeteva il pirata Disney in continuazione (forse, non ne ha ancora il tempo, perché è una star in ascesa). Simpatica apparizione di Christina Ricci, come se servisse  davvero un passaggio di testimone fra una Mercoledì e un'altra. Che la giovane rampolla degli Addams scopra attrazione fisica per l'altro sesso, era cosa già vista ne "LA FAMIGLIA ADDAMS 2",  la cosa più inconsueta è che trova, ma non cerca, amicizie fra le coetanee della scuola (la giovane lupa mannara e la sirenetta afro-americana che non mostra, ahimé mai la coda, perché non ha scene marine), dimostrando che sa destreggiarsi anche nella scherma e nelle arti marziali, apprese dalla madre e dallo zio Fester. Piccole Mercoledì crescono, ma non sono mai sprovvedute.

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