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The Expanse

6 stagioni - 65 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Expanse

di maurizio73
5 stelle

Ridimensionate le ambizioni di una serialità sci-fi da sempre alle prese con viaggi interstellari, geodetiche relativistiche e melting pot extraterrestri, questa serie targata Sy-fy-Netflix-Amazon prova finalmente a tradurre il più realistico e futuribile universo letterario di genere e dalle diversificate linee narrative.Missione compiuta..a metà!

La colonizzazione del Sistema solare è ormai completa e le fazioni in lotta, dalla madrepatria Terra al governo indipendente di Marte, si contendono il predominio sulla fascia principale abitata da una popolazione di reietti che si è auto-organizzata in una alleanza indipendentista ribelle. In uno scenario dagli equilibri precari e sempre sull'orlo di un conflitto interplanetario definitivo, un detective cinturiano impegnato in una misteriosa sparizione ed il giovane ufficiale di una nave mercantile insieme ad un manipolo di sodali, dovranno scontrarsi con giochi di potere più grandi di loro e con le rischiose manipolazioni di una molecola proteiforne di provenienza aliena.

 

locandina

The Expanse (2015): locandina

 

La colonizzazione dei colonizzatori spaziali

 

Ridimensionate le ambizioni di una serialità sci-fi da sempre alle prese con viaggi interstellari, geodetiche relativistiche e melting pot extraterrestri, questa serie targata Sy-fy-Netflix-Amazon prova finalmente a tradurre il più realistico e futuribile universo letterario dell'omonima opera firmata dallo pseudonimo James S. A. Corey, in un prodotto dalle variegate sfumature di genere e nel quale le diverse linee narrative (detection, lotta per l'indipendenza, traccheggi politici, scaramucce spaziali ed esobiologia aliena) si alternano ed incrociano per confluire infine in una resa dei conti finale in cui le insanabili conflittualità della natura umana sono stornate in favore della condivisa esigenza di sopravvivenza della specie. Insomma si cerca di viaggiare più Terra-Terra o Terra-Marte, alla ricerca di una credibilità tecnologica e geopolitica che tenga conto tanto di un immaginario non troppo distante dall'esperienza e dalle proiezioni a breve termine (effetti della gravità sullo sviluppo umano, isolamento spaziale e selezione genetica, sfruttamento minenario asteroidale, evoluzione della tecnologia touch!) ma anche fautrice di una polarizzazione plasmata sul modello coloniale indipendentista americano con una fascia dei corpi minori quale cartina di tornasole di un equilibrio tra i contendenti sempre in bilico tra sfruttamento e manipolazione politica, in balia dei masaniello di turno o di forti tentazioni autoritarie (Ah Sudamerica!). Oltre a questi aspetti, con altrettanti personaggi che sembrano monopolizzarne le leadership per specializzazione professionale o vocazione caratteriale, la tentazione sempre forte del modello della supercazzola misterica alla Lost di introdurre un fattore alieno quale minaccia incombente che fa oscillare l'ago della bilancia tra crisi esiziali ed insperate coalizzazioni, laddove lo scopo sembra più spesso quello di allungare il sugo di una serie che arrivata alla resa dei conti finale si perde oltre un orizzonte degli eventi che assomiglia più ad una surreale deriva misticheggiante alla Tarkovskij che alla sconvolgente rivelazione di una intelligenza superiore in cerca di nuova dimora filosofale in giro per la galassia. Più credibile e avvincente sul versante detection (la prima stagione con un personaggio tenebroso e disilluso alla Rick Deckard) che su quello di un action spaziale sacrificato dal punto di vista scenografico e verboso su quello dei dialoghi, implementa sottotrame sentimentali sessualmente represse (tranna un paio di scene con uno Steven Strait che dismette a proposito la tuta spaziale e castiga la sottoposta di turno) e finisce per deragliare in un epilogo confuso e pretestuoso che si affloscia da un punto di vista narrativo, esaurendo la sua visione di insieme nelle deliranti visioni di un nichilismo da quattro soldi. Cambio di rotta auspicato con l'ultima stagione saldamente in mano all'arrembante Amazon che salva la serie da una precoce estinzione che forse, come quella di una specie dissoluta e litigiosa, non è del tutto immeritata.

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