Espandi menu
cerca
Stranger Things

5 stagioni - 35 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 4

  • 2022-2022
  • 9 episodi

L'autore

mck

mck

Iscritto dal 15 agosto 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 209
  • Post 133
  • Recensioni 1076
  • Playlist 312
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Stranger Things

di mck
8 stelle

“I piggybacked from a pizza dough freezer.”

 

 

• Premessa un (bel) po' “sottosopra”.

Di primo acchito potrebbe sembrare che manovrare un’automobile lungo un’impervia stradina di montagna…

– dovendo affrontare i tornanti con la giusta traiettoria, cercando di evitare gli strapiombi a picco, in alcuni tratti non protetti da guardrail, e clacsonando alla bisogna prestando attenzione agli eventuali veicoli che, provenienti dal senso di marcia opposto (oltre che, principalmente, dall’Olanda, i più pericolosi, abituati come sono alle impervie asperità dei cavalcavia e cavalcacanali: avete appena assistito al momento Divertirsi col Razzismo nella Comunità Europea), potrebbero sbucare - lenti e impacciati, ma proprio per questo pericolosi, in sell'al volante di una SAAB del 1999 con 235.000 km - da dietro una curva della stretta carrabile asfaltata –

…non consenta al pilota di godere del paesaggio, mentre, all’opposto, il guidare un veicolo s’un’autostrada possa meglio permettere al conducente d’incamerare molte più informazioni audiovisive relative al territorio attraversato, senonché, una volta giunto a destinazione, si scoprirà che l’emozione della prima tipologia di viaggio avrà permesso di registrare, forse un numero minore, ma certamente d’intensità e di qualità (dal PdV tanto del panorama percorso quanto della vividezza dei ricordi inscritti ed archiviati nella memoria) maggiori, d’istantanee, impressioni e “quadri in movimento”, mentre della seconda categoria le reminiscent’impronte saranno più blande, fioche, vaghe (sempre per via di due fattori: la “banalità” – campi coltivati a monocultur’estensive, smisurati complessi industriali capannonati e ciminierati, barriere antirumore a perdita d’occhio ottundenti lo sguardo all’orizzonte che non sia il congiungersi delle rette parallele davanti a sé – dell’ambiente sperimentato, e la conseguente assuefazione allo stesso, comportante una non assimilazione delle informazioni).

 

 

Ecco: salvo il fatto che la creatura dei fratelli gemelli Matt & Ross Duffer gode, sin dal via e per tutto il suo snodarsi, di un prepotentemente pasturante effetto nostalgia, doveva succedere, prima o poi, ed è accaduto con questa 4ª stag.: in questo senso “Stranger Things” è diventata un’autostrada a doppia carreggiata e 8 corsie: ti permette di raggiungere “B”, l’ep. 9, ovvero il 34°, partendo da “A”, l’ep. 1, cioè il 26°, consentendo al veicolo di raggiungere una bella e buona dose di velocità trasportandoti senza scossoni…

{attenzione all’iperbole, perché la scena BREAK≠BONES con protagonista Max (→→→ spoiler ←←←), una sempre più brava Sadie Sink [e con lei, tra i giovani e non più tanto tali, Maya Hawke, Charlie Heaton, Natalia Dyer (che condivide con Max il senso di colpa del sopravvissuto), Joe Keery, Priah Ferguson, Gabriella Pizzolo, la stessa Millie Bobby Brown e la new entry/exit di quest’anno, Joseph Quinn, mentre tra il resto del teen-cast storico è confermata la tendenza che vede Noah Schnapp - qui col suo character-not-twist legato all’identità sessuale - e Gaten Matarazzo ben superiori a Finn Wolfhard e Caleb McLaughlin, con, tra gli adulti, Winona Ryder, David Harbour, Bret Gelman, Matthew Modine e Paul Reiser a confermare il giusto talento messo in campo, e infine alcune menzioni speciali per Jamie Campbell Bower nei panni di Henry/001/Vecna, Eduardo Franco perennemente strafumato senza strafare/stufare, Audrey Holcomb circondata da marmocchi mormoni, Tom Wlaschiha e Nikola Ðuricko a fare i russi buoni/cattivi/(ir)redenti e il cameo “hanniballecteriano” di Robert Englund, oltre a quello letterario, diegeticamente coevo, e prossimamente seriale, connesso a “the Talisman” di Stephen King e Peter Straub], sarebbe da vietare non agli “Under X”, ma ai vivi: a quel punto Max la conosciamo da 3 stag. e 5 anni, la delineazione della personalità e lo scavo psicologico del suo personaggio sono un dato di fatto assodato, incontrovertibile e che lavora nel e dal profondo, e l'empatia è massima: insomma, cri de coeur!}

… e in tutta sicurezza, in pratica risultando non dissimile ed affiancandosi a prodotti, cmq. validi, quali “Fear Street”, e quando sei arrivato [suddivisa in due volumi usciti il 1° alla fine di maggio (7 ep., i primi 6 lunghi da 1 ora a 1 ora e ¼ e l’ultimo da 1 ora e ½), terminante con l’esemplificazione della propria mitopoiesi (vale a dire l’inizio di tutto, così come lo conosciamo e ci è stato presentato: l’apertura della breccia fra i due universi ad opera collaterale di Eleven), e il 2° all’inizio di luglio (2 ep., rispettivamente da 1 ora e ¼ e 2 ore e ½), culminante con la creazione di una iperoggettuale non-Zona di contatto & invasione da parte dell’UpSide-Down, ben visibile dall'alto, una volta raggiunta di corsa la cima della collina], non vedi l’ora che inizi… ad esempio... la 2ª parte dell’ultima stag. di “Better Call Saul”...

 

La sequenza più terrorizzante, cmq., è quella ambientata nel discount della libertà democratica: the War Zone.  

 

 

• Intermezzo musicale.

 

Colonna sonora di Kyle Dixon & Michael Stein. [Mentre per quanto concerne Kate Bush, per chi (non) se ne fosse accorto, l'ho già ben citata poco fa, qui sopra. Nota a margine: per il pubblico "ccciòvane" non vi è in gioco, evidentemente, alcun effetto nostalgia legato a "Running Up That Hill (A Deal with God)" e a "Master of Puppets" dei Metallica, bensì proprio l'opposto, ovvero un effetto novità.]

 

 

• Intermezzo fotografico n° 1 (Clock).   


"Stranger Things - 4" è solo un semplice/complicato Puzzle, non un ben più stimolante Rebus.

 

 

• Intermezzo fotografico n° 2 (Madeleine/Rêverie).


Il WorkBench 1.0 di Amiga OS, pur con tutte le consapevoli manipolazioni e gli "inevitabili" blooper per nerd della situazione: non sto piangendo, travolto dai ricordi, mi è solo finito un pixel in un occhio.

 

 

• Indice episodi 4ª stagione.


Volume I (27 maggio 2022).
1. "The Hellfire Club", scritto e diretto dai Duffer Brothers.
2. "Vecna's Curse", scritto e diretto dai Duffer Brothers.
3. "the Monster and the Superhero", scritto da Caitlin Schneiderhan e diretto da Shawn Levy.
4. "Dear Billy", scritto da Paul Dichter e diretto da Shawn Levy.
5. "the Nina Project", scritto da Kate Trefry e diretto da Nimród Antal.
6. "the Dive", scritto da Curtis Gwinn e diretto da Nimród Antal.
7. "the Massacre at Hawkins Lab", scritto e diretto dai Duffer Brothers.

Volume II (01 luglio 2022).
8. "Papa", scritto e diretto dai Duffer Brothers.
9. "the Piggyback", scritto e diretto dai Duffer Brothers.

 

 

• Indice serie.


- Stag. 1 (2016, 8 ep.): * * * * ¼ 
- Stag. 2 (2017, 9 ep.): * * * ¾ 
- Stag. 3 (2019, 8 ep.): * * * * 
- Stag. 4 (2022, 9 ep.): * * * ¾     

 

 

• Svolgimento.


“I piggybacked from a pizza dough freezer.”               

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati