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Almost Human

2013-2014 USA Fantascienza FOX Terminata
Guida episodi Cast
1 stagioni - 13 episodi
5 voti
6.4 6.4
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Ideata da J. H. Wyman e prodotta da J.J. Abrams, Almost Human è una serie poliziesca di fantascienza, ambientata in un futuro in cui poliziotti e androidi dalle sembianze umane fanno squadra per proteggere i cittadini dalla malavita sempre più difficile da contrastare.


Almost Human - Di cosa parla


“Nel 2048 scienza e tecnologia evolvono a un ritmo incontrollabile. Droghe ed armi sconosciute invadono strade e scuole. La rete dei traffici è sotto il controllo di violente organizzazioni criminali senza volto e il tasso di criminalità è cresciuto del 400%. Inferiori di numero e messe all’angolo, le forze di polizia adottano una nuova strategia: ad ogni agente viene affiancato un androide avanzato, modello da combattimento.”

 

Queste parole presentano nel pilot - e più sinteticamente in tutti gli episodi - Almost Human, serie di fantascienza e poliziesca ambientata nel 2048, a Los Angeles, dove a farla da padrone è la criminalità organizzata. Come già accennato, per riuscire a contrastare il fenomeno ogni agente di polizia viene affiancato da un “partner” robotico. I modelli più avanzati si chiamano MX e sono l’ultima evoluzione di androidi messi al servizio della legge, privi di qualsivoglia emozione e progettati all’unico scopo di affiancare e proteggere il proprio partner umano.

Fin dall’inizio le somiglianze con altre opere dello stesso genere sono lampanti. Ci si trova di fronte un mix tra un racconto di Asimov (sembra quasi sceneggiato prendendo spunto da Abissi d’acciaio) e Blade Runner (la città e l’ambientazione in generale risulta davvero simile).

Superate queste similitudini ci si accorge che in realtà Almost Human è quasi interamente un poliziesco e la fantascienza è usata principalmente come spunto per introdurre o risolvere casi.

I protagonisti della serie sono John Kennex (Karl Urban) e Dorian (Michael Ealy).

John è un agente del dipartimento di polizia di Los Angeles pluridecorato, unico sopravvissuto a un’imboscata della malavita di cui non si da pace. Questo episodio ha portato gravi conseguenze alla sua vita e alla sua carriera: durante lo scontro, John, ha perso una gamba ed è rimasto in coma diversi mesi. Per la menomazione fisica il rimedio è abbastanza rapido, in quanto la tecnologia è evoluta al punto di fornire protesi che sostituiscano alla perfezione gli arti umani. Il maggior problema di John è di natura psicologica, inoltre non riuscendo a spiegarsi come sia avvenuta l’imboscata, prova a ricostruire gli eventi anche con metodi non convenzionali e al limite della legalità, sfruttando tecnologie sperimentali e pericolose.

Nonostante non abbia ancora risolto i suoi problemi viene richiamato in servizio e gli viene inizialmente affiancato (contro il suo volere) un MX, del quale si fida talmente poco da trovare subito il modo di sbarazzarsene (scena decisamente spettacolare e inaspettata). Adducendo come scusa le risorse limitate, il diretto superiore di John, il capo della polizia Sandra Maldonado (Lili Taylor) decide di affiancargli un modello di androide definito antiquato, precedente evoluzione degli MX, nome in codice DRN. La scelta non è casuale, in quanto viene data la possibilità a John di avere un partner sintetico (che lui normalmente non gradirebbe), che però si comporti come un essere umano.

I DRN, definiti come una serie imperfetta, nascondono in realtà un potenziale decisamente elevato. La prima cosa che salta all’occhio è l’estetica: sono in tutto e per tutto indistinguibili dagli essere umani, tranne quando fanno calcoli avanzati o comunicano a distanza, nei cui casi il volto è illuminato da strisce fluorescenti. Ben più importante è un’altra differenza rispetto agli MX, in quanto i DRN sono dotati di un chip chiamato “anima sintetica” che gli permette di provare emozioni. È proprio questa peculiarità così avanzata ad essere il motivo per cui i DRN sono stati soppiantati dagli MX:le emozioni risultavano instabili e generavano reazioni imprevedibili, in alcuni modelli più che in altri, e di conseguenza si è deciso di dismetterli, riprogrammando alcuni di loro per servizi umili. In alcuni casi invece sono solo stati messi in standby, come è accaduto al DRN-0167 che viene risvegliato per affiancare John. Il nuovo partner sintetico, che si fa chiamare Dorian, si mette subito in mostra per le ottime capacità deduttive e, non meno importante, riesce a stringere “amicizia” con John mostrando già dai primi episodi come la coppia sia ben assortita, quasi fossero Mel Gibson e Danny Glover in Arma Letale.

Nei loro battibecchi e nelle reazioni umane di Dorian risiede la maggior parte della vena comica di Almost Human e proprio questo lato comico risulta, almeno all’inizio, totalmente imprevedibile, merito soprattutto dell’interpretazione degna di nota di Michael Ealy e della caratterizzazione del suo personaggio.

La serie, però, non è priva di cliché, a partire dalla caratterizzazione elementare di alcuni personaggi secondari. Il già citato capo di polizia è la classica forte figura femminile, in perenne contrasto con il suo detective prediletto (John), ma solo per il suo bene. L’altra donna ricorrente presente in Almost Human è Valerie Stahl (Minka Kelly), ed anche il suo personaggio è stereotipato lasciando presupporre possibili implicazioni sentimentali con il protagonista. Infine è degno di nota il personaggio di Rudolph “Rudy” Lom (Mackenzie Crook), progettista degli androidi usanti dal dipartimento, è il classico esempio di scienziato nerd imbranato, ma il suo personaggio evolve mostrando un lato comico particolarmente convincente.

Almost Human è a tutti gli effetti un prodotto semplice che si pone più come un buddy movie poliziesco che come un prodotto di fantascienza, usando la serialità allo scopo di approfondire il crescente legame dei due protagonisti, ma lasciando anche spazio al loro lato ironico. È quasi assente una trama orizzontale, relegata unicamente alle vicende del passato di John Kennex narrate nell’episodio pilota. Ogni episodio viene affrontato con una narrazione di tipo verticale che rende facile la visione allo spettatore occasionale.

Ad ulteriore conferma di una serie (molto) poliziesca e (poco) scifi, in alcuni episodi vengono trattati temi complessi (prostituzione, rapimenti, ostaggi), ma la loro risoluzione, circoscritta all’episodio stesso, rende l’idea della duplice anima di Almost Human: seria quando necessario, ironica per sdrammatizzare, proprio come l’insolito duo protagonista.

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Il cast

Interpreta John Kennex l’attore neozelandese Karl Urban, principalmente noto per il ruolo di Èomer nella saga de Il Signore degli Anelli e per la sua interpretazione del Dott. Leonard “Bones” McCoy nei film Star Trek, Into Darkness e Star Trek Beyond. Nel mondo delle serie televisive il suo primo ruolo… Vedi tutto

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Guida agli episodi

  1. Prima stagione

    13 episodi Vedi tutto

Produzione e ricezione

La prima stagione ha ricevuto recensioni mediamente positive dalla critica. Sul sito Metacritic ha un punteggio di 61/100 basato su 29 recensioni. Per il pubblico il gradimento è stato maggiore, come dimostra il punteggio di 8.1/10 (su una base di 40.819 voti) ottenuto sul sito IMDB.

Il 29 aprile 2014 la Fox ha deciso di cancellare la serie dopo una sola stagione in seguito a un calo negli ascolti, nonostante il gradimento del pubblico e addirittura una nomination agli Emmy Awards.

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Le stagioni

Stagione 1

La prima ed unica stagione, composta di 13 episodi da 41 minuti ciasuno, è stata trasmessa in prima visione negli USA, in contemporanea con il Canada, da Fox dal 17 novembre 2013 al 3 marzo 2014.

In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione dal canale a pagamento Premium Action dal 1 marzo al 24 maggio 2014; in chiaro è stata trasmessa per la prima volta dal 20 gennaio al 31 marzo 2015 su Italia 1 in seconda serata.

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