The Girlfriend Experience

Tratta dall’omonimo film di Steven Soderbergh, The Girlfriend Experience segue le vicende di una giovane studentessa in legge che entra per caso in un giro di escort e ci rimane invischiata, mettendo continuamente a repentaglio la propria carriera.

The Girlfriend Experience - Di cosa parla

Christine Reade sta terminando gli studi di legge all'università. Contemporaneamente fa la stagista presso uno studio legale: è attenta, metodica, fin troppo propositiva in un lavoro che inizialmente sarebbe di mera compilazione, quasi di segretariato. Un giorno l’amica e compagna di università Avery, che apparentemente ha da poco una relazione con un uomo molto più grande di lei, la coinvolge in quello che sembra un doppio appuntamento a cena. Ma una volta arrivati al ristorante Christine si vede offrire da Avery dei soldi e scopre che la nuova casa, i soldi, i regali, l’auto erano per Avery nient’altro che pagamenti per le sue prestazioni di escort. La Girlfriend Experience infatti è oltre la semplice prestazione da squillo d’alto bordo: è a tutti gli effetti un servizio per aggiungere alle semplici prestazioni sessuali un comportamento in pubblico che rende la ragazza apparentemente paragonabile a una fidanzata. I clienti sanno che è lavoro, che le ragazze mentono (o meglio recitano) e che hanno anche altri uomini, ma avere una finta relazione senza le complicazioni di una vera è sufficiente e spesso verosimile al punto da farli innamorare. O da farli almeno ritenere innamorati.

Christine non ci pensa su due volte e comincia a far parte del giro di clienti dell’amica, prima solo come accompagnatrice poi come prostituta vera e propria, adottando senza difficoltà lo stile di vita richiesto dalla Girlfriend Experience e studiando tutto un accurato sistema di precauzioni per evitare che le due vite professionali (oltre a quella di studentessa) possano inavvertitamente toccarsi o incrociarsi. Cosa che, come è facile aspettarsi, accadrà ugualmente nonostante le sue minuziose attenzioni.

La serie origina da un film di Steven Soderbergh interpretato dall’ex pornostar Sasha Grey: il regista è rimasto nella serie in veste di produttore esecutivo.

I primi quattro episodi sono stati proiettati in anteprima all’interno del Sundance Film Festival 2016.

The Girlfriend Experience - I personaggi principali

Christine Reade è una giovane rampante, studentessa di legge e già impegnata in uno stage all'interno di un grande studio legale di Chicago. Affascinante e spregiudicata, si tiene alla larga dai rapporti di amicizia e non le interessano relazioni con l’altro sesso, quasi neanche quelle occasionali. All'inizio della serie condivide un appartamento con un ragazzo, ma appena comincia a guadagnare le ingenti somme che derivano dalla prostituzione va a vivere da sola. Ha un rapporto difficile con la famiglia, che vive ancora in provincia: si sente spesso con la madre al telefono, ma percepisce il contatto con i parenti più un dovere che un piacere. Le poche volte che si incontra con la sorella maggiore l’interazione è tesa e di superficie.

David Tellis è l’avvocato dello studio per cui Christine sta facendo uno stage. In piena crisi matrimoniale, ha modi bruschi e spicci nei confronti di Christine, che bacchetta spesso per un eccesso di iniziativa personale nella gestione delle pratiche. È ovviamente un personaggio chiave nello snodo delle vicende personali e lavorative di Christine.

Avery Suhr è l’amica e collega di università di Christine. Apparentemente fragile e insoddisfatta, considera la prostituzione l’unica possibilità rimasta per realizzarsi, ormai demotivata dagli studi universitari e dalla carriera di avvocato. Il suo comportamento ambiguo e poco pulito anche nei confronti di Christine sarà causa di aggrovigliamenti della trama.

Erin Roberts è la collega di David nello studio legale, quella che divide con lui molte pratiche importanti. Fredda e ostile nei rapporti con Christine, la tiene alla larga e la scruta, convinta che abbia mire nei confronti di David.

Annabel Reade è la sorella di Christine, avvocato che, grazie alla scelta di rimanere in provincia ha potuto mantenere migliori e più frequenti rapporti con la famiglia di origine.