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Addio a Carlo Fruttero, e grazie di tutto!
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E' di poche ore fa la notizia della scomparsa dello scrittore Carlo Fruttero. Nato a Torino il 19 settembre del 1926, Fruttero deve la sua fama alla collaborazione pluriennale con Franco Lucentini (Roma, 24 dicembre 1920 - Torino 5 agosto 2002) con cui formò a partire dal 1952 un sodalizio straordinario per la diffusione della cultura in Italia al di fuori dei circoli elitari.

F&L, così si firmavano i due, sono stati due straordinari divulgatori e il sottoscritto non può fare a meno di ricordarli con grande affetto per quello che hanno saputo regalare a me e a moltissimi ragazzini della mia generazione, ma oso dire anche di quelle immediatamente precedenti e pure a qualcuno di quelle successive alla mia.

In un'epoca in cui le fonti non erano così facilmente fruibili come oggi (dove forse siamo persino sommersi dall'abbondanza) F&L rappresentarono la possibilità di conoscere autori e correnti ignorati dalla cultura ufficiale. Sì perché i nostri due furono sempre guardati con un certo sospetto dal mondo accademico, dato che il loro lavoro era quello di dare dignità a quella letteratura e a quei generi popolari che la cosiddetta cultura ufficiale disdegnava reputandoli di bassa estrazione e non degni di essere trattati come la “cultura alta”.

In tal senso grandissima importanza ebbe la pubblicazione dell'antologia Le Meraviglie del Possibile nel 1959, curata da Carlo Fruttero insieme a Sergio Solmi, primo tentativo di considerare la fantascienza non come un divertimento per ragazzi ma come un filone letterario di assoluto interesse. 29 racconti di venti autori diversi, i più bei nomi che un selezionatore potesse scegliere: Fredric Brown e e Ray Bradbury, Philip K. Dick e Richard Matheson, Isaac Asimov e Arthur C. Clarke. Un paio di anni dopo Fruttero, questa volta in coppia con il fido Lucentini, proporrà Il Secondo Libro della Fantascienza.

 

 

Casa editrice promotrice di quelle due pubblicazioni fu l'Einaudi, proprio all'Einaudi i due si erano conosciuti e avevano cominciato a lavorare insieme, come detto all'inizio, nel 1952 .

Nel 1961 Fruttero viene chiamato dalla Mondadori a dirigere la celebre collana di fantascienza Urania e tre anni dopo viene raggiunto da Lucentini; si riforma così la coppia. Sotto la direzione di F&L Urania diventa il faro italiano della fantascienza, un punto di riferimento fondamentale per tutti coloro che amavano il genere. Per assurdo i principali promotori della fantascienza in Italia come genere ignorarono, tranne qualche eccezione, la produzione nostrana.

E d'altra parte non tutte le scelte trovarono il consenso indiscriminato dei lettori: se ad esempio ebbero il merito di far conoscere autori straordinari come James G. Ballard, Richard Matheson, Fredric Brown e Frederik Pohl, suscitarono non poche perplessità la promozione di autori con Thomas M. Disch e soprattutto Robert Sheckley, quest'ultimo dotato di un umorismo paradossale, a volte dai risvolti geniali ma a volte eccessivamente “fuori dagli schemi” e non sempre apprezzato. Per Sheckley i nostri F&L dimostrarono una grande predilezione dandogli forse uno spazio che andava al di là dei meriti (comunque indiscutibili) dell'autore statunitense.

I due comunque non si limitarono alla sola fantascienza, colsero anzi l'occasione offerta dalla gestione di Urania per allargare la visione alla letteratura fantastica in genere: furono proprio loro ad avere il grandissimo merito di aver per primi dato risalto ai racconti di Lovecraft in un numero di Urania lui dedicato (dal titolo Colui che sussurrava nel buio – giugno 1963) fino ad arrivare, nel 1966, a curare una antologia che fu di straordinaria importanza per le fortune del Solitario di Providence nel nostro paese: I Mostri all'Angolo della Strada.

 

 

Naturalmente non poteva mancare il giallo nelle corde dei nostri due e lì andarono oltre il lavoro di promozione e divulgazione di testi altrui (che comunque fecer,o con preziose traduzioni): li scrissero. E che gialli! La Donna della Domenica pubblicato nel 1972 e ambientato in quella Torino che i due conoscevano molto bene (essendo uno torinese di estrazione e l'altro di adozione), è un'opera dalla trama intricata ed intrigante, oltre che ricca d'umorismo(una dote che entrambi hanno sempre dimostrato di possedere in alta concentrazione).

Tre anni dopo Luigi Comencini ne trasse un bel film con Marcello Mastroianni (nella parte del protagonista, il Commissario SantaMaria), Jean-Luis Trintignant e Jacqueline Bisset.

 

 

Del 1979 è l'eccellente A che punto è la Notte (sempre con il Commissario Santamaria), mentre nel 1983 è la volta del (decisamente) meno riuscito Il Palio delle Contrade Morte. Dopo un approdo al mistery con L'Amante senza Fissa Dimora (1986) F&L tornano alla grande dalle parti del giallo classico nel 1991 con l'ottimo Enigma in Luogo di Mare.

Ho ricordato sopra la grande vena umoristica che attraversava l'opera di F&L, umorismo che si esplicitò soprattutto nel volume La Prevalenza del Cretino del 1985.

La tragica dipartita nell'estate del 2002 di Franco Lucentini e il conseguente immenso dolore non impedirono a Fruttero di restare protagonista della scena culturale italiana, tornando a dimostrare nel 2006 una vena da giallista fuoriclasse con un altro grande romanzo: Donne Informate sui Fatti. Tra le altre opere consiglio vivamente quella scritta a quattro mani con Massimo Gramellini, La Patria, bene o male.

Al di là del ricordo per l'opera di Fruttero sia da solo che, soprattutto, in coppia con Lucentini, quello che personalmente voglio fare è un sentito omaggio a chi nella mia adoloscenza mi ha accompagnato, vuoi con le copertine di Urania (quelle illustrate da Karel Thole) vuoi con antologie dedicate al fantastico, all'horror, alla fantascienza e al giallo.

Quando cercando sulle bancarelle (per acquisti in economia, da studente di famiglia operaia) o nelle biblioteche pubbliche, trovavo la dicitura ”a cura di Fruttero & Lucentini” sapevo già che ben difficilmente sarei rimasto deluso da quello che avrei letto.

Grazie di cuore da un ex adolescente della profonda provincia. Avete fatto più voi due per diffondere la passione per la lettura (e di conseguenza la letteratura) che schiere di intellettuali arroccati nella loro scienza accademica.

Un affettuoso saluto

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