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Il cinema torna alla Guerra Fredda?
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Red Dawn - Alba rossa (2012)

di Dan Bradley con Chris Hemsworth, Adrianne Palicki, Josh Hutcherson, Josh Peck, Isabel Lucas, Jeffrey Dean Morgan, Connor Cruise, Edwin Hodge, Alyssa Diaz, Brett Cullen

 

 

Telefon (1977) Film.tv.it

Telefon (1977), un film di Don Siegel, con Charles Bronson, Lee Remick, Patrick Magee, Donald Pleasence. Cast completo, critica, trailer, poster e locandina, premi, recensioni del pubblico

 

 

Invasion U. S. A. (1985), opinione di LIBERTADIPAROLA75 Film.tv.it

Invasion U. S. A. (1985), opinione di LIBERTADIPAROLA75: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema

 

 

Missing in Action II (1985), opinione di LIBERTADIPAROLA75 Film.tv.it

Missing in Action II (1985), opinione di LIBERTADIPAROLA75: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema

 

 

Nikita - Spie senza volto (1988), opinione di LIBERTADIPAROLA75 Film.tv.it

Nikita - Spie senza volto (1988), opinione di LIBERTADIPAROLA75: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema

 

 

Africa addio (1966), opinione di LIBERTADIPAROLA75 Film.tv.it

Africa addio (1966), opinione di LIBERTADIPAROLA75: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema

 

 

Urla del silenzio (1984), opinione di LIBERTADIPAROLA75 Film.tv.it

Urla del silenzio (1984), opinione di LIBERTADIPAROLA75: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema

 

 

The Day After (1983), opinione di LIBERTADIPAROLA75 Film.tv.it

The Day After (1983), opinione di LIBERTADIPAROLA75: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema

 

 

Toccato! (1985), opinione di LIBERTADIPAROLA75 Film.tv.it

Toccato! (1985), opinione di LIBERTADIPAROLA75: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema

 

 

Alba rossa (1984), opinione di LIBERTADIPAROLA75 Film.tv.it

Alba rossa (1984), opinione di LIBERTADIPAROLA75: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema

 

 

I berretti verdi (1968), opinione di LIBERTADIPAROLA75 Film.tv.it

I berretti verdi (1968), opinione di LIBERTADIPAROLA75: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema

 

Il dottor Stranamore (1963): Trailer italiano

LA CINA E’ VICINA diceva una volta Marco Bellocchio. Adesso gli americani rispondono: “Anche troppo!!!”.

Un articolo del Los Angeles Times di questa estate riportava che la casa di distribuzione del film ALBA ROSSA, ovvero la morente MGM, aveva deciso di sospendere la distribuzione, annullando l'uscita prevista per il 24 novembre negli Stati Uniti. "Nessuno sa quando uscirà il film," spiega l'articolo, "nonostante il film sia praticamente finito, la MGM non è assolutamente in grado di distribuire qualcosa nella sua attuale situazione". Adesso le ultime notizie invece ci dicono che il film è terminato. E’ passato in commissione di censura in Usa (beccandosi un divieto PG-13 per le scene di violenza!) e l’uscita è comunque rimandata probabilmente ai primi mesi del 2011 (data esatta non precisa).

La notizia dell’imminente uscita del film ALBA ROSSA, datato 1984, uno dei più noti film di propaganda anticomunista realizzato durante la Guerra Fredda, sta suscitando una serie di piccoli (ma pur sempre gravi) incidenti diplomatici. Il film originale, diretto John Milius era ambientato durante una improbabile invasione degli Usa condotta dagli eserciti di URSS, Cuba e Nicaragua. Un gruppo di ragazzi diventava da un giorno all’altro un movimento partigiano per combattere il nemico invasore sulle montagne del Colorado.

Il progetto per questo remake prevede che l’invasione sia orchestrata da Cina e Russia insieme, un unico grande nemico rosso. La notizia è stata diffusa su giornali e mass media cinesi sollevando un vespaio di polemiche. Gli Stati Uniti vogliono ritornare su un film della Guerra Fredda per demonizzare la Cina, si legge sul Global Times di Pechino, e gli Americani voglio comunicare ostilità alla Cina anche attraverso i loro film.

La Cina dal canto suo non ha certo la fama di essere una nazione liberale, dove ancora la censura impone i suoi diktat su quello che si può o si deve dire, scrivere, far vedere. La nuova ALBA ROSSA ovviamente rischia di non passare la censura cinese e di non essere proiettata nelle sale della grande nazione, ma questa non è l’unica preoccupazione. Nonostante gli accordi politici mondiali siano sempre più focalizzati sull’asse tra Usa e Cina, il popolo cinese rischia così di perdere fiducia e aumentare il grado di paura in quelli che ancora non sono percepiti come veri alleati, così si legge tra i commentatori della notizia.

Comunque c’è dell’altro…

Quando il presidente Bush domandò al suo esperto di armi nucleari chi avesse i migliori servizi segreti del mondo, questi non ebbe un attimo di dubbio: «I cinesi». Ma gli americani detengono ancora molti primati, in campo tecnologico e soprattutto nella capacità di creare o manipolare notizie e disseminarle a proprio vantaggio.

Da uno scontro tra questi due campi di eccellenza potrebbe essere nata la notizia che sta facendo il giro del mondo. Nell’aprile scorso, in soli 18 minuti, l’azienda telefonica di Stato Cinese ha dirottato sui propri server il 15% del traffico Internet mondiale, avendo così modo di ascoltare telefonate, leggere SMS e e-mail, alterare dati sensibili mentre in transito. E parte di questa massa, inevitabilmente, includeva informazioni riservate. A denunciare per primo il dirottamento è stato Dmitri Alperovitch, vicepresidente di McAfee, il gigante mondiale degli antivirus.

Questa coincidenza potrebbe far pensare a un allarmismo interessato; qualcuno, poi, a pochi giorni da un G20 in Corea in cui i cinesi l’hanno avuta vinta su molti fronti, potrebbe leggere nell’annuncio, contenuto in una relazione pubblicata l’altro ieri da una Commissione del Congresso americano, un tentativo di demonizzare il nuovo avversario. Quindi un remake di ALBA ROSSA dove il nemico degli Stati Uniti è la Cina potrebbe trovare motivo di fondamento (non ideologico ,certo, ma di motivazione per la scelta dell’avversario proposto!). 

Ma sentiamo adesso cosa ne pensa di questo remake il regista dell’originale John Milius in una intervista di qualche tempo fa:

“Penso che sia una cosa stupida girare un remake del mio film! Non è un lavoro così vecchio! E poi …la trama…c'è solo un esempio in 4000 anni di avventurismo territoriale cinese, ed è stato nel 1979, quando hanno invaso il Vietnam, e non gli è andata bene. Perchè la Cina dovrebbe volerci invadere? Ci vendono cose. Siamo mercato. Io avrei usato il Messico.”

D’altronde già all’epoca tutto il cinema della  Guerra Fredda era orchestrato su trame spesso improbabili. Nel 1985 uscì, per esempio, INVASION USA di Zoseph Zito (forse il più prolifico tra i registi di quel tipo di pellicole!), simile nella trama al film di Milius ma più becero tecnicamente.

Già dagli anni 50 la Guerra Fredda aveva condizionato molto cinema (soprattutto di fantascienza dove il nemico alieno che si instaura nei corpi spesso rappresentava la minaccia di una invasione) e più avanti aveva fatto la sua parte anche il Muro di Berlino più volte rappresentato nel cinema internazionale (in Italia ricordiamo addirittura il comico TOTO’ E PEPPINO DIVISI A BERLINO) e i regimi comunisti di stampo sovietico sparsi nel mondo erano stati rappresentati più volte dal cinema americano. Più avanti le trame iniziarono a offrire spunti spionistici interessanti dove spesso l’anti-comunismo si trovava lì per caso (ad esempio l’ottimo TELEFON dove assistiamo alla storia di agenti dei servizi segreti sovietici ipnotizzati che hanno una regolare doppia vita negli Stati Uniti e una telefonata li condiziona al risveglio della loro missione).

I reganiani anni 80 rappresentarono un po’ il top del cinema della Guerra Fredda. Peccato che spesso le trame erano troppo simili tra loro (RAMBO 2, i vari MISSING IN ACTION, RED SKORPION, etc.) e qualche assurda ma divertente e ben diretta cine-assurdità: il già citato ALBA ROSSA, NIKITA-SPIE SENZA VOLTO e l’ottimo TOCCATO! (forse uno dei migliori film della Guerra Fredda dove assistiamo alle disavventure di un liceale in vacanza a Parigi che si ritrova invischiato in una storia Oltrecortina da una bella e misteriosa ragazza interpretata da Linda Fiorentino, ormai specializzata in ruoli da femme fatale). Discorso a parte per THE DAY AFTER- IL GIORNO DOPO (opera pacifista sui disastri che provocherebbe una Guerra Nucleare), il fanta-politico WARGAMES- GIOCHI DI GUERRA, CACCIA A OTTOBRE ROSSO (spy-story pare ispirata a fatti realmente accaduti e con il celebre agente creato da Tom Clancy Jack Ryan che lancerà purtroppo una moda di film di spionaggio ambientati in sottomarini troppo simili tra di loro!) e il bellissimo URLA DEL SILENZIO (film di denuncia contro i massacri dei Khmer Rossi in Cambogia). I film (sia americani che sovietici ed asiatici) sulla Guerra Fredda sono veramente tanti per elencarli tutti. Dopo RAMBO 3 non ci furono (forse) più film anti-comunisti (se non almeno parzialmente quelli che mostravano le violenze Maoiste in Tibet come SETTE ANNI IN TIBET), la Guerra Fredda era (per fortuna!) terminata, il Muro di Berlino era (per fortuna!) stato abbattuto e ci rimanevano questi curiosi reperti. E adesso? Cosa ci riserverà il remake di ALBA ROSSA? Forse…tanto rumore per nulla!!!

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