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(dedicato a Francesco Mastrogiovanni): "picchiatelli (2)"....Spider
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Spider è rimasto solo.

Un bambino solo.

Un bambino imprigionato in un corpo di uomo.

Un bambino che tesse la sua tela.

Un cappotto troppo grande, le scarpe legate male.

 

I discorsi, le parole che continuano nella testa di Spider,

non smettono mai le voci, nella testa di Spider.

 

La collocazione nella casa-famiglia.

Le chiavi della nuova stanza.

La nuova stanza.

La vecchia valigia.

Un vecchio puzzle da completare su un tavolo...

....è sempre il solito posto.

Spider non uscirà mai più dalla propria testa.

 

I discorsi, le parole, la tela di ragno è sempre più fitta nella testa di Spider.

 

Un sorriso affiora sul viso tonto di Spider.

Gli occhi si addolciscono, la madre è tornata a trovarlo...nella testa di Spider.

 

Spider continua a parlare con il bambino che è dentro di lui, ha una concezione di quello che ha vissuto del tutto personale, e se la racconta in continuazione, per rassicurarsi.

La tela di ragno è un bossolo, una culla, una tana, una trappola.

 

Non bisogna necessariamente essere rinchiusi in un manicomio per essere rinchiusi!

La tela della follia che si infittisce sempre di più è una prigione ben più dura e severa.

Non puoi mai uscire, non puoi mai scappare, non c'è nessuno che ti cura, nessuno che ti viene a liberare.

Le voci, il brusio è incessante: di giorno, di notte...un continuo parlare e riparlare, formulare le solite frasi, in continuazione, per essere sicuro, che nulla possa modificarsi...della follia nella propria testa.

Camminare e borbottare, in un cappotto troppo grande, con scarpe legate male...

...senza essere pettinato, senza sentire il freddo o la fame, il caldo o la sete.

 

Si pensa di essere molto furbi, di aver capito tutto...

...a quel punto qualcuno torna e ti riporta in qualche altro luogo:

manicomio, clinica, ospedale, casa-famiglia.

 

La solita stanza, la vecchia valigia,

il continuo borbottare nella testa di Spider...

...il puzzle cominciato non troverà mai il pezzo mancante,

come in una vecchia comica di Stanlio e Ollio ....

ma che non fa ridere nessuno.

scena

87 ore (2015): scena

 

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