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A Nudo : Panflo.
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Non c'è poi molto da mettere a nudo; in oltre un anno di partecipazione al sito nelle mie play ho spesso parlato di me e della mia vita . Un ricordo però molto vivo nella mia mente, di cui non ho mai parlato, è il seguente:

 

Avevo ventisei anni, lei ventiquattro, la vita era nostra e la bevevamo con voluttà; si andava a lavorare, per forza di cose, ma usciti dalla penosa bisogna ci si rifugiava nel microscopico monolocale sui navigli milanesi, senza giornali né libri, senza TV, lontani dal mondo sino alla sveglia mattutina. Avevamo ambedue un sogno, visitare l’acropoli di Atene, e, gratticchiando qualche giorno di ferie, andammo a Brindisi da dove ci imbarcammo per Igumenitsa; ci fu compagna di traghetto Anouk Aimée, ancora più bella al naturale.

 

Arrivammo ad Atene al tramonto e notammo che, a differenza di quanto immaginavamo trattandosi di una città mediterranea e allegra, le vie e le piazze erano praticamente deserte, salvo qualche militare rumoroso e brillo.  Trovammo un albergo discreto vicino alla centrale piazza Omonia, deserta anche lei pur essendo appena le 20, e  chiedemmo al portiere la causa di tanto silenzio e se conoscesse una trattoria decente; in un italiano stentato, ci spiegò che per motivi di ordine pubblico il governo preferiva che la gente rimanesse in casa dopo le 18…  Ci consigliò altresì di sbrigarci ad andare a mangiare (magari al ristorante a due passi dall’albergo) per non tornare dopo le ventidue perché da quell’ora sino alle sei  era  vietato circolare per strada. Guardò con molta attenzione i documenti, guardando a lungo le foto e i nostri visi, e ci diede finalmente la chiave della stanza. Eravamo alquanto scossi, sia dal viaggio sia da questa strana accoglienza, ma la gioventù fortunatamente smitizza e con un’alzata di spalle ce ne siamo andati in trattoria.   Era una grande sala con arredamento anni Trenta, cupa  e scarsamente illuminata, con numerosi tavoli  apparecchiati ma tutti vuoti; sedutici un po’ imbarazzati dalla severità dell’ambiente, ci rallegrammo all’apparire di una cameriere sorridente che parlava un buon italiano : ci spiegò che da  qualche anno lavorava a Cortina d’Ampezzo per la stagione invernale e adorava l’Italia. In quel momento si spalancò  rumorosamente la porta d’ingresso e apparve un omone tutto vestito di nero, con un cappellaccio a larghe tese anche lui nero che iniziò ad urlare in greco all’indirizzo del cameriere;  questi scuoteva la testa come a dire  “no, no”, visivamente scosso, ma poi, mentre l’energumeno proseguiva la sua filippica, si chinò su di me come a prendere l’ordinazione e mi sussurrò “Polizia, non dite di essere italiani, sta cercando un coppia”. Riferii la cosa a mia moglie e decidemmo di parlare francese, lingua che conoscevamo bene entrambi.   Il poliziotto venne al nostro tavolo e ci chiese i documenti; risposi in francese che li avevamo lasciati in albergo; l’atteggiamento dell’omone cambiò di colpo, fece un lascivo sorriso alla mia amata, si scusò e se ne andò. Nel frattempo era sparito anche il cameriere, sostituito da un semianalfabeta di almeno ottant’anni.    Tornammo in albergo sconvolti e ci rifugiammo in camera sperando che la cosa fosse finita lì- E così fu, la mattina dopo il portiere ci disse, con maniere opposte alla sera prima,  che nottetempo la polizia aveva arrestato li da loro una coppia di italiani “terroristi comunisti”; noi cambiammo albergo.   Tornati a casa, raccontai la vicenda a mio padre, il quale ridendo mi disse : “E cosa ti aspettavi  in un Paese comandato da un regime militare? Non hai letto del golpe di qualche mese fa?”.   Noi non avevamo letto niente perché vivevamo d’amore ma quando alcuni mesi dopo vedemmo “Z – L’orgia del potere” di Costa Gravas… ci tornarono i brividi.


CARTA D’IDENTITA’

Nome: Patrizio 

Data di nascita: 30 novembre 1942 

Professione: pensionato ex bancario 

Segni particolari: ancora un gran bell'uomo.   

 

1. Bene, Patrizio.  Con te si riapre la fortunata serie degli “A Nudo”, iniziativa nata per gioco e come lettura estiva e che è finita invece con il diventare un apprezzato appuntamento tra gli utenti di FilmTv e non solo (per chi ama i capitoli precedenti, Maghella, Yume, Spopola e Travis Bickle 1979 si sono spogliati da un bel po’ e chi si addentra ora nella lettura può ancora recuperare la possibilità di conoscerli meglio attraverso i loro racconti). Mi tolgo subito il sassolino dalla scarpa: quanta paura c’è nel raccontarsi anche quando ci si è esposti attraverso centinaia di playlist personali, come nel tuo caso? Quali sono state le maggiori remore da superare? 

 

Paura di raccontarsi non ce n'è, ovviamente; come dici tu, ho fatto tante play parlando del mio passato che (modestamente) ritengo avvincente come un film!! La vera remora è nel confrontarmi con quei capolavori di prosa italiana che sono stati i post precedenti, specialmente Spopola: come ho già detto i miei studi fino alla V ginnasio li feci nelle scuole francesi e l'italiano lo conoscevo solo "verbalmente" quando si parlava in casa. Trasferitomi in Italia persi due anni al Liceo Classico perché non avevo le basi di italiano e faticai non poco a mettermi in pari; per non parlare  poi di storia e geografia italiane ; pensa che agli esami di maturità mi chiesero di parlare della terza guerra d'indipendenza ; nebbia assoluta per me, anche le altre due...Allora pensando fosse una domanda trabocchetto feci un sorriso furbo e risposi "ma non esiste una terza guerra d'indipendenza!" Mi rimandarono in storia, latino e italiano. Questa è la mia remora, esprimermi in un italiano che faccia capire il mio pensiero in maniera chiara e magari "aulica". Mi è molto difficile. 

 

2. Dittatura, rivoluzione, golpe, la paura dell’altro e l’ossessione del nemico dietro l’angolo. Sono passati decenni dall’esperienza da te raccontata. Rivedendo tutto oggi e rapportandolo a quello che sta succedendo in giro per il mondo, penso ad esempio ai paesi nordafricani, quanto pensi siano ancora attuali i valori di libertà? Te la senti di consigliarci almeno un titolo che sappia rappresentare bene i contrastanti sentimenti di ognuno e le paure inerenti a un nuovo assetto sociopolitico?

 

I valori di libertà nei popoli sono sempre attuali e spesso premono talmente da effettuare sommosse definitive, come sta succedendo in Nord africa; un film indicativo potrebbe essere "Allons Enfants" che mostra bene da una parte l'entusiasmo della "spinta" dall'altra le perplessità del singolo.

 

3. Mi perdonerai se faccio riferimento spesso al gap generazionale ma egocentrico come sono ne approfitto per fare ciò che tutti i giorni non mi è consentito in famiglia. È chiaro che tra un po’ lascio spazio alla tua memoria ma prima voglio sapere come e se sono cambiati i tuoi metri di giudizio nei confronti dei film. Cosa apprezzavi per esempio trent’anni fa e cosa apprezzi invece adesso?  

 

Il metro di giudizio è sempre lo stesso per me: il cinema deve essere intrattenimento e magia: ben vengano gli odierni effetti speciali come a suo tempo apprezzai il grande schermo e la nascita del surround, ben venga il verismo (attualmente forse esagerato) nelle scene d'azione, quando un tempo il sangue non si vedeva mai ed era tutto un  po’ fasullo. Quello che non sopportavo allora e non sopporto nemmeno adesso è l'intellettualismo compiaciuto dei registi impegnati: Quei film li aborro.    

 

4. Molto probabilmente mi son perso da qualche parte il racconto della prima volta in cui sei stato al cinema. Quanti anni avevi, che film era e chi ti ha accompagnato? Cosa provi quando ti capita di rivedere lo stesso film per caso? Prevale la nostalgia di un tempo che fu o, al contrario, sei avvolto dal piacere di aver rivissuto quel ricordo? 

 

Il primissimo ricordo di cinema è legato a Fantasia di Walt Disney; ricordo solo che mi ci portò mio padre e che mi affascinò vedere quelle figure colorate enormi che ballavano; avrò avuto sette anni; ma il ricordo più vivo che ho è quando mi portò a vedere il primo Cinemascope "La Tunica"; pensai allora che tutto il mio tempo libero lo avrei passato al cinema ! Ormai i film che vidi da piccolo li ho rivisti a sazietà e non riesco più a provare nulla!!!  

 

5. Ricordo la prima volta che ti ho beccato su FilmTv. Parlavi di Sardegna e ti contrattaccai parlando di Sicilia (una fissa la mia, lo so), poi ho continuato a leggerti e ho scoperto che sei stato per lavoro quasi un nomade d’Italia, cambiando spesso città e residenza ed entrando in contatto con realtà differenti. Con una battuta, prendendo le dovute distanze ovviamente, potrei chiamarti Panflo Texas Ranger: ti si ritrova in ogni dove e nelle situazioni più disparate. Sembra un gioco semplice partire anche da un’idea stupida per produrre playlist ma posso assicurare che non lo è e apprezzo chi come te sa coniugare argomenti di tutti i giorni con la storia del cinema. Eppure per questo sei stato molto attaccato, invece io credo sia semplicemente pura condivisione. Superati gli –anta, quanto importante diventa mettere in piazza la propria memoria?  

 

Non che sia importante, non vorrei proprio sembrare come Edoardo De Filippo reduce dalla Russia che tenta invano di raccontare le proprie vicissitudini e nessuno lo ascolta seriamente... Poiché qui si parla sempre di cinema spesso pensando a un film scatta un ricordo di vita vissuta  in linea con la vicenda o con un momento della pellicola. Allora mi diverto a parlarne con tutti, magari per sollecitare in loro analoghe sensazioni. 

 

6. Sempre in chiave telefilmica, ti confesso che c’è qualcosa che mi porta a descriverti come il nostro tenente Colombo e ti spiego perché: ci manca la signora Panflo, la vediamo nominare ogni tanto ma sappiamo poco di lei. Chi è? Cosa fa? E, soprattutto, come ti sopporta?  

 

Marica è la cosa più bella che la vita mi abbia dato; ho già scritto che ci siamo conosciuti in agosto, siamo andati a Taormina da Milano in 500 per dieci giorni, ci siamo sposati a ottobre del 1968 e da allora non ci siamo più lasciati neppure per un giorno; quando ci sposammo lei sul lavoro guadagnava più di me ma preferì lasciarlo e mettere su un famiglia , con tre figli  allevati personalmente, senza nidi, né babysitter né nonnisitter. Scelte di vita, ma ne siamo contenti. Lei mi sopporta nella medesima misura in cui io sopporto lei, e quindi andiamo sempre d'accordissimo! 

 

7. Ricordi il primo film che avete visto insieme? Avete mai avuto divergenze di opinioni su una pellicola tanto da imbastirci una discussione protrattasi per giorni? Chi ha ceduto a chi?  

 

Appena conosciuti, qualche giorno prima di partire, andammo a vedere "Il giorno della Civetta" che ci piacque molto e ci fece venire in mente l'idea di andare a Taormina, anziché in Spagna come programmato. In genere condividiamo i medesimi giudizi sui film, salvo rari casi in cui comunque non ci spingiamo mai a discuterne  animosamente; questo capitava solo per la politica quando in quegli anni lei era una comunista convinta, io... un po’ meno.

 

8. Se avessi la possibilità di girare il film sulla tua vita, che genere sarebbe? Chi interpreterebbe Patrizio? 

 

Sicuramente il genere dovrebbe essere commedia thriller perché ho avuto una vita allegra ma anche con momenti angoscianti; se poi l'attore fosse Gigi Proietti sarebbe ideale (ci somigliamo e abbiamo stesso carattere). 

 

9. Raccontaci di tre film per te sopravvalutati e di tre ovviamente sottovalutati.  

 

Sopra: Avatar, Moulin Rouge(2002), The Millionaire  Sotto : I cannoni di Navarone, Appassionate, Il mestiere delle armi. 

 

10. Ritorniamo per un attimo ai tuoi contributi alla community. Qual è lo scritto (playlist, opinione o post) di cui vai più fiero e perché?  

 

Sicuramente la play "Era mio padre" perché compilandola ho rivissuto la vita di quell'uomo  che in fondo consideravo qualunque, se non addirittura "grigia" e invece è stata una vita più che movimentata e quanto vorrei ora poterne parlare con lui ! 

 

11. Sempre a proposito di community, cosa ne pensi dei rapporti spesso volatili che si vengono a creare? Oggi amici per la pelle, domani cani e gatti. A me, ad esempio, è qualcosa che da molto fastidio, come se si fosse perso il concetto di rispetto, come se virtualmente si potessero calpestare sentimenti e dignità senza pensarci due volte. Come vive tutto ciò chi appartiene a una generazione differente?  

 

A dir poco allibisce!! Però, penso che ciò sia un malcostume del web, perché nella vita "reale" non ci si potrebbe comportare così salvo finire ricoverato. Credo che sia perché cadono le inibizioni, nell'anonimato del web e si lascia libero sfogo ai propri lati oscuri, come quando si è ubriachi. In web veritas, ma che brutta veritas! 

 

12. Patrizio ha vent’anni, si è appena sposato ma incontra il mito della sua vita, facendo una pazzia: lascia moglie per scappare con…? Perché? Solo una questione fisica o ci sono sotto altre motivazioni?  

 

Non si può immaginare nulla perché se Patrizio si è appena sposato  vuol dire che il mito della sua vita l'ha già incontrato... 

 

13. Ogni tanto osservo il cerchio della vita di un uomo: figlio, marito, padre, nonno. Quale il ruolo di cui vai più fiero e quale invece quello su cui hai più motivi di recriminazione?  

 

Domanda pesantissima ...il ruolo di cui vado più fiero è quello di marito (tutto merito di mia moglie poi..) come padre mi sento come vedevo io mio padre da giovane (e ciò mi fa un po’ paura, anche se i figli cercano di tranquillizzarmi) come nonno sono troppo insofferente nei confronti dei bambini in molte occasioni e se penso ad alcuni conoscenti che parlano dei nipoti con la voce flautata, definendoli "grazia di dio" e guardandoti con l'occhio buono e lacrimoso, allora penso che non sono un bravo nonno. 

 

14. Facciamo un gioco quasi estemporaneo. Ti do tre elementi e mi racconti in pochissime righe quali film ti vengono in mente e quale l’associazione: tuono, incantesimo e radici. Scommetto che potresti farci tre playlist differenti… 

 

Andiamo sul freudiano ?  Tuono : "Una tempesta perfetta" un film angosciante che mi torna sempre in mente quando in barc(hett)a al largo si addensano nuvoloni neri all'orizzonte. Incantesimo: penso ai film che ho fatto io a mia moglie e la mia famiglia; nessun altro regista potrebbe fare tanto. Radici:  "Dimenticare Palermo" il mio trisavolo era palermitano e sposò una scozzese, però dove siano finite le mie radici proprio non saprei, ho vissuto in dodici città diverse di tre nazioni europee...

 

15. Domanda quasi ricorrente negli “A nudo”. Dove preferisci vedere i film? Cinema, tv, dvd o download?  

 

DVD sbragato sur divano de casa.

 

16. Hai la possibilità per la prima volta di cambiare il finale di un film. Dove metteresti mano? Perché?  

 

L'ho fatto spesso con il mio editing casalingo, ad esempio ho applicato il finale di Zabriesky Point  a Il grande dittatore. 

 

17. E sempre a proposito delle aspirazioni da regista che provo a inculcare in chiunque, raccontaci quale libro porteresti in scena. 

 

“La vita di Starace” di Antonio Spinosa; la figura di un gerarca fascista dalla mente limitata e meschina, braccio destro di Mussolini e suo scodinzolante servo, che rese la vita difficile a tutti gli italiani per vent'anni (impose il Voi, vietò la stretta di mano, vietò le parole straniere, obbligò alle adunate del sabato, ecc ecc..): un bel soggetto (da film)… 

 

18. Qual è l’ultimo film che hai visto? Ogni volta che vedi un film, ce ne parli tramite un’opinione o a volte preferisci tacere per paura dell’ “ansia da prestazione”? 

 

“Febbre di cavallo” di cui ho tracciato un’opinione. Se il film mi crea dentro qualche sensazione particolare faccio l'opinione, altrimenti no, perché se non si ha nulla da dire di nuovo è inutile riempire spazi. 

 

19. Panflo decide di andare via dal sito. Quale potrebbe essere la causa scatenante sulla quale non riusciresti a sorvolare?  

 

Come ben sai, ne ho affrontate di battaglie per sopravvivere sul sito! Però, non sono le malignità o le offese che possono cacciarmi via; sicuramente me ne andrò se vedrò che ciò che scrivo non interessa a nessuno e diventa masturbazione vana. Allora sì e dedicherei più tempo alla pittura, alle passeggiate, alla lettura, all'editing, ai nipoti, alla pesca, allo sci, al nuoto.

 

20. Per cosa ti piacerebbe essere ricordato in futuro da noi schizofrenici utenti di FilmTv e Cinerepublic? E, domanda subdola, qual è il valore aggiunto che ha questo sito rispetto ad altri che puoi trovare nel web?  

 

Cosa vorresti? Un coccodrillo su me stesso ? Comunque mi basterebbe fossi ricordato per la simpatia; faccio ogni sforzo per esserlo!
VALORE AGGIUNTO DI QUESTO SITO ? SPAGGY, of course--

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