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Il vocabolario dei sentimenti - Fiducia (5)
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La domestica fece entrare quel signore dall'aspetto imponente nel salotto;

Madamigella Valery ?

Son'io.....

Di Alfredo il padre in me vedete ;  sono qui per implorarvi di  allontanarvi da mio figlio e da questo  vostro amore insano;

Come vi permettete, signore di parlarmi in cotesta maniera ? Io sono padrona della mia vita !

Della vostra forse sì, madame, ma non di quella di mio figlio; il vostro passato libertino , ahimè, è un marchio che la società benpensante ha posto su di voi e non dobbiamo permettere che esso rovini la felicità dei miei figli.

Miei...figli ???

Ebbene si, ho anche una figlia, bella siccome un angelo, promessa sposa ad un onesto giovane che fuggirebbe se venisse a sapere che Alfredo ha lasciato la famiglia per una come voi; Violetta, abbiate fiducia in me, ripensateci, spezzate questa follia che non può portare che disgrazia a voi  e noi. Se invece voi mi darete ascolto la pace tornerà sul nostro casolare e tutti ve ne saranno grati. Violetta deh, pensateci, ne siete in tempo ancora...

Comprendo, comprendo e ora sono confusa e terrorizzata all'idea di distruggere la vita di tante persone; soffrirò in silenzio ma lascerò il mio amato Alfredo anche se ne morrò...

Cosa dite, vi ho pregato di avere fiducia in me e sapete che i vecchi con l'esperienza sanno benissimo come aggiustare molti accadimenti della vita; già conosco come andrà a finire questa vicenda, state serena e fiduciosa : voi dovrete dire ad Alfredo che amate un'altra persona, lui se ne farà una ragione ( è tanto giovane) e voi riprenderete la consueta vita di folleggiamenti  nei salotti di Parigi e dimenticherete presto il tutto.

Farò come dite , ho fiducia in voi .....(scoppia in lacrime).

E così fece, ma a differenza di quanto aveva previsto il padre Alfredo impazzì di gelosia, maledì suo padre e insultò pubblicamente Violetta durante una festa con tutti gli amici; l'infelice donna, disperata e abbandonata da tutti, si isola nei suoi appartamenti senza vedere più nessuno, sino a soccombere alla malattia, quella tisi che portava da anni dentro al suo petto. Quando ormai è troppo tardi Alfredo si precipita al suo capezzale assieme al padre, pentito delle sue manovre, e Violetta  in un ultimo soffio di vita guarda  quell'uomo anziano che piange come un bambino e sussurra "ebbi fiducia in voi, ma voinon prevedeste giusto......" mentre la Morte entra nella camera.

 

 

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