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ITsART è online e non c'entra nulla con Netflix.
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E' online già da qualche giorno la piattaforma streaming ItsArt, definita tempo fa dal ministro Dario Franceschini, in un ormai celebre annuncio azzardato, la Netflix della cultura italiana.

Ed eccola qua, "quasi" come Netflix, a parte alcune cosucce...

A parte, ad esempio, che non è previsto un abbonamento mensile ma solo l'acquisto di singoli contenuti (ma ce ne sono anche gratuiti) e il prezzo di un solo articolo, tipo il concerto di Claudio Baglioni,  equivale a quasi un mese proprio di Netflix.

A parte che è utilizzabile solo su smartphone, tablet, PC ed alcune SmartTV (escluso quelli Android/Google) e quindi il 4K lo puoi solo immaginare.

A parte che il catalogo non è esattamente esclusivo, visto che molti contenuti, soprattutto i film, sono a pagamento mentre compaiono in altre piattaforme anche gratuitamente (RaiPlay).

A parte tutto ciò, quindi se se non lo si guarda in comparazione con altre piattaforme di cinema e serie che non c'entrano nulla, c'è da dire che il catalogo di ItsArt è di tutto rispetto.

Più di 700 titoli tra film, concerti pop, opere liriche, musica sinfonica, spettacoli teatrali, documentari sull'Arte e la tecnologia e tanta altra roba interessante.

Ovvio che le cose migliori sono a pagamento e l'opzione "guarda gratis con pubblicità" può risultare fastidiosa, ma diamo il tempo alla piattaforma di maturare anche nelle scelte di marketing, oltre che negli aspetti tecnici (ma come, si sono scordati Android TV!?).

Un paragone possibile per ItsArt, come già obbiettato da molti all'annuncio dell'iniziativa, è giusto con RaiPlay che a parer mio resta il più grande archivio di cultura multimediale che abbiamo in Italia (e non solo) e che ha il non trascurabile vantaggio di essere completamente gratuito dando finalmente un senso al canone Rai. 

Il problema di RaiPlay è che la gratuità si paga con i continui e lunghissimi inserti pubblicitari che non permettono l'esplorazione del catalogo (solo per vedere un'anteprima di un contenuto ti devi beccare due annunci) ma forse sono un incentivo a scegliere con attenzione.

 

KinemaZOne

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