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I pugni che fanno male.
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Chiusi gli occhi. Chiusi gli occhi nel momento esatto in cui prese il cazzotto in faccia.

Sesto round, era riuscito a condurre il match per i primi due, aveva vacillato al terzo, al quarto aveva preso respiro e nel quinto sembrava nuovamente in vantaggio. Passati pochi minuti dall'inizio della sesta ripresa, il gancio era arrivato sotto il mento inaspettato, violento, facendolo vacillare per un interminabile istante avanti e indietro, fino a farlo cadere a terra senza che riuscisse ad appoggiarsi sulle braccia per attutire il colpo sul tatami del ring. Chiusi gli occhi nel momento in cui prese il cazzotto in faccia, li riaprì e lo vidi lungo disteso in terra, immobile. Trattenni il respiro e l'arbitro cominciò a contare.

Robert De Niro

Toro scatenato (1980): Robert De Niro

1”; sono al suo angolo da quasi 10 anni. Non ci siamo piaciuti immediatamente, ma da subito abbiamo capito che avremmo proseguito il nostro cammino insieme anche se da postazioni differenti. Lui è quello forte, peso super leggero, agile e preparatissimo, non ha fatto fatica a mettersi in mostra e a prendersi le sue prime soddisfazioni sul ring.

 

Paul Newman

Lassù qualcuno mi ama (1956): Paul Newman

"2”; ho continuato a stargli accanto nell'angolo, passandogli l'asciugamano, da bere e spesso in silenzio per non deconcentrarlo nei pochi secondi che rimaneva seduto tra le corde.

Sylvester Stallone, Burgess Meredith

Rocky (1976): Sylvester Stallone, Burgess Meredith

3”...continua l'arbitro a contare; non sono stati incontri sempre facili quelli che ha dovuto affrontare, in qualche caso l'avversario pareva molto più grosso di lui, decisamente fuori peso, ma la sua preparazione atletica è sempre stata quella che l'ha reso il campione che è ora, per questo motivo si merita tutte le riconoscenze che si è guadagnato con tanta fatica.

4”; a volte, quando lo vedevo combattere, mi sembrava che tutto gli venisse facile. Poi pensavo a tutte le ore che sacrificava per allenarsi, alla disciplina severa alla quale si sottoponeva per non aumentare di peso, al tempo che dedicava alla preparazione per conoscere a fondo l'avversario. Mi sentivo importante anche io mentre gli asciugavo le braccia tra un round e l'altro, era lui che mi faceva sentire così quando mi chiedeva di passargli da bere anche solo con un gesto della mano.

scena

Il pugile del Duce (2016): scena

5...6”; “Ti prego alzati”-mi sento mormorare tra i denti, ho le mascelle serrate, e i pugni chiusi anche io. Guardo il suo avversario e lo odio profondamente: è girato, l'ha buttato giù con tutta la sua forza, mi sembra un gigante rispetto al mio campione, che intanto è ancora a terra che si muove debolmente. Vorrei precipitarmi su di lui, tenergli la testa, sollevarlo con tutta la delicatezza che si riserva ad un fratello più piccolo, dirgli che va tutto bene che non c'è bisogno che torni a combattere, che può tornare a casa con me. Ma lo vedo muoversi per rialzarsi, prendere una corda e farsi forza su un ginocchio.

Anthony Quinn

Una faccia piena di pugni (1962): Anthony Quinn

7”; ha preso molti cazzotti, altre volte era cascato e altrettante volte si è rialzato. Questo è un pugno che ha fatto male. Non aveva la guardia alta, non si è difeso e il dolore è arrivato in tutto il corpo fino a farlo cadere senza un briciolo di energia, svuotato di tutto come un sacco. So che il momento peggiore non è stato però il ko, ma saranno i minuti successivi, quando riuscirà a riprendere coscienza di quello che è successo. Io sarò qui a passargli ancora l'asciugamano.

8”; ho paura. Ho paura perché non è ancora in piedi. Ho paura perché non riesco a guardarlo negli occhi, a capire come stia. Ho paura perché ha sentito tanto male, e certi cazzotti non si scordano facilmente, ti fanno vacillare anche fuori dal ring, ci continui a pensare anche quando esci dagli spogliatoi, quando ti alleni, lasciano ferite che non ricuci con ago e filo. Certamente non saranno il mio asciugamano e la mia borraccia a farlo stare bene, però sa che se riesce a fare solo pochi passi può raggiungere il nostro angolo e per lo meno potrà riposare, avere un poco di conforto.

9”...è in piedi. Il mio campione è in piedi. Vacilla e ha gli occhi persi nel vuoto. Il pubblico è con lui, l'avversario si è voltato incredulo: pensava di aver dato il suo colpo finale, di avere la vittoria in tasca. Chi ha preso nella vita tanti cazzotti non cade per un pugno solo, anche se è il più violento di tutti.

Robert De Niro

Toro scatenato (1980): Robert De Niro

Chiusi gli occhi nel momento esatto in cui prese il cazzotto. Li riaprì che era ancora a terra. Ora lo guardo mentre cerca di arrivare alla fine dell'incontro. Io continuo a stare nell'angolo, quando sarà tutto finito saprà dove tornare.

Robert De Niro

Toro scatenato (1980): Robert De Niro

 

 

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