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Se permettete parliamo di donne
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6 aprile 2011, una playlist dal titolo Le donne di Kurosawa nasceva da uno studio sulla filmografia del regista e da una sfida, dimostrare che il mondo “virile” di Kurosawa aveva in realtà uno sguardo attento benchè molto discreto anche sull’universo femminile.

Riproporla dopo vari anni, oggi, nel mese di Marzo indicato come mese delle donne in un tempo in cui a trionfare in realtà è il femminicidio, è ancora una sfida, quella rivolta a chi guarda e passa, a chi dimentica, a chi non crede, a chi dice “se l’è voluta”.

Una statistica di morti, recente ma certo incompleta, documenta significativamente sullo stato dell’arte in Italia:

  1. Luisa Minghè (9 gennaio)
  2. Luisa Zardo (9 gennaio)
  3. Marisa Sartori (3 febbraio)
  4. Ghizlan El Hadraoui (7 febbraio)
  5. Neda Vannoni (21 febbraio)
  6. Claudia Bortolozzo (22 febbraio)
  7. Norina Matuozzo (3 marzo)
  8. Alessandra Immacolata Musarra (7 marzo)
  9. Fortuna Belisario (7 marzo)

______________________________________________

Dice Nicolas Berdiaev in L’Esprit de Dostoïevskij (1921):

“Dostoevskij sarebbe incapace di vivere con le sue eroine come fa Tolstoj con le sue, le eroine lo interessano solo in funzione dell’uomo” .

Si direbbe che stia parlando di Kurosawa, peraltro grande estimatore di Dostoevskij

Possiamo dunque tranquillamente affermare che per il grande regista giapponese “l’anima umana è prima di tutto il principio maschile”, come dice Berdiaev parlando dello scrittore russo?

Crediamo di no.

Le co-protagoniste dei film elencati sembrerebbero smentire questo principio piuttosto manicheo. 

Nel mondo di Kurosawa c’è posto per tutti, la profondità d’indagine dell’animo umano in lui è troppo ampia e profonda per escludere quello che Rilke chiamò lo “… splendido spazio del cuore” femminile.

Spesso, anzi, la presenza femminile è il reagente che apre sviluppi, in bene o in male, all’azione (Il trono di sangue), modifica significativamente percorsi di vita (L’idiota), dà carica nuova e inaspettata al lento sprofondare verso il nulla (Vivere), introduce nello spazio filmico cromatismi di grande suggestione visiva ( il velo di Masago in Rashomon) che così bene rappresentano naturali proiezioni del Kurosawa pittore.

L’inquietudine di Kurosawa nell’esplorare il mondo e la sua visionarietà nel guardarlo non potevano fermarsi di fronte a nessuno steccato.

Come le eroine di Euripide, il tragico che meglio di altri conobbe le profondità dell’animo femminile, eppure figlio di una società che escluse le donne da ogni simposio, così le donne di Kurosawa portano nei suoi drammi “infinita compassione e partecipazione al dolore del vivere”(D.Del Corno, Letteratura greca).

Nella sua Autobiografia il regista afferma: “Non ci sono molti personaggi femminili nei miei film, perché mi trovo più a mio agio con quelli maschili, ecco tutto. Anche le donne dei miei film hanno un carattere forte, come gli uomini. Io amo le cose estreme, non mi piacciono le vie intermedie”.

 

FILMOGRAFIA ESEMPLARE

Lo spirito più elevato 1944

//www.filmtv.it/film/31074/lo-spirito-piu-elevato/recensioni/501477/#rfr:none

Un coro di ragazzine sorridenti, vocianti, sembrano Oceanine che accorrono trepidanti dall’amico Prometeo legato alla rupe del Caucaso.

Come affidare a loro un compassato film di propaganda? Solo il grande Kuro…..

Non rimpiango la mia giovinezza 1946

//www.filmtv.it/film/31078/non-rimpiango-la-mia-giovinezza/recensioni/501479/#rfr:none

Yukie, unica “eroina protagonista” del mondo virile di Kurosawa, farà quello che Noge non avrebbe mai creduto fosse capace di fare. Peccato lui sia morto, nel frattempo…

Una meravigliosa domenica  1947

//www.filmtv.it/film/31079/una-meravigliosa-domenica/recensioni/501480/#rfr:none

Masako, piccola donna saggia e sorridente, non si arrende alla povertà e per lei, che applaude felice, Yuzo dirigerà l’orchestra invisibile nel parco di Tokio (la più bella esecuzione dell’incompiuta di Schubert che possa capitare di ascoltare)

Il duello silenzioso 1949

//www.filmtv.it/film/31080/il-duello-silenzioso/recensioni/501482/#rfr:none

Noriko Sengoku (l’infermiera segretamente innamorata di Kyoji) aveva debuttato con Kurosawa ne L’angelo ubriaco.

Una prestazione al femminile di notevole respiro, “è una delle performance migliori con un personaggio femminile in un film di Kurosawa, una ragione sufficiente per guardare il film.” commenta S. Galbraith (The Quiet Duel, BCI Eclipse).

Cane randagio 1949

//www.filmtv.it/film/27826/cane-randagio/recensioni/501483/#rfr:none

Hirumi, ballerina di squallidi music hall di periferia post-bellica, in una Tokio canicolare, non tradirebbe mai Yusa, quel vestito che lui le ha regalato ruota come la corolla di un fiore intorno al suo corpo esile.

Ma Yusa è un cane randagio, senza speranza, e il vestitino finirà, triste, sotto la pioggia.

Rashomon 1950

//www.filmtv.it/film/23260/rashomon/recensioni/501485/#rfr:none

La brezza solleva il candido velo di Masago mentre passa sul cavallo condotto a briglia dal marito.

Volute leggere l’avvolgono in una cortina diafana e la verità cambierà continuamente sostanza e forma.

L’idiota 1951

//www.filmtv.it/film/26152/l-idiota/recensioni/501486/#rfr:none

Taeko ha gli occhi del condannato a morte, solo l’ ”idiota” sa come amarla.

Ayako, i suoi sguardi, i suoi silenzi di fronte a chi si ostina a chiamare “idiota” quell’uomo “assolutamente buono”.

Vivere 1952

//www.filmtv.it/film/27808/vivere/recensioni/501487/#rfr:none

Toyo giovane, vitale, spensierata farà scoprire al vecchio, disperato Watanaba il senso della vita.

Rosebud stavolta è il suo coniglietto di péluche.

I sette samurai 1954

//www.filmtv.it/film/23395/i-sette-samurai/recensioni/501488/#rfr:none

La piccola Shino ha sacrificato i suoi bei capelli lunghi e il padre furioso la trascina a terra per tutto il paese, ma l’amore per il giovane samurai Katsushiro trionferà.

Il trono di sangue 1957

//www.filmtv.it/film/24445/il-trono-di-sangue/recensioni/501489/#rfr:none

Asaji, immobile, lunare: “Prendi il trono, è tuo, è questo che ripetono le loro voci. Senza ambizione un uomo non è un uomo”. Una Lady Macbeth che aspetta un figlio.

Nascerà morto.

La fortezza nascosta 1958

//www.filmtv.it/film/27834/la-fortezza-nascosta/recensioni/501491/#rfr:none

Yuki è la regina del suo popolo, avvolta nel bianco kimono ricamato con i due fidi samurai al fianco.

Il suo cammino è compiuto, era una principessa capricciosa, ora è una donna forte.

Dodés ka-dén 1970

//www.filmtv.it/film/27827/dodes-ka-den/recensioni/501496/#rfr:none

Katsuko, silenziosa schiava violentata dal lurido zio, e quel ragazzo delle bottiglie, l’unico che le parli con dolcezza.

Tenterà di ucciderlo, per paura, non sopporterebbe che lui la dimenticasse…..

Ran 1985

//www.filmtv.it/film/5826/ran/recensioni/501499/#rfr:none

Kaede non conosce pietà né follia. Vive e opera assetatadi vendetta, spietata edeterminata fino alla tremenda fine, e il suo sangue tingerà la parete.

Rapsodia in agosto 1991

//www.filmtv.it/film/13875/rapsodia-in-agosto/recensioni/501501/#rfr:none

Nonna Kane è sopravvissuta all’atomica, è una hibakusha.

Felice con i suoi nipoti, si muove silenziosa e discreta. Il vento di tempesta le rovescia l’ ombrellino mentre corre verso Nagasaki.

 

 

www.paoladigiuseppe.it

 

 

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