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Piccolo Primo Festival Tirreno - Incontri Ravvicinati con il Cinema Italiano
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Potevamo stupirvi con Red Carpet e poltrone comode ma invece si respira solo cinema al Piccolo Primo Festival Tirreno – Incontri Ravvicinati con il Cinema Italiano, svolto dal 25 gennaio al 1 febbraio con tre film in programmazione e relativi ospiti. Naturalmente nessun premio ma solo il riconoscimento e il calore dei soci del Piccolo Cineclub Tirreno di Follonica.

 

25 gennaio

“Il Vizio della Speranza” di Edoardo De Angelis presentato alla Festa del cinema di Roma 2018, ospite e madrina della serata Pina Turco, attrice interprete del film. Tralasciando il fatto che come dice lei stessa di essere, l’attrice più raccomandata in questo periodo essendo la compagna del regista devo dire che per essere la seconda prova cinematografica di una ragazza che non ha studiato recitazione ma ha fatto molti lavori, è promossa a pieni voti. Ora magari sarà il fatto che interpreta Maria una specie di “aguzzina” per una donna zì Mari, maitresse di un gruppo di donne africane e dell’Europa dell’Est che dopo che sono rimaste gravide quest’ultima rivende i bambini/e a genitori facoltosi che non ne possono avere. Lei le controlla, ne prende una parte dei guadagni e al momento opportuno le porta con una piccolissima imbarcazione lontano in una casa sudicia, dove svolgeranno il parto. Ma qualcosa nella sua esistenza poco fortunata in un mondo di perversione cambierà, e vedrà la luce del cambiamento dal momento che conosce Pengue, uno stanco e solitario giostraio, fino a un finale pieno di redenzione e misticismo. Storia molto sentita dalla coppia attrice regista tanto che si sente e si vede, l’anima e il cuore spesi per la realizzazione di questo racconto pieno di misticismo, ma a parer mio forse un po’ lasciato al caso in alcuni tratti tra cui il morso del serpente.

Voto 6 1/2

foto cortesemente concesse dal Piccolo Cineclub Tirreno

 

 

28 gennaio

“Ride” di Valerio Mastandrea in concorso al Torino Film Festival 2018, ospite gradito della serata lo stesso regista. Anche qui ottima prima prova ufficiale cinematografica di Valerio che sente molto intima la storia raccontata. Intima a tal punto che sceglie la propria compagna di vita Chiara Martegiani per impersonare Carolina, vedova da pochi giorni di Mauro morto in un infortunio sul lavoro, fatto che rimane completamente sullo sfondo ma che è la causa comunque di dolore e contrasti sopiti da tempo. Il racconto è incentrato sulle emozioni di Carolina che non riesce a esternare con il pianto la mancanza, ma lo vive in uno stato “quasi” catatonico riuscendo solo a ridere, pensando ai momenti felici e le canzoni condivisi con Mauro. Ma in questo suo blocco entrano in ballo le empatie dei vicini, sconosciuti e parenti che si sentono liberi di esprimere le loro emozioni senza portare qualcosa di istruttivo e utile nei confronti di Carolina, ma lasciandosi andare a momenti di disperazione surreali, tanto da (sotto)mettere Carolina e questo senza accorgersene. E qui che diventa pura realtà dei fatti perché nella vita reale nel momento in cui accade sfortunatamente un lutto entriamo a fare parte, di un circolo vizioso dove ognuno porta con se una perdita, ma non si è consapevoli del fatto che alla fine nessuno ne esce vincitore, nella competizione disarmante del dolore. Dedicato “a chi resta” perché sono loro i veri gladiatori che rimangono nell’arena dell’essere giudicato, quanto piangi, quanto ridi, quanto vai a fare la spesa, quanto esci di casa e così via, perché chi rimane deve aggrapparsi a tutto per non cadere nel baratro della disperazione, e aggrapparsi ai ricordi ma nello stesso tempo cercare di guardare al futuro. Film spiazzante in positivo tanto che non è assurdo di più di quanto accada nella realtà.

Voto 7

 

foto  e video cortesemente concessi dal Piccolo Cineclub Tirreno

 

1febbraio

“Favola” di Sebastiano Mauri presentato al Torino Film Festival 2017, ospiti graditi della serata il regista Mauri e l’attore Timi. La storia deriva da uno spettacolo teatrale dello stesso Timi andato in scena per quattro anni in replica continua, con parti di pura improvvisazione tanto che è arrivato a durare fino a quasi 3 ore a seconda del apprezzamento del pubblico. E nel tempo la storia è approdata al cinema scrivendo la sceneggiatura a quattro mani con Mauri, e facendo conoscere visivamente personaggi, che a teatro non comparivano in scena, dalla trasposizione teatrale arriva anche Lucia Mascino (per un contrattempo non presente alla serata), eccezionale nel ruolo di Emerald. Una commedia fantastica a tratti grottesca ma che include molti altri generi tutta chiusa in un interno “circolare” come se fosse un loop continuo con colpo di scena finale tra colleghi come Edward "Teddy" Daniels e Tyler Durden e ho già detto troppo. Comunque come hanno detto entrambi, il film è pieno di riferimenti e particolari che indicano quello che verrà svelato nel finale, basta essere accorti nei particolari inseriti, ma io che sono stato coinvolto dall’inizio devo ammettere di essermi goduto la sorpresa nel pieno. Conclusione sono pochi gli attori italiani di cui provo un ammirazione totale e Filippo Timi è uno di questi, infatti non mi potevo fare mancare una foto con lui!

Voto 8

Timi & Me

 

Il mio video certamente non professionale come quelli concessi dal cineclub, quindi un tantino tremolante, anche perchè è difficile stare indifferenti alla carica divertente di Timi

 

 

 

 

Il Piccolo Festival Tirreno tornerà (?) nel secondo appuntamento. Arrivederci a presto!

Fabiano Antonelli (Mike.Wazowski)

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