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Non ci resta che piangere: Oscars 2018
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La notte degli Oscars 2018 sarà ricordata dagli italiani perché concomitante con le elezioni politiche. Entrambe le "manifestazioni", mi pare, siano andate maluccio per noi poveri stival-idioti: Guadagnino non ha portato a casa le sperate statuette (quella a James Ivory è più che altro inglese!), in compenso ci siamo guadagnati una meravigliosa situazione di stallo/inciucio che ci traghetterà nel prossimo Dio-ce-ne-scampi governo di coalizione o persino, ipotesi lontana ma pur sempre presente, a nuove costose votazioni. Spaccati inesorabilmente, sia socialmente che geograficamente, ed in attesa della potenziale catastrofe (che succederà quando Draghi se ne andrà?), troviamo conforto nel fatuo: commentare vestiti e look delle ricche e potenti stars. Ma anche qui ci scappa l'analisi economica, mannaggia! Sul red carpet hoolywoodiano per eccellenza sono meno del solito le maisons di moda italiane (quasi tutte oramai di proprietà straniere) ed in aggiunta, i risultati sono confermati assai poco esaltanti rispetto ai competitors.

Attendiamo prontamente riscatto. Per il momento, come disse un saggio, "non ci resta che piangere":

Armani Privé per Nicole Kidman che ovviamente con un fisico così si può permettere tutto ma il fioccone centrale è orrido. Le scarpe, bellissime, le sento gridare: "Perché stiamo qui?" Nere o blu scuro (difficile dirlo) fanno a pugni con il blu elettrico. Anche i materiali non tornano (lucido/opaco? Brrr). Trucco finto nature, in realtà da vicino cerume pesante. Mahhh. Voto 5

Cambia il punto di blu, si passa da Armani a Versace, ma la solfa è sempre quella: va bene il colore, ma qui stiamo decisamente nel troppo! Mezza statua greca e mezza debuttante con i vestiti cinesi di pessimo gusto che si trovano sulle bancarelle dei mercati di tutta Italia (e forse nel mondo. Oramai siamo globalizzati!) la buona Jennifer Garner negli scatti in primo piano dimostra un invecchiamento precoce preoccupante. Voglio essere ottimista e pensare sia solo il make up. Non consono al galateo il capello sciolto effetto scapigliato (che non è il nostro utente di film.tv). Voto: 5

Alla fiera degli orrori non manca quasi mai Salma Hayek che, bassina e non proprio filiforme, e neppure giovanissima a dirla tutta! dovrebbe stare attenta alle mise. Ed invece lei: NO. Giù di colore, giù di accessori, balze, catene e su con un reggipetto a prova di bomba. Il tutto ovviamente Gucci (il marito è CEO di Kering che possiede vari marchi di lusso tra cui, appunto, Gucci). Tra il peggio in assoluto. Voto: 3

Emily Blunt ama questi abiti eterei e dai colori pastello, con tessuti impalpabili, scollature vittoriane, ed un effetto "principessa" un po' stucchevole. Quando è troppo, è troppo, però. Graziosa lei, corretto lo chignon basso, ma il vestito, soprattutto nella parte delle maniche, bruttino. Maison Elsa Schiaparelli. Voto 6 

Lupita Nyong è diventata, in pochissimi anni, icona di stile. Questo abito di Versace a me non piace proprio, ma bisogna ammettere che lei ha il carisma giusto per indossarlo. Forse era da evitare lo spacco laterale (la gamba è un po' troppo muscolosa) ma il risultato fa molto Notte degli Oscar. Voto: 6 1/2

Sally Hawkins in Armani Privé sceglie un abito simile a quello indossato l'anno scorso da Isabelle Huppert. Stesso fisico esile ma opposti risultati: se la seconda, con un rossetto rosso e una gran classe, riuscì a brillare, la prima non riesce a far altro che titubare: l'espressione smarrita ed il raccolto finto-casuale restituiscono un'immagine smortolina. Senza infamia né lode. Voto: 6

Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh. Ma che hai combinato Frances? Ok, non che la McDormand abbia mai basato la propria carriera sull'avvenenza fisica, ma un minimo di decoro, e che cavoli, ci vuole! Oppure, se proprio vuoi rimanere fedele a te stessa, scegli una mise che sia di impatto ideologico (il mio sogno era vederla con un pantalone, persino un jeans!). Invece questo è il peggio del peggio, purtroppo. Ed il peggio è che lo stilista è Valentino. Voto: 3 (ma solo perchè lei è troppo brava per beccarsi un 1 come meriterebbe)

Magra (e magra lo è) consolazione la scivolata di Calvin Klein su Saoirse Ronan: vedere per credere! Come non prenderne una: orrido l'abito, le scarpe, la pettinatura. Amplein. Voto: 2

 

Sconvolti dalle scelte dissennate di alcune che quasi mettono a rischio il buon gusto italico, voltiamo pagina con il meno peggio del resto del mondo, partendo da una delle candidate che, di Chanel vestita, pare sia in bilico tra un matrimonio e una party di Natale molto caldo, con festoni attaccati alla scollatura invece che all'albero. Però, lei è troppo bella per risultare inguardabile. Voto: 6 1/2

Margot Robbie

 

Emma Stone è stata molto attaccata per questa scelta azzardata di giacca e pantalone - Louis Vuitton. Ok, non è in abito da sera come l'etichetta prevede. Però lei è giovane, è molto carina, ed io non mi sento di condannarla. Il fiocco rosa è talmente fuori luogo da essere il tocco che fa la differenza. La qualità dell'insieme tutta in alto: nel long bob (il "caschetto" lungo) e in quella splendida punta di rosso sulla tinta bionda. Voto: 7 per il coraggio. 

Gal Gadot in Givenchy è persino irriconoscibile: affascinante. Molto bella la scelta del pendente sulla scollatura profonda: mette in risalto il collo aggraziato. Il trucco, con la bocca disegnata senza eccessi, è pulito ed elegante. Così come il raccolto senza effetti speciali se non il buon gusto. Voto: 9

Jennifer Lawrence, non smetto di ricordarlo tutte le volte, era una ragazzotta cicciottella e dalla faccia anonima. Per un po' ha scherzato sulla sua goffaggine, e ci abbiamo tutti un po' riso sopra. Negli ultimi 2-3 anni però, sapienti consulenti l'hanno trasformata in una bellezza. Mi spiace quasi ammetterlo, ma anche in questo 2018 si dimostra protagonista assoluta. Abito Dior indossato benissimo, trucco e capelli che faranno tendenza. Voto: 9

 

Storia a parte un trittico delle meraviglie: quando non conta l'età, e forse neppure lo stilista. Chapeau. Voto: 9 1/2

 

Jane Fonda in Balmain

Laura Fern in Calvin Klein

Hellen Mirren in Reem Acra

 

Segnalazione finale. Ashley Judd e Mira Sorvino, le due prime stars accusatrici di Weinstein, abbandonano il nero lutto e optano per il colore. Risultato tremendo, per entrambe: viola portasfiga e abito da sposa. Voto: 2

 

Per noi povere mortali, con profonde occhiaie e teste arruffate dopo la nottataccia insonne di elezioni e Oscar, una sola certezza. Il biondo che nasconde meglio i capelli bianchi è di nuovo di moda! Risparmieremo sulla tinta e saremo pure trendy.

 

Per gli uomini, invece, un must il nero: per una volta non nell'abito ma nella chioma. Via alle tinte dunque! Quale la vera ed unica icona di stile nella serata degli Oscar 2018? La rivincita di Guadagnino: Thimoteé Chalamat!

"Largo ai giovani" - che sia il nuovo slogan nel nostro paese? Speriamo di sì. Speriamo di non pentircene subito. Non speriamo troppo però, che altrimenti poi ci rimaniamo male.

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