Espandi menu
cerca
Il cinepanettone globale
di Database
post
creato il

L'autore

Database

Database

Iscritto dal 31 gennaio 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 212
  • Post 227
  • Recensioni 8
  • Playlist 32
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

Questa newsletter è un po’ il seguito naturale di quella che ho scritto due settimane fa, che parlava degli incassi degli ultimi anni e del calo, sempre più vistoso, che il sistema cinema in Italia va accusando. Evidentemente mi sto riscoprendo venale! 
Ma sapete com’è, ieri è uscito Star Wars: il ritorno degli Jedi e con lui gli altri titoli che accompagneranno queste festività (una prima ondata a dire il vero, perché altro deve ancora uscire) e si deve per forza (ri)parlare di soldi. È Natale! 
L’ho già scritto nella presentazione ai titoli in uscita: in verità più che Natale sembra il Giorno della Marmotta e a me sembra ormai di rivivere lo stesso giorno, ricominciando daccapo come Bill Murray. Con la differenza che in questo eterno ritorno siamo tutti insieme: adesso ai cinepanettoni italici, il cui lievito si è vistosamente ammalorato nel 2009-2010, quando iniziò il crollo degli incassi dei film di De Laurentiis, si è aggiunta la saga di Star Wars (di cui, lo dico subito, non sono un fan e quindi faccio poco testo). 

 


Il fatto è che due anni fa il marketing (sissignori, il marketing) ha pensato bene che il prodotto Star Wars potesse vendere bene a Natale. Non solo quel Natale, ma quello e i seguenti 5: alternando i titoli della nuova trilogia e quelli della serie Anthology (il primo è stato Rogue One, uscito lo scorso dicembre) l’offerta cinematografica natalizia è stata praticamente blindata dalla Disney fino al 2020. Poi si vedrà.
Almeno non solo il solo a essere venale. Diciamola tutta: i nuovi film della saga potranno piacere o no e magari per gli appassionati sarà comunque ogni volta una festa. Ma la distanza tra la visionarietà (non priva di furbizia) di Lucas che diede il via a tutto ciò e questo vivere di rendita è vistosa. Lucas fu certamente a sua volta un grande uomo di marketing, non un santo, e spremette bene il suo prodotto. Ma non c’è confronto con questo utilizzo del franchising: lui almeno si inventò una storia nuova (e i mezzi per raccontarla). 
Star Wars è insomma il nuovo cinepanettone globale: glassatissimo, con canditi transgenici, anallergico, super-confezionato e adatto al pubblico del villaggio globale. Planetario.
In tutto ciò ci sono molte cose che non mi stanno bene e mi inquietano, ma il mio voto non conta e sicuramente non sposta alcun equilibrio. Eppure non sono affatto sicuro che questo secondo episodio della Trilogia Sequel (ovvero l’VIII della saga: lo so, è complicato) possa rendere quanto gli altri. Il pubblico è bambino, è vero: e come ai bambini gli piace che gli venga raccontata ancora sempre la stessa storia. Ma c’è un limite a tutto. Per questo quando mi è arrivata la notizia che la Sisal accetta scommesse sul incasso di Gli ultimi Jedi mi sono buttato. Per me incasserà meno del Risveglio della Forza (che si attestò sui 25 milioni finali in Italia e che fu il terzo maggiore incasso della storia del cinema). Curiosamente i bookmaker dicono di no: puntando sul Risveglio della forza i miei 3 euro potrebbero diventare 7.5, garantendomi quasi un ingresso al cinema. Viceversa, puntandoli su Gli ultimi Jedi mi darebbero solo 4.35 euro. Voi che dite? Siete felici che arrivi questo nuovo film, siete già andati a vederlo? Lo vedrete? E su chi scommettete?

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati