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Due sotto il burqa: Una clip in esclusiva
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Dopo il buon successo riscontrato in Francia e il premio del pubblico al Biografilm Festival 2017, arriva in sala il prossimo 6 dicembre, distribuito da I Wonder Pictures, Due sotto il burqa. Come nelle più classiche commedia degli equivoci, tra vaudeville e commedia dell'arte, il travestimento e lo scambio di persona, Due sotto il burqa racconta che tutto si può fare per amore: anche indossare un burqa per vedere segretamente l'amata.

Dalla regista Sou Abadi, interpretato da Félix Moati, Camélia Jordana, William Lebghil, Due sotto il burqa è una commedia (ironica e intelligente) che affronta con leggerezza il tema dell'integralismo ricorrendo all'idea del velo come travestimento. «Qualche anno fa avevo sentito un'intervista dell'Hojjatoleslam Rafsandjani, uno dei capi della repubblica islamica dell'Iran, che raccontava che prima della rivoluzione, per scappare dalla polizia dello Scià, aveva dovuto indossare il velo e farsi passare per una donna devota. Anche un ex-presidente iraniano, oggi rifugiato in Francia, è fuggito dall'Iran nel 1982 travestendosi da donna con il velo. Travestirsi per sfuggire a un pericolo o per salvarsi la vita era un'idea che mi piaceva molto. A qualcuno piace caldo di Billy Wilder è una delle mie commedie preferite, ma per scrivere questa storia mi sono ispirata anche a Cyrano de Bergerac. Sotto il velo, scambiato per un altro, e poi per un'altra, Armand permette a Mahmoud di accedere a certe verità, così come Cyrano, che al buio, facendosi passare per Cristiano, tocca il cuore di Rossana... mentre scrivevo, non ho fatto che pensare a questi due lati della storia, uno più comico, l'altro più serio», ha raccontato la regista.

Félix Moati

Due sotto il burqa (2017): Félix Moati

DI COSA PARLA

Cosa non si farebbe per amore? Armand e Leila si amano e stanno pianificando di volare insieme a New York, ma pochi giorni prima della partenza, Mahmoud, fratello di Leila, fa il suo ritorno da un lungo soggiorno in Yemen, un'esperienza che lo ha cambiato… radicalmente! Ai suoi occhi, ora, lo stile di vita della sorella è troppo moderno. L'unica soluzione è confinarla in casa e impedirle ogni contatto con il suo ragazzo. Ma Armand non ci sta e pur di liberare l'amata escogita un piano folle: indossare un burqa e spacciarsi per donna. Il suo nome d'arte? Shéhérazade. Quello che Armand non si aspetta è che la sua recita possa essere sin troppo convincente, al punto da attirargli le attenzioni amorose dello stesso Mahmoud…

Félix Moati

Due sotto il burqa (2017): Félix Moati

 

LA CLIP IN ESCLUSIVA

Nella clip in esclusiva che vi mostriamo oggi, vediamo una delle scene più attuali che mai, in cui si mostra cosa accade quando si è a diretto contatto con qualcosa che culturalmente è lontana dal nostro modo di vedere le cose. Armand, il protagonista del film, è disposto a nascondersi sotto un burqa per potere vedere l'amata Leila ma l'incontro in autobus con la madre, che tenta di convincere quella che lei crede essere una donna costretta al velo, è più di quanto possa sostenere… A spiegare la scena è la stessa regista Sou Adabi: «Ho un'amica iraniana che lo fa, per cui l'idea di questa scena è direttamente ispirata a lei, ma ci tenevo ad avere una parabasi nel film. La parabasi è un momento nella commedia greca dove il coro si rivolge direttamente al pubblico per parlare semplicemente di quello che succedeva ad Atene. Approfitto del momento sull'autobus per esprimere un pensiero comune. "Non siamo tutte puttane, noi che ci vestiamo normalmente", "Quando i vostri genitori sono venuti a sgobbare in Francia, speravano un altro avvenire per voi": queste battute vengono da discussioni che ho avuto con dei francesi riguardo al velo. Si tratta di buon senso: quei passeggeri sono benevoli, non votano per il fronte nazionale. Non sono islamofobi. Pensano senza dubbio, come me, che ci siano cento modi di vivere la propria religione, e che nel 21° secolo sia possibile un'altra spiritualità, più aperta, che non opprime i credenti e i noncredenti. Tra l'altro, è quello che Armand insegnerà a Mahmoud grazie alla letteratura».

 

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