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In Serie (39) : “Twin Peaks” [stag. 3 (p. 3/3 - I. “It's Like GhostWood Here!”), ep. 13-15] – the Story of the Little Girl who Lived Down the Lane.
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"Kyle [MacLachlan] plays innocents who are interested in the mysteries of life. He´s the person you trust enough to go into a strange world with." - David Lynch

Ep. 13

Damn Good Black Coffee, and Cherry Pie.”

In questo momento ho la stessa espressione di Miguel Ferrer quando guarda la francese risistemarsi e di Tom Sizemore quando vede Dougie sbattere contro una porta a vetri.

Il vero, unico cattivo di TP3 è Walter Lawford, impersonificazione dell'ABC (l'emittente tv) : non toccare la ricetta originale della Torta di Ciliegie di Norma, razza di mentecatto, ebete, imbecille, cretino, stupido idiota, o morirai male, soffrendo peggio. Nel solco di "Is It Future or Is It Past?" regaliamo un flash-forward a Big Ed... 

Il pianto di Audrey (da quando è "tornata" è sempre e da subito stata presentata “in gabbia”: la sua situazione è una continua, perpetua, persistente riproposizione di una pressione insopportabile) spezza il cuore...

Diane è realmente strana: utilizza GoogleMaps in versione Rilievo...

- - - - - INIZIO INTERMEZZO - - - - -   

The Absurd Mystery of the Strange Forces of Existence #4

The (Flying) Cat is on the Stage, ovvero: no, non inserirò l'AV di James Hurley che canta e suona, o meglio...

- - - - - FINE INTERMEZZO - - - - -     

Ep. 14     

I Had Another Monica Bellucci('s) Dream” (vi sono sogni, sognatori e sognati peggiori), or: A Freddie's Story.

Lynch, consorte, amante, terzo incomodo reggimoccolo.

"Who do you think this is, there?!"

    

Damn! I hadn't remembered that!” : ma per forza...è uno dei missing pieces! 

Momento “Io Ve l'Avevo Detto”: la scena in questione (in questo frangente digitalizzata in B/N per l'occasione) l'avevo già permalinkata nel primo post che dedicai a questa terza stagione, relativo agli episodi dal 1° al 6°: Phillip Jeffries rules...

E ritornano gli “In memory of”, ovviamente: David Bowie...

Sarei tentato di non inserir nemmanco la performance di Lissie (perfetta per il Club Silencio: un out of sync da “antologia”, manco Adriano Celentano riesce ad andare più fuori tempo senza riuscire ad azzeccare mezza strofa in play-back), con “Wild West”, ma no, toh, così potrete giudicarla irricevibile da voi... 

- - - - - INIZIO INTERMEZZO - - - - -     

È il Re Rosso che russa, — disse Tuidledum.

[...]

Ora egli sogna, — disse Tuidledì, — e che credi che sogni?

Alice disse:

Nessuno lo può indovinare.

Sogna di te! — esclamò Tuidledì, battendo le mani con aria di trionfo. — E se cessasse di sognare di te, dove credi che tu saresti?

Dove sono ora, naturalmente, — disse Alice.  


Niente affatto, — ribatté Tuidledì con tono di sprezzo, — non saresti in nessuna parte. Perché tu sei soltanto una specie d’idea nel suo sogno.

Se il Re si dovesse svegliare, — aggiunse Tuidledum, — tu ti spegneresti... puf!... proprio come una candela.

Non è vero! — esclamò Alice indignata. — E poi, se io sono una specie d’idea nel suo sogno, mi piacerebbe di sapere che cosa siete voi.

Idem, — disse Tuidledum.

Idem, idem, — gridò Tuidledì. 

E strillò tanto che Alice non potè fare a meno di dire:

Zitto! Lo sveglierai, se fai tanto rumore.

È inutile di parlare di svegliarlo, — disse Tuidledum, — quando sei soltanto un’idea nel suo sogno. Sai benissimo che non sei vera.


Io sono vera! — disse Alice, e cominciò a piangere.

E inutile piangere, tanto non diverrai più vera col piangere, — osservò Tuidledì. Non v’è ragione di piangere.

Se io non fossi vera, — disse Alice, sorridendo un poco a traverso le lagrime (tutto le sembrava così ridicolo) — non potrei piangere.

Non crederai, spero, che le tue siano lagrime vere? — la interruppe Tuidledum con tono di grande disprezzo.

Io so che essi dicono delle sciocchezze, diceva fra sé Alice, — ed è stupido piangere.

Così si asciugò le lagrime, e continuò più allegramente che poté...      

Lewis Carroll - “Attraverso lo Specchio, e quel che Alice vi trovò” - 1871 (trad. di Silvio Spaventa Filippi, 1914)    

- - - - - FINE INTERMEZZO - - - - -     

Ep. 15     

"I'm not worried. Everything will be fine. The old team together again. Nothing can stop us!" - Norma Desmond (Gloria Swanson) a Cecil B. DeMille (“SunSet Boulevard”, Billy Wilder & Charlse Brackett, 1950).

Quando Good Coop, il Buon Cooper, l'Agente Cooper Originale or sotto forma di Dougie, sentito il nome di Gordon Cole (poco più di una comparsa nel capolavoro wilderiano, interpretatao da Bert Moorhouse: oltre all'omonimia del carattere vi è pure una vaga, reminiscente somiglianza lynchana) alla tv, pronunciato dalla diva...

...del muto, si abbassa verso la presa elettrica, “sembra” (leggerissimo morphing CGI + grande interpretazione maclachlaniana) quasi ringiovanire, e per un attimo ridiventare, riessere il giovane agente speciale dell'F.B.I. spedito a Twin Peaks dal suo superiore per indagare sull'omicidio perpetrato ai danni di una giovane donna, ancora solo una ragazza, del posto.

TP3 è definitivamente - se ancora ci fosse qualche dubbio - il seguito di “Fire Walk With Me” ["così come" il portale-multi/non luogo-ante loggia del Convenience Store rimembra l'umbratil'e adombrante deliquio nero petrolio multidimensionale (tardisiano) della tana di Lei/Loro in "Under the Skin"].  

Phillip Jeffries, resosi l'ombra-imago steampunk di un bollitore-teiera-caffettiera-moka-campana-lampadina-camera oscura-steam machine (albero elettro-neuronale) senziente (o, più probabilmente, il fumo-vapore veicolato dalla fearsome engine);  

James Hurley, che finalmente le piglia e finisce in gattabuia (dopo i gatti morti volatigli sul palco); i "produttori", definitivamente estromessi dal processo creativo, ovvero: Ed e Norma in Love, con Walter Lawford messo alla porta a (metaforici) calci: che sequenza di montaggio portentosa la messa in abisso contro-dentro-verso lo sprofondo annichilente del cielo azzurro, celeste, turchese, tridimensionalmente solcato da nuvole!, e il sorriso di Shelly, guardandoli...; Jennifer Jason Leigh, sempre più pulpfictionosa con Tim Roth al fianco: esplode crani, mastica, inghiotte, trangugia, divora, e strizza l'occhio al Dio della Guerra;  

Audrey Horne, persistentemente sulla perenne soglia (del risveglio, nel limbo roadhousesco, in Zona bunueliana d'Angelo Sterminatore), in procinto di ridestarsi dall'incubo (ripiego di sopravvivenza atto a non farla impazzire) ed emanciparsi dal suo inconscio/homunculus - controllore/gestore (che vediamo per la prima volta a figura intera, deambulare, ed è ancora più impressionante);      

Mark Frost in un cameo, a parlar con Carl Rodd (Harry Dean Stanton), il bambino rapito, di strane cose viste nel bosco [grandiosa prova di Alicia Witt (la sorella di Donna Hayward, Gersten, comparsa in "Twin Peaks", prima di questo Return, solo nel 1° ep. della 2a stag., adolescente al pianoforte) in una lunga, intensa scena con lei in campo da sola, mentre Steven...ce lo siam giocati: “Where will I be? Will I be with the rhinoceros? The lightning in the bottle, hm?”].          

E dunque, infine, addio, Log Lady (la scena in cui Lucy riceve la notizia della morte della Signora Ceppo è simile - ma non identica - a quella pre-vista/vissuta, assieme a un sacco di altre cose, da Andy quando si trovava Altrove: le mani sulle spalle di lei sono quelle di lui). In Memory of Margaret Lanterman (Catherine Coulson).        

 

Ti ho amata/o per così tanto e a lungo (per fermarmi adesso)” : Big Ed - novello Jorah Mormont (con la sua Khaleesi tortiera) che col suo pugno potrebbe stendere qualsiasi taglialegna-lumberjack bruciacchiato, altro che il bamboccione british guanto-munito - e Norma Jennings.

Otis Redding - “I've Been Loving You Too Long (To Stop Now)” - Otis Blue : Otis Redding Sings Soul - 1965

Studio:

Live (at the Monterey International Pop Festival, 1967) 

the Veils - “Axolotl” - Total Depravity - 2016

Videoclip carino, con un petroleo-catramato albero piumato in vece dell'electric-neuronal tree, ma niente a che vedere con quella che, ad oggi, è una delle migliori scene in assoluto [si passa da “Family Guy” (Meg Griffin) e "Daria" (MTV) a “Ghost World” (Clowes-Zwigoff-Birch→Charlyne Yi) per poi arrivare in piena Zona Lynch] di questo TP3: 

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Post precedenti:

--- Ep. 01-06 

--- Ep. 07-09 

--- Ep. 10-12 

* * * * ½ (¾) - 9 (½)    

«That gum you like is going to come back in style, “Dougie”!»            

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