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Torna SUSPIRIA di Dario Argento. Al cinema il 30, 31 gennaio e 1 febbraio. Curiosità...
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Quest'anno “Suspiria” compie 40 anni, e festeggia il suo compleanno ritornando in sala in versione rimasterizzata in 4K. L'uscita è prevista solo per i giorni 30, 31 gennaio e 1 febbraio.

 

locandina italiana 2017

Suspiria (1977): locandina italiana 2017

Non dovrebbe stupire una notizia del genere, è infatti moda di questi ultimi anni il “rispolvero” di vecchi capolavori del cinema da riproporre in sala. Il pubblico pare gradire molto questi avvenimenti per poter vedere (o rivedere) vecchi film sul grande schermo con audio e immagini rielaborate e corrette in digitale, in lingua originale e spesso con il recupero di immagini inedite.

Se c'è comunque un film che merita la visione in grande stile quello è sicuramente “Suspiria” di Dario Argento. Capolavoro del maestro italiano dell'horror, “Suspiria” è considerato soprattutto all'estero un vero e proprio caposaldo del cinema di genere. Da anni, in tantissimi paesi stranieri, in continenti lontani, “Suspiria” viene tutt'ora proiettato nelle sale cinematografiche con grande successo. “Suspiria” è un punto di riferimento per tantissimi maestri dell'horror del passato (John Carpenter in primis), e un film di iniziazione per registi dell'ultima generazione che continuamente omaggiano Argento nei loro lavori.

Jessica Harper

Suspiria (1977): Jessica Harper

“Suspiria” è senza dubbio il film che ha consacrato Dario Argento al successo internazionale. In Giappone fu proiettato per la prima volta nel '78 con il titolo “Sasuperia”, la visione fu organizzata in uno stadio alla presenza di ben 30.000 spettatori. L'impianto stereo era di eccezionale raffinatezza per esaltare la colonna sonora dei Goblin. Il successo fu tale che l'anno seguente fu proiettato “Profondo Rosso” (che in realtà era uscito nel 1975, ben 2 anni prima) con il titolo “Sasuperia 2”, proprio per cavalcare l'onda del successo di “Suspiria”.

Cosa rende speciale questo film.

Dario Argento scrive la storia di “Suspiria” insieme a Daria Nicolodi, la sua nuova compagna. I due si sono conosciuti sul set di “Profondo Rosso” e tra di loro è nata subito un'alchimia speciale oltre che l'amore. Per documentarsi su certe pratiche di magia nera e su antiche sette di stregoneria, intraprendono insieme un lungo viaggio che li porta per diversi mesi lontano dall'Italia. La lavorazione del film è lunga e complicata, tutti gli occhi sono su di lui, la critica è sempre molto severa e Argento sente il peso di questa nuova opera, che per molti aspetti si rivelerà essere quella della svolta decisiva per la sua carriera.

Il set e l'ambientazione del film sono a Friburgo, in Germania, nel cuore della foresta nera.

Per risparmiare su l'utilizzo di una rarissima pellicola Kodak usata per il film, Argento decide di girare la storia in senso cronologico (direttore della fotografia è il grande Luciano Tovoli). Questa tecnica viene adoperata dal regista romano anche e soprattutto per creare sul set un'atmosfera adatta alla buona riuscita del film. Gli attori infatti si calano completamente nelle loro parti e seguono le vicende dei loro personaggi proprio come poi lo spettatore li vedrà sullo schermo. Argento ha la premura di tenere tutto il cast all'oscuro dei vari colpi di scena, in modo da ottenere da parte degli attori dei veri e propri stati di ansia e di paura. Un esempio famosissimo è quello che racconta la stessa Stefania Casini (nel film è Sarah, un'amica di Susy) riguardo la sequenza della sua caduta nella stanza con i fili di ferro. L'attrice era sicura di cascare sopra dei soffici materassi e non sopra dei fili taglienti. Il suo annaspare angosciato, il suo sguardo terrorizzato e dolorante sono quindi autentici: “non poteva esserci una seconda scena, era per forza buona la prima” mi raccontò personalmente l'attrice in un breve incontro al TFF di Torino di un paio di anni fa.

Stefania Casini

Suspiria (1977): Stefania Casini

Mentre Dario Argento si trova a Friburgo in Germania per la lavorazione del film, Daria Nicolodi è a Roma con la piccola Asia di pochi mesi, tra i due inizia a nascere una profonda crisi dovuta alla lontananza e ad alcune incomprensioni riguardo la scelta della protagonista. Daria Nicolodi è convinta di essere lei, mentre Dario Argento ha già fatto vari casting per la sua piccola “Susy Benner”, e ha scelto la giovane Jessica Harper, che ha il fisico quasi da ragazzina: piccola, graziosa, con due grandi occhioni che ricordano molto i cartoni animati della Disney.

Jessica Harper

Suspiria (1977): Jessica Harper

Argento infatti vorrebbe inizialmente ambientare la storia in una scuola di ballo per bambine, e le protagoniste non avrebbero dovuto avere più di 12 anni. Per la tipologia della storia, per le scene troppo cruente, al regista romano non fu permesso utilizzare minori. Per questo motivo scelse tutte le ballerine e le attrici minute e graziose fisicamente, ma dal carattere pungente e malizioso proprio per creare quello squilibrio necessario per immedesimarsi nell'atmosfera della scuola di ballo. Le ragazze, nonostante belle e provocanti, litigano tra di loro proprio come bambine viziate e per futili motivi, non hanno la maturità della loro età.

Jessica Harper

Suspiria (1977): Jessica Harper

Altro escamotage famoso fu quello di pensare una scenografia tale da far sembrare gli interpreti ancora più piccoli e indifesi: porte altissime con maniglie quasi inarrivabili, scale tortuose, continui riferimenti scenografici ai dipinti di Esher giusti per provocare un senso di vertigine (le bellissime scenografie di Giuseppe Bassan).

Jessica Harper

Suspiria (1977): Jessica Harper

Una curiosità simpatica (ma ce ne sono veramente moltissime su questo capolavoro) è la scelta della strega Madre Sospiriorum, in verità una vecchietta quasi centenaria, che Argento e il suo staff andarono a cercare in uno ospizio alle porte di Roma.

Altra curiosità: Argento non è di quei registi che ama lasciarsi un cameo nei propri film, ma all'inizio di Suspiria, quando Susy arriva all'aereoporto di Friburgo, entra in un taxi e l'immagine di Dario Argento con la sua macchina da presa è ben visibile in un riflesso in basso a sinistra del vetro che separa la protagonista dall'autista.

Al termine delle riprese Dario Argento e Daria Nicolodi si separarono, il regista cadde in una profonda crisi e per qualche tempo pensò seriamente di non girare altro nella sua vita. Il peso di un'opera come “Suspiria” l'aveva completamente assorbito e gli ci volle un po' per riprendersi da tale stress. Il successo l'ha ripagato abbondantemente.

Oggi sono appena terminate le riprese del remake (o quello che sarà) di “Suspiria”. Diretto da Luca Guadagnino, con protagonisti di ottimo livello quali Tilda Swinton, Dakota Jhonson e nuovamente Jessica Harper. Il film è stato girato nel varesotto, la scuola di ballo nel Grand Hotel del Campo dei Fiori. E' quindi l'Italia, e non più la Germania ad ospitare le vicende stregonesche (o chissà cosa) della più paurosa scuola di ballo degli ultimi 40 anni. Per ora al piccolo paese lombardo ha portato grande fortuna per un ottimo giro di affari dovuto all'indotto che una produzione importante solitamente comporta.

In attesa di andare a vedere questo nuovo Suspiria (scelta sempre discutibile quella di cimentarsi con rifacimenti di certe opere intoccabili), io invito tutti gli appassionati di cinema a godere del primo e unico “Suspiria”.

Lasciate che i colori, la musica, il terrore, l'angoscia e la pura bellezza vi rapiscano da una sedia di una sala cinematografica per la durata di 100 minuti indimenticabili. L'horror non è più stato lo stesso dopo il 1977.

 

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