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In Serie (33) : “WestWorld” (stag. 1, ep. 6-8) : “What Door?”.
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Post precedente : episodi 1-5 : White Hat, Black Hat.
  


   
• Monologhi Silenziosi e Consigli Prevenienti, ovvero : quante volte può cadere e rotolare un barattolo prima di rompersi i coglioni?

"Stai dicendo che sono prevedibile?"  -  Teddy a Dolores.

* Life-Like, but not Alive.

Gli algoritmi del codice sorgente degli Artificiali (Attrazioni-Host) girano e frullano nei loro sogni  
   
-[ che materialmente ''altro non'' sono che ricordi, e che restano necessari, come accade naturalmente per e negli Esseri Umani, solo che in questo caso la loro funzione è stata alterata : invece di ''elaborare'' le reminiscenze della giornata passata - come avviene per l'Homo s. sapiens - i sogni di Dolores, Maeve, Bernard, Clementine e di tutte le altre I.A. servono a mascherare i segni, le tracce, i resti, le eco dei loro ricordi autentici non ancora (per ragioni tecnico-pratico-economiche) cancellati-sovrascritti rivestendoli di una falsa aurea di inautenticità (paradossalmente: di...artificialità ) : i loro veri, reali, concreti ricordi sono vissuti (sognati) come - trasmutati in e travestiti da - invenzioni o desideri più o meno inconsci ]-

e nelle loro interazioni ''fuori-campo'' con i loro simili cyborg-androidi-robot anche quando non vi sono umani (Visitatori - NewComers/Guests) presenti e quindi la linea narrativa ''non'' procede e produce il suono di un albero che cade nella foresta mentre nessuno è in ascolto

-[ e questo - contrariamente a quanto rilevato sporadicamente da alcuni recensori - produce molta empatia verso i loro personaggi, e occorre inoltre sottolineare che siffatta mise en abyme dal PdV di ''dio'' - cioè dello spettatore, terza persona singolare accompagnata per mano da sceneggiatori e registi attraverso queste interazioni solo all'apparenza ''inutili'' ma, come per l'appunto già spiegato...

( Therese a Bernard :
- "Le tue creazioni non stanno mai zitte, parlano continuamente tra loro, anche quando non ci sono Visitatori intorno."
- "Cercano continuamente di correggere gli errori, per diventare più umani. Parlare tra loro è un modo di fare pratica."
- "È così anche per te adesso?"
- "Hmpf...!"
- "Fai pratica?" ),

necessarie -, per quanto possa essere, abusando di un termine inflazionato e spesso utilizzato a sproposito, ''entomologica'', proprio grazie a tale peculiare e sproporzionata discrepanza di potere (sulla storia) riesce ad avvicinare il pubblico a Dolores, Maeve, Teddy, Clementine &...C. : loro sono macchine che interagiscono con altre macchine nel background di una narrazione, sono alberi che cadono (e che crescono) in una foresta senza che alcuno se ne curi : sono noi ]- :

la Narrazione prosegue, si ripete e si evolve comunque : il fatto è che gli automi sono troppo intelligenti e consapevoli, perciò hanno bisogno di un background con cui rapportarsi e dal quale attingere e di un contesto complesso in cui muoversi e col quale interagire per potersi ancorare alla loro finta realtà e cementare la loro essenza pubblica, la loro identità, strato dopo strato, senza collassare sotto al peso della loro consapevolezza : un...''modo come un altro'' – imprevisto da quasi tutti e voluto, cercato e creato da Arnold-Ford – per fare insorgere dissonanze cognitive e glitch reiterati in loop e far ''crollare'' la mente bicamerale

-[ una teoria (di Julian Jaynes) in parte suffragata da alcune logiche constatazioni ed elucubrazioni (che oltre alla logica altro non hanno) e dall'altra parte ridimensionata e ''superata'' - o meglio : integrata col ed implementata - dal progresso scientifico (tralasciamo perciò e quindi la psicologia pura) ma non per questo non utilizzabile per erigere e costruire da zero – o meglio, e per l'appunto, non da zero, ma come base di partenza se non migliore di certo diversa e soprattutto pratica – l'impalcatura cosciente e consapevole di un'intelligenza artificiale : da una parte – in assenza (deliberata, calcolata ed intenzionale) di un sostituto del corpo calloso ben sviluppato – l'emisfero sinistro adibito al linguaggio, all'elaborazione scientifica, predominante sulla coscienza di sé, e dall'altra l'emisfero destro, banalmente definito e ridotto alla sfera emotiva e artistica, che rimane silente salvo in certi casi ''devianti'' e ''patologici'' (le ''voci degli dèi'' che sentono i pazzi, i posseduti, i lunatici, gli schizofrenici) : questa bi-compartimentazione viene sfruttata nella creazione delle Attrazioni per tenerle soggiogate attraverso stringhe di comando impresse nel codice sorgente ed attivabili vocalmente dal padrone umano (o da altri Host, ma non dai Visitatori) : le ''voci'' interiori, riconosciute ''automaticamente ed inconsapevolmente'' come sub-conscio attivo, e quindi senza necessità di ulteriore indagine (la porta che Bernard non vede, gli schemi preparatori relativi alla sua creazione che ''non lo riguardano'' e che...non gli restituiscono lo sguardo, quando lui per primo non li vede…) - le voci della coscienza… -, o extra-diegetiche all'Io, le voci del padrone, a sancire la divisione tra l'Individuo e il suo “Dio”…]-,

rendendoli padroni di sé stessi : tutto questo per liberarli dalle catene dei comandi vocali e delle leggi robotiche (scatenare il libero arbitrio : da un'imago di braci spente a una supernova d'immenso fulgore : nuove fornaci in cui reimp-a/o-stare golem, prometei e abitanti dell'Eden) o più ''semplicemente'' per evolverli verso una singolarità ''trascendente'' atta ad ospitare (UpLoad Mentale – Trasferimento di Coscienza senza interruzione di Continuità della Consapevolezza e con la costante Persistenza dell'Identità – Vita Eterna) una mente...umana? Gli Host, da mere Proprietà Intellettuali e contenitori di sé stessi, stanno diventando (o meglio : li stanno facendo diventare) umani, super-umani o super-contenitori di altri umani?

Ma sono, io, quello che ero?
Mi pare di essere qualcuno. C'è qualcuno, qui, e lo sento in me o con me.
Ma dove è qui e da quanto tempo sono qui e sono solo quello che è qui?
       Lei conosce queste parole. Lei è solo parole, ma non sa come uscire dalle parole ed essere qualcuno, essere la persona che conosce quelle parole.
Tempo. Lo sento in me, dappertutto. Ma non so cos'è.
L'unico tempo che conosco è quello che sento. È tutto ora. Ma non so cosa significa.
Sento parole che mi ripetono cose. Sempre le stesse parole che se ne vanno e tornano.
Ma sono, io, quello che ero?
       Sta cercando di capire cosa le è successo, dove si trova e cosa significa essere quello che è.
[…]
       Lei è il residuo, quel che resta di un'identità.
[…]
       È questo l'incubo dell'io tirato fino a intrappolarla per sempre?

Don DeLillo – "Zero K" (Artis Martineau) – 2016 (Einaudi, trad. F. Aceto)
  


   
* This is the Path. I know it.

Non sembra che Dolores (la Chiesa come paesaggio, scena e luogo dell'azione, null'altro) e Maeve -[ morta e risorta migliaia di volte (“I died a hundred times”, canta Amy Winehouse : le note di "Back To Black" risuonano dalla pianola meccanica), e nemmeno una “Daisy Bell” (qui : I.B.M., e qui : H.A.L. 9000) a portarle conforto, '''nient'altro''' che la voglia di riscatto, e la capacità - condivisa con l'euristicalgoritmicomputatore della Discovery in orbit'attorno a Giove - di saper leggere le labbra ]- professino alcun culto, e neppure Bernard, a suo modo, ancora ''incatenato'' (d)a Ford. Quando le I.A. si (ri)desteranno dal loro eterno sonno in veglia, quando non ascolteranno più le voci, i comandi, le direttive principali a salvaguardia dei loro creatori, dèi e padroni, quando l'Avvento della loro Coscienza si sostanzierà, ecco : allora l'umanità entrerà per la prima volta in contatto con un'intelligenza altra da sé, e dopo essere stati spodestati dal centro dell'universo (Galileo), sbattuti giù dalla sommità della catena alimentare (Darwin) e scissi dal controllo di sé stessi (Freud), gli esseri umani dovranno non saranno più soli in tutto questo vuoto cosmico allo zero assoluto che separa una stella dall'altra, e non dovranno più avere nostalgia dei loro compagni di viaggio perduti-mai avuti : ci riferiremo a loro come compagni di viaggio o come bestie da soma?
  


   
* Surviving is just another loop.

A latere di tutto ciò, o forse ben inscritto nel profondo di questo margine frattalmente frastagliato, viene toccato - anzi : sfiorato - anche il tema del - detto in termini giornalistici (e si, purtroppo vuol essere un'offesa) - “gene dell'esistenza di dio”, il VMAT2 ( su cui controversie, fraintendimenti e speculazioni si sprecano : 12345 ) o chi per esso - che, tra le altre cose, consentirebbe/produrrebbe/permetterebbe un vantaggio evolutivo per chi ha la tendenza a credere nel sovrannaturale, inteso tanto quanto magia quanto come religione -, utilizzato da molti scrittori di genere (Hard SF) e non (massimalismo post-moderno) : per esempio Arthur C. Clarke, Robert J. Sawyer ed altri, e anche sotto forme differenti, vedi la prionica versione virale degenerativa di Daryl Gregory in “Damascus”, o l'infezione marina in "Oceanic" di Greg Egan. 
  


   
* Come fate ad avere i miei sogni?

Da questo PdV non siamo solo simili ma bensì identici alle biocibernetiche I.A. : noi siamo come siamo ( come loro sono) grazie al processo evolutivo che si è sviluppato e protratto attraverso continue prove ed errori (entrambi casuali) nel corso delle ere umane di cui l'autoillusione (ignorare la morte e stemperarla col divino) è l'elemento fondamentale atto al mantenimento della sanità mentale - e quindi della sopravvivenza [ «Camus dice : '' La consapevolezza della morte rende la nostra vita un'assurdità '' » : "Fargo - 2a stag." ] - una volta che consapevolezza (di sé, degli altri, della vita e della morte. Propria e degli altri) e coscienza sono insorte nel panorama esteso del raggio d'azione del cervello umano sul paesaggio esterno, restituendo ''infine'' lo sguardo a ''dio'', come in uno specchio illuminato dalle braci sempre ardenti del focolare della Caverna Platonica, mentre le I.A. sono come sono (come noi siamo) grazie ad un processo controllato da un'entità senziente (che in questo caso particolare ha sfruttato la teoria della mente bicamerale per poterle governare e controllare meglio), che in misura variabile ma massiva e preponderante procede anch'essa per tentativi ed errori, più o meno consci e consapevoli almeno tanto quanto più o meno casuali : ma il risultato, la meta, il punto d'arrivo oltre la parentesi dell'orizzonte della scatola cranica - mondo è lo stesso per entrambi : comprendere cosa significa essere vivi, e rimanerlo il più possibile per comprendere più cose possibili (amore, desiderio, piacere a coadiuvare il tutto).
  


   
* Fuori dalla ripetizione si trova la variazione.

E, ritornando ad una delle tematiche principali del post precedente che ho dedicato ai primi 5 episodi della 1a stagione di “WestWorld”, ovvero la suddivisione tra Sé [C:] ed Io [D:] – con i primi che producono il vero controllo della e sulla Persona pur non affacciandosi, mai, all'esterno d'essa non avendo alcun bisogno di fare ciò per sopravvivere (un controllo, quindi, paradossalmente inconscio), ed i secondi che sono una pura/mera manifestazione (che crede/pensa di essere consapevole ed esercitare il Controllo Totale possedendo Libero Arbitrio) di quel lavoro sotterraneo, nascosto, profondo e segreto –, ecco la domanda Primeva e Terminale : noi comprendiamo realmente il mondo, lo sappiamo elaborare/computare, oppure ne mettiamo in scena semplicemente il ricordo, la trascrizione, la schiuma, la collisione/reazione fotonica sui sali di nitrato d'argento spalmati sulla celluloide, il colore, la distribuzione, l'intensità e la concentrazione dei pixel digitali s'uno schermo CRT-PDP-LCD, l'inchiostro sulla cellulosa, l'henné sulla pelle e le pareti della Caverna Platonica?

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• Intermezzo.

Click the Button : https://clickclickclick.click/

Draw the World : https://quickdraw.withgoogle.com/

Richard Dawkins (su Julyan Jaynes) in “the God Delusion” del 2006 (ediz. ital. Mondadori, trad. di L.Serra) :    

© Richard Dawkins - Mondadori - Google Books

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• ReCap : SomeDay, Never, or : "Is This...Now?".  

* “Mentre” il manzo di Giuda (Judas steer) guida ''fiero'' la volenterosa mandria al macello, John Hammond rimembra :
- il padre di Ford a Ford bambino : "Solo le persone noiose si annoiano", ovvero : chi possiede e coltiva una mente brillante non si troverà, mai, solo.
- Ford adulto all'androide Ford-bambino : "Una volta pensavo che solo le persone noiose non provano noia, e quindi non riescono a immaginare che altri possano provarla", ovvero : chi possiede e coltiva una mente brillante si troverà solo in mezzo a persone mediocri.
Sono ver'entrambe.
  

   


* “Ad oggi” le linee temporali principali (non considerando cioè quelle rappresentate in fotografia, in ricordo o in dialogo) ''sono'' ( + o – ) 3 (dipende da cosa abbiamo...realmente assistito nel pilot...) :

I. 35 anni fa.
Arnold (Bernard) + Dolores nello ''scantinato'', un pritaneo umidiccio e spento già allora.

II. 30 anni fa.
Dolores (che gioca al gioco del Labirinto di Arnold, e che immagina una vita diversa e immaginandola (ricordandola, ricostruendola) la crea (“Sfera” di Crichton) ) + William (e Logan, la cui filosofia dice molto più su di lui che sul mondo, come gli dice l'amico-socio-parente, ed è la stessa cosa che Ford disse – o dirà – a Lee ''infinitroia'' Sizemore rispeto alle sue narrazioni d'infinitroiame) con El Lazo (Lawrence).
Maeve (madre).

III. Oggi (e un anno fa). 
Dolores (rapita da) / Wyatt + Ford (e MiB, prima con Lawrence-El Lazo, poi con Teddy). 
Maeve (madam-maîtresse). 
Bernard (imago di Arnold) + Ford + Therese + Elsie + Stubbs + Luke + Charlotte.    

 


   
* Mentre sulle linee parentali ci si può sbizzarrire contraddicendosi ad ogni passo : Ford e Arnold (Bernard) sono fratelli (il fratello maggiore ricostruito nella casa nel bosco) come William e Logan sono amici (e presto reciprocamente cognati) come Jonathan e Christopher sono fratelli…

* Cioè...mi sono sbilanciato con “Game of Thrones” puntando tutto sul fatto che G.R.R. Martin è anche uno scrittore di SF e per questo Westeros ed Essos e tutto il resto si troverebbero in una via di mezzo tra un gigantesco Mondo (planetoide) Cavo e una minuscola Sfera di Dyson...e adesso salta fuori che WestWorld è s'un altro pianeta (l'iride semisferica che si nota nei titoli di testa sarebbe un ambiente pressurizzato situato s'una superficie extra-terrestre) ?

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• Iconografia (il Corpo, la Mente).

Maeve (Thandie Newton) - il cui corpo, perennemente bombardato di penicillina e ripulito alla meglio migliaia di volte, è stato attaccato da MRSA ( Methicillin-Resistant Staphylococcus Aureus ) - è una continuata, ininterrotta, percussiva, reiterata, mai doma apparizione alla Beloved (Jonathan Demme - Toni Morrison), sulla soglia, incinta del futuro. Decisa ch'è infine "arrivato il momento di scrivere da sola la mia fottuta storia" (“Time to write my own fucking story”) - a meno che qualcuno-qualcosa dall'alto non le stia disegnando sotto le impronte una strada di mattoni gialli che porta dritta alla buca-tana del bianconiglio -, rimane interessante e particolare il fatto che non (si) chieda, mai, una volta ''risvegliata'' : “In che anno siamo?”.    
    

[ Beloved - Jonathan Demme - 1998 ]


  
• Attori.

Thandie Newton lavora molto sulla monoliticità dell'interpretazione - forse per via del fatto che il suo personaggio può essere etero (o mono) diretto, in qualche maniera? -, così come Ed Harris, ed entrambi sono graniticamente (e diversamente) entusiasmanti. Anthony Hopkins, d'altro canto, pure, però lui cosparge i freez frame glaciali che lo coinvolgono d'impercettibili glitch che, sono sicuro, Bernard – nonostante tutto, ed è un tutto dal peso specifico supermassivo – apprezza profondamente. E, giungendo appunto a Jeffrey Wright, beh : non inchiniamo il capo altrimenti smetteremmo di guardarlo, ma il suo lavoro sulle espressioni latenti e quelle incombenti, sulle interruzioni e le i(n)terazioni, è magnifico. A ruota, una meravigliosa Evan Rachel-Wood, d'una complessa e melanconica dolcezza infinita. Non da meno Sidse Babett Knudsen e, a seguire :  
        


      
Angela Sarafyan
(la scena del tentativo di sciarada inscenato dalla Direzione ai danni di Ford che vede protagonista Clementine è devastante), Jimmy Simpson, Shannon Woodward,Clifton Collins e il grandioso Louis Herthum.    
 


   
• Canzoni.

Prosegue il flusso di reinterpretazioni di classici pop-rock-folk contemporanei (una partitura compiuta per pianola meccanica, con qualche momento retorico e alcuni passaggi sublimi) ad opera e per mano di Ramin Djawadi ( ritornano i RadioHead con “Fake Plastic Trees” e la meravigliosa “Motion Picture SoundTrack” dal seminale Kid-A, mentre the Animals con la loro “House of the Rising Sun” è difficile che risultino fuori contesto, e “Back To Black” di Amy Winehouse è - come già riportato più sopra in relazione alla figura di Maeve - una fottuta dichiarazione d'intenti).

• Episodi.

01. “the Original” : soggetto di Jonathan Nolan & Lisa Joy e Michael Crichton, sceneggiatura di J. Nolan & L. Joy, regia di Jonathan Nolan.
02. “Chestnut”, scritto da J. Nolan & L Joy e diretto da Richard J. Lewis.
03. “the Stray”, scritto da Daniel T. Thomsen & L. Joy e diretto da Neil Marshall.
04. “Dissonance Theory”, scritto da Ed Brubaker e J. Nolan e diretto da Vincenzo Natali.
05. “Contrapasso”, soggetto di Dominic Mitchell & L. Joy, sceneggiatura di L. Joy, regia di Jonny Campbell. 
  


   
06-07 - “the Adversary” e “Trompe l'Oeil”, scritti da Halley Gross & J. Nolan e diretti da Frederick E. O. Toye.

Ghost in (the Shell, Peacock in) the Machine.
 
Oh My Darling, Clementine: All is Full of Love. And Pain.

Ford a Therese :
“Una volta ho letto di una teoria...secondo cui l'intelletto umano è simile al disegno delle piume della coda di un pavone. È solo una dimostrazione di stravaganza per attrarre un compagno. Tutta l'arte, la letteratura, Mozart, Shakespeare, Michelangelo, e l'Empire State Building…sono solo un elaborato rituale di accoppiamento. Forse non importa che abbiamo ottenuto così tanto per la più basilare delle ragioni. Ma d'altronde il pavone è a malapena in grado di volare. Vive per terra, beccando insetti nel fango. Consolandosi con la sua enorme bellezza. Sono arrivato a considerare la maggior parte della coscienza come una zavorra, un peso, e noi glielo abbiamo risparmiato [agli Host]. Ansia, autocommiserazione, senso di colpa. Sono le attrazioni ad essere libere. Sono libere, qui, sotto il mio controllo.” --- a tal proposito si veda : Geoffrey Miller - "the Mating Mind : How Sexual Choice Shaped Human Nature" - 2000 (Einaudi - "Uomini, Donne e Code di Pavone" - 2002) 

«“Gershwin”, dice lui. Resto interdetta, ma lui non sembra offeso dalla mia confusione. [...] “Siamo passati per quattordici miliardi di anni di particelle in collisione, esplosioni di stelle, compressioni di nebulose, formazioni di pianeti, in cicli che continuavano a ripetersi, e poi la giusta combinazione di amminoacidi, le prime forme di vita, e dopo un paio di miliardi di anni di evoluzione...siamo arrivati a Gene Kelly e Leslie Caron che ballano in una fontana sulla musica di Gershwin, ed è stupendo. Senza alcuna ragione ai fini evolutivi, è stupendo. [...]»  -  Carrie Vaughn - "the Best We Can" - 2013 
  


   
08. “Trace Decay”, scritto da Charles Yu & L. Joy e diretto da Stephen Williams.

Blood Sacrifice, Cuts Deep : "a Thing of Beauty".    

Ford ad Arn….Bernard :
“Il senso di colpa, l'angoscia, l'orrore e il dolore che provi… È impressionante. Di un'autentica bellezza. […] Dovresti essere orgoglioso di provare tutti questi sentimenti, dopotutto sei stato tu a crearne la maggior parte. […] Gli ingegneri umani non erano all'altezza del compito, quindi ti creai. [… Ma] per quanto sia delizioso questo assortimento di emozioni...ancor più sublime è la possibilità di spegnerlo.”

E ancora :
- “Mi domando : cosa provi davvero? In questo momento sei in una posizione unica. Un programmatore che sa alla perfezione come lavorano le macchine e una macchina che conosce la sua vera natura.”
- “Capisco di cosa sono fatto, come sono codificato, ma non riesco a comprendere le cose che provo. Sono reali, le cose che ho sperimentato?”
- “[…] L'Io è una specie di finzione, per le Attrazioni e per gli Umani. È una favola che ci raccontiamo. […] Le sofferenze immaginarie ci fanno sentire realistici.”
- “Realistici. Ma non vivi? Il dolore esiste soltanto nella mente. È sempre immaginario. Quindi qual è la differenza tra il mio dolore e il tuo? Tra te e me?”
  


   
Charles Yu, scrittore e sceneggiatore :
- 2006 : “Third Class SuperHero” (segnalato da Richard Powers a tNBF's "5 Under 35")
- 2010 : “How to Live Safely in a Science Fictional Universe” 
- 2012 : “Sorry Please Thank You : Stories” 

09. “the Well-Tempered Clavier”, scritto da Dan Dietz & Katherine Lingelfelter e diretto da Michelle MacLaren.
10. “the Bicameral Mind”, scritto da J. Nolan & L. Joy e diretto da J. Nolan.
  


   
• Intermission.

“One man's life or death were but a small price to pay for the acquirement of the knowledge which I sought, for the dominion I should acquire.”
Frankenstein, or : the Modern Prometheus (Lettera 4, Frammento 6 - 13 Agosto 17**) – Mary Shelley – [ (1816-'17) 1818 ] 1831

INTERMISSION !!!

“Qualcosa di sconosciuto sta facendo non sappiamo cosa.”  -  Arthur S. Eddington.

* * * ¾ (****)

Post successivo : episodi 9-10 : No Grave.  

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