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"Uomo di poca fede, perché hai dubitato?"
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Subito dopo, Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, mentre egli avrebbe congedato la gente. Dopo aver congedato la folla, si ritirò in disparte sul monte a pregare. E, venuta la sera, se ne stava lassù tutto solo.

Frattanto la barca, già di molti stadi lontana da terra, era sbattuta dalle onde, perché il vento era contrario. Ma alla quarta vigilia della notte, Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: ‘È un fantasma!’ E dalla paura gridarono”. Ma subito Gesù parlò loro e disse: ‘Coraggio, sono io; non abbiate paura!’ Pietro gli rispose: ‘Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull'acqua’”. Egli disse: ‘Vieni!’ E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull'acqua e andò verso Gesù”. Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: ‘Signore, salvami!’” Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: ‘Uomo di poca fede, perché hai dubitato?’ E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò”. Allora quelli che erano nella barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: ‘Veramente tu sei Figlio di Dio!" (Matteo 14:22-33)

 

La moltiplicazione dei pani e dei pesci da una camminata sull'acqua: se questo non è miracolo! Che sia arte .... poi .... non so. 

 

 

 

 

 Molti ci credono, però

http://www.nytimes.com/2016/06/17/arts/design/christos-newest-project-walking-on-water.html

http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/06/18/foto/the_floating_piers_christo_giornali_stranieri_new_york_times-142310550/1/#8

http://www.forbes.com/sites/karlaalindahao/2016/06/17/christo-floating-piers-installation-review-lake-iseo-italy-2016/#27b34ad74ae0

https://www.theguardian.com/artanddesign/gallery/2016/jun/18/the-floating-piers

 

 

Aggiornamento del 25 giugno:

Come San Tommaso sono andata, a toccare con mano. Oggi, posso rispondere che i dubbi erano fondati.

La land art dovrebbe utilizzare il territorio stesso come "materia dell'arte", in qualche modo spiegandolo o esaltandolo, o semplicemente dandone una "rappresentazione teorica personale". Io la penso così. C'è anche una componente di "ammirazione" verso la natura stessa, di rispetto delle sue peculiarità, di umiltà....

"The floating piers" sembra un innesco strano su un territorio completamente avulso. Già a partire dal colore (l'arancione ? Dove, nel paesaggio? Dove nell'arte autoctona?). Quello stesso territorio non lo "capisce" non lo "cura", assolutamente non lo "include". L'" opera" è esclusa ad esso, quindi esso è escluso dall'opera.

Il clima che si respira, nella calca costante, è di incomprensione: la gente va lì senza sapere dove sta andando (ed infatti pochissimi accedono agli altri angoli di Montisola. Non parliamo di incisioni rupestri, Romanino, strade romane, gallerie d'arte e monasteri medievali) per il solo gusto di esserci. Oppure va lì, sapendo benissimo dove sta andando! (come me) e non riconoscendosi. L'isola da sempre vive di silenzi, dell'odore dolce e acre del lago, di passeggiate solitarie a piedi o in bicicletta, di improvvisi acquazzoni, di battelli semivuoti, di scorci verdi, dei grilli che cantano, dei bambini che fanno il bagno in mutande. Di un turismo povero ma elitario, fondamentalmente locale. In questi giorni si vive invece fra l'assalto vociante che prepara panini sulla passerella e crede di andare in una spiaggia di Rimini, e l'arrivo di vips incredibili e stralunati. Fra gente che si muove sudata e spanciata, e ragazze del boss che si presentano con tacco quindici sul materiale morbido dei lastroni. Nessuno o quasi sa perchè è lì, appunto.

Cosa salvare? Stranamente, che dire? L'opera in sè! Dal punto di vista tecnico assolutamente interessante. Sedici metri di cuscinetti sensibili ad un qualsiasi movimento dell'acqua (quindi da percorrere a piedi nudi o con ciabattine basse, meglio di gomma) ma di assoluta resistenza tanto da sostenere decine di migliania di persone in un colpo solo. La copertura è semiliscia e riflette la luce del sole con una tale intensità da causare persino problemi di vista! (mettici poi l'afa, e pure il mar di lago! I malori sono gestiti con trasferimenti in motoscafo e piccole ambulanze stanziate a Peschiera Maraglio)

Il tratto più suggestivo è di sicuro quello che porta all'Isola di San Paolo: un rettilineo di più di un chilometro con la rocca Oldofredi sullo sfondo, la residenza primata - ex monastero davanti, il lago blu che si apre a sud.

 

 

 

 

 

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