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Depravazione negli anime e manga giapponesi e anche altri. Ovvero “uno studio sociologico sulle perversioni, sono agli atti di libidine sui fanciulli!"
di Mike.Wazowski ultimo aggiornamento
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Le informazioni contenute in questo post non devono in alcun modo sostituire il rapporto giornalista-lettore; si raccomanda di chiedere il parere del proprio giornalista prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.

Ehi Tu, giù in fondo alla fila. Sì proprio tu quello con il capello brizzolato, sappi che la tua collezione di “Simpatiche canaglie” e i film di Shirley Temple sono da depravati, distruggili.

E tu che avevi 12 anni nel 2001 e avevi il poster di Emma Watson (Hermione Granger) trovato su “Brufoli e Gel” con una spallina cadente che in un momento di completo terremoto ormonale avresti strappato a morsi, devi sbarazzartene al più presto compresi almeno tutti i primi quattro film della saga, verranno a cercarti….  

 

In seguito al servizio delle Iene di Nadia Toffa riguardo i manga Hentai=pedofilia dove si sono accesi innumerevoli insulti più o meno (in)giustificati, considerando che il servizio è fatto mischiando provocatoriamente, senza un ordine che li contraddistingue diversi interessi culturali unendoli però tutti alla pedofilia, cosa che ha creato confusione per chi non è avvezzo al mondo giapponese o comunque dei fumetti. Ci sono diversi errori anche banali tipo le scarpe lasciate dagli uomini all’ingresso, credo che sappiamo ormai tutti che per tradizione si devono levare le scarpe prima di entrare in una casa, detta questa premessa senza comunque prendere posizioni, naturalmente dopo avere visto il servizio completo, vorrei fare due considerazioni su quanti altri casi (che mi vengono in mente) siano stati vituperati in bene e in male. i fumetti in genere compresi i manga e non solo.

 

Innanzitutto comparare semplicemente Hentai=pedofilo non fa statistica, è un po’ come il giornalista d’assalto che trova il poster di Rambo o di altro film nella cameretta di colui che ha commesso una strage e mettere l’evidenziatore sul manifesto e dire che quello è l’istigazione. Un individuo non è statistica è semplicemente uno psicolabile che non ha neppure bisogno di incentivi.

 

Che i fumetti siano bistrattati non è da ora con l’arrivo dei manga, è da sempre partendo già dalla collocazione all’interno delle edicole, quando le fumetterie erano da venire, accanto allo scaffale del porno infatti andare a compare Tex o Dylan Dog, era sempre un guardare se prendevi l'uno o l'altro settore. Per fortuna potevamo sceglierli entrambi dato che i Bonelli entravano precisi come formato all’interno di Le ore, veramente una grande comodità (?).

Ora a parte gli scherzi, ci si può rendere partecipi se l’edicola è molto piccola ma in un spazio molto grande non è proprio possibile trovare una loro collocazione lontano da Anal? E anche ora che il porno nelle edicole è calato notevolmente per la nuova fonte di internet troveremo ancora la copia di Naruto e One Piece vicino a poca distanza a Hustler di Larry Flint.

 

Questo binomio fumetto=porno si nota pure nell’ultimo film di Gabriele Mainetti classe 1976 “Lo chiamavano Jeeg Robot” (che mi è piciuto), con Claudio Santamaria come protagonista. Enzo Ceccotti nel film è un ladruncolo borgataro che come unico interesse filmico sono i film hard, ora il fatto che questo personaggio sia identificato in un robot dei manga si può definire una sottile linea rossa in cui Jeeg Robot=Porno. E qui dato che Gabriele è poco più piccolo di me sicuramente si è reso conto della collocazione in cui si trovavano le vhs nelle edicole ed è per questo che credo abbia fatto questa associazione. Quindi Guardone di porno=Supereroe Noganaiano (Accademia della Crusca ascoltami!)

 

E ben prima della Toffa ci aveva già pensato, M. Night Shyamalan in “Unbreakable - Il predestinato”, (che mi è piaciuto meno) in cui il protagonista Elijah Price interpretato da Samuel L. Jackson, gran lettore di fumetti che proprio per queste letture continue e forvianti, non si fa remore di uccidere migliaia di persone per trovare la contrapposizione a lui uomo di vetro, la sua nemesi uomo d’acciaio, David Dunn interpretato da Bruce Willis. Quindi lettore di fumetti=psicopatico.

 

Che i giapponesi siano un popolo strano, pur amandolo pazzamente, non è il segreto di Fatima, che abbiano una perversione sul corpo femminile non è un mistero. Da come si vestono le Idol (cantanti) alla divisa scolastica delle ragazze è veramente un mondo particolare ma dire che siano pedofili mi sembra un caso limite. Che abbiano creato la legge alla pedofilia solo recentemente da un anno (è una cosa che non conoscevo) e comunque di per se è già buono che l’abbiano posta, ora c’è e quindi come era prima non lo si guarda più e se c’è qualche deficiente è giusto che sia punito. Quel che è passato rimane un ricordo, dire che prima era in un certo modo non si può farne certamente una colpa, se ora le cose sono ben diverse e i reati vengono puniti.

 

E se proprio dobbiamo fare le pulci in fatto di perversioni anche lo studio Ghibli non si salva a dirla tutta, riguardando la serie di “Conan - ragazzo del futuro” il capitano Dyce, come avevo fatto notare in un mio post, aveva delle attenzioni più che ambigue nei confronti di Lana. Per non dire la sfida tra Marco e Donald per prendere in sposa la giovane Fio, nel caso che Porco perda la sfida. Ma entrambi i casi possono essere difesi dicendo che le ambientazioni sono inserite in contesti di dopoguerra dove si sa, anche da noi ci si sposava e avevamo proli molto presto, e dove le ragazze non erano proprio “mature”.

Poi c’è la panchira (si vedono le mutande) pure qui nello studio non manca di mostrare spesso i mutandoni e per questo molto pudici, per esempio in Panda Go Panda e persino in Heidi ma vedo che con quest’ultima ci siamo cresciuti tutti e non per questo siamo diventati dei pervertiti.

 

 

Senza andare troppo lontano anche qui in Italia abbiamo il maestro Milo Manara che recentemente è stato censurato nella nuova edizione di “Il gioco”, tre tavole sono sparite nel nulla ma le potete trovare qui. Anche qui si parla di adulti e bambini, e la censura su di esso è sempre legata alla depravazione del contesto trasformando la sequenza delle tavole come un fumetto da grindhouse dove non si capisce ma solo si immagina che cosa voglia fare la mamma del bambino, ma non sapremo che cosa sia accaduto di così depravante alla protagonista della storia. Quindi anche noi abbiamo la nostra dose di porno nei fumetti in casa.

 

Poi si va a fare giornalismo “inchiesta” nel giardino degli altri quando anche in casa nostra non si va assolutamente meglio. Se ci sono ragazze che fanno un lavoro rispettabile come Public relation davanti ai locali non mi sembra chissà che cosa. Considerando che fra pochi mesi anche nel mio paesello di provincia, inizierà il “festival del eros a bestia” con orde di GIOVANI, ma ripeto GIOVANI vestite come mistress con tre cravatte ogni sei di loro, per andare poi all’autoscontro dico io alle “macchinine elettriche con il fumo tossico”. Quando camminano puoi vedere anche se hanno avuto l’operazione alle tonsille e quindi se io volessi fare un servizio locale scandalistico andando a fare una semplice chiacchierata con queste giovani, i più ci cascherebbero se titolassi il pezzo “prostituzione ai calcinculo”. Altro che le Maid giapponesi che comunque fanno un lavoro rispettabile, quanto le ragazze in minigonna ai saloni delle auto e delle moto nei nostri paesi occidentali. E qui finiamola…altrimenti vado fuori tema.

 

Quindi poi alla fine anche molto prima del servizio delle Iene, questa denigrazione verso il mondo dei fumetti è in atto da tempo immemore.

E comunque quando entrerete in un edicola e comprerete una copia di Naruto invece che Orgasmo, in quel momento fatevi fare il prezzo ad occhio!

 

E comunque il passo è breve dopo Manga=porno-depravazione-pedofilia il nuovo servizio potrebbe essere quello dei cacciatori che possiedendo più di dieci fucili registrati nelle loro case, sono tutti potenziali serial Killer. Tanto ormai con i Redacted siamo tutti colpevoli qualsiasi cosa si faccia.

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