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Il vocabolario dei sentimenti - Ambizione (10)
di bradipo68
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Piuttosto che stare in provincia a farsi sciupare dal tempo che passa Adriana preferisce trasferire i sogni dal cassetto a dentro la  valigia e partire per Roma . Alla ricerca della dolce vita su una strada lastricata di ambizioni non nascoste , di logica machiavellica e di un' apparente ingenuità che magneticamente attrae , ma solo uomini della polarità sbagliata. A lei sembra tutto scivolare addosso , la banalità del male senza conseguenze postume . La sua vita romana le propone letti sbagliati che lei ha solo il compito di scaldare per una notte per poi fuggire via , oppure incontri  con uomini troppo modesti per farle coronare i suoi sogni di gloria . Il jet set , il press agent , i parties importanti in cui conoscere la gente giusta . Quanti paroloni . Non sa neanche che cosa significano . Ma poco le importa: l'hanno messa nel cinegiornale . Pensa di avercela fatta e , vestita da gran dama , in abito bianco con bottoni neri ,guanti bianchi chic e con cappello a larghe tese , di quelli che si vedono solo ai matrimoni o nelle occasioni importanti va a pavoneggiarsi con le sue amiche di prima , ancora costrette a fare le maschere al cinema come una volta era anche lei. Vuol farsi vedere nel cinegiornale , lei ce l'ha fatta a differenza loro , non fa più neanche la pubblicità. Lei è su un altro livello . E ,finalmente , appare sullo schermo : è' sdraiata lasciva su un letto , una voce fuori campo le pone delle domande casuali . Sembra tutto a posto ma non è così. E' diventata un burattino senza fili di cui prendersi gioco . L'Adriana presunta diva si è nel frattempo accesa una sigaretta,sbarra gli occhi , serra le labbra non riuscendo a nascondere un moto di rabbia . L' hanno resa ridicola , gli anelli di fumo non fanno in tempo a salire nel buio della sala piena per metà che lei è sparita . E'fuggita per non sentire le risate di scherno . La sua ambizione è morta lì , su quel letto sfatto su cui è sdraiato il suo corpo . Ha capito che è solo un corpo e niente altro . E'una bambola vestita con lustrini e pailettes , un mero oggetto che si dimentica subito dopo averlo usato . E coloro che vedono l' Adriana nascosta dietro quel corpo che lei non ha esitato ad utilizzare in modo spregiudicato non le interessano . Allo specchio neanche lei vede più chi veramente è . Gilbert Becaud canta in quel mangiadischi da avviare con un calcetto , lei si toglie la parrucca e guarda nel vuoto con gli occhi senza espressione . Fine corsa . Il suo paradiso giace qualche piano più sotto ed è del color del selciato.

 

 

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