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Il Semaforo - Numero 42
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Judi Dench per FishLove

 

 

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Judi Dench, Julie Christie: L'arrivo dell'estate corrisponde quasi da sempre all'arrivo di diverse campagne promozionali con fini sociali. La natura e la sua difesa appare l'obiettivo principale dell'uomo, che se da un lato si immola al progresso dall'altro tenta (ipocritamente) di porre rimedio ai suoi disastri. Singolare è la campagna di sensibilizzazione messa in atto da FishLove, associazione inglese che si batte per la pesca sostenibile: tra le più recenti testimonial, fotografate senza veli, sono l'ottantenne Judi Dench e la settantacinquenne Julie Christie. Alla faccia dell'età...

 

Napoli Film Festival: Dal 28 settembre al 4 ottobre si terrà a Napoli la XVII edizione del Napoli Film Festival, rassegna cinematografica diretta da Mario Violini e organizzata dall'Associazione Napolicinema. La nuova edizione vedrà aumentare l’impegno del festival per garantire la visibilità alle opere proposte anche dopo l’evento con nuovi premi per il concorso internazionale, cuore della manifestazione Europa & Mediterraneo e le sezioni del progetto SchermoNapoli Doc, Corti e Scuole. Mentre con il concorso FOTOgrammi si celebrerà il centenario della nascita del maestro del cinema italiano Mario Monicelli. Per chi volesse partecipare (sappiamo di certo che molti sono i cineasti napoletani tra voi), sono aperti i bandi di concorso. Maggiori info sul sito www.napolifilmfestival.com

 

Antonia: Diramata in settimana la lista dei titoli in concorso al Karlovy Vary Film Festival, una delle più importanti competizioni europee inspiegabilmente guardata con sospetto dagli italiani e dalla sua stampa, uno solo è il titolo nostrano in concorso nell'edizione 2015: Antonia, primo lungometraggio di Ferdinando Cito Marino prodotto da Luca Guadagnino e Marco Morabito. Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa Antonia Pozzi, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l’amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni; il regista la segue nella trasformazione dal reale al poetico, riflessa sul viso, sul corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive. Fino a quando, a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, Antonia Pozzi si toglie la vita. Fino a quel giorno non aveva mai pubblicato nessuna delle sue poesie. «Luca Guadagnino è un amante della poesia di Antonia Pozzi e ha sempre voluto produrre un film su di lei; me ne parlò pensando che io e lei ci saremmo “incontrati”. Sono sempre stato molto affascinato dagli artisti, e quando ho letto le poesie di Antonia ho immediatamente sentito in quelle pagine una forte affinità. Poi studiandola a fondo ho capito, conoscendo anche molto bene il contesto e i luoghi della sua vita - dalla nostra comune città di Milano alle montagne circostanti - la grande occasione che avevo di creare con il cinema il ritratto di un'artista e della sua arte», spiega il regista.

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The Legend of Barney Thomson: Esordisce finalmente al cinema il primo dei romanzi di Douglas Lindsay dedicati alla figura dell'insolito barbiere Barbey Thomson e della sua ancora più insolita madre. Fenomeno di culto nel mondo anglosassone, Barney arriva al cinema con il volto di Robert Carlyle (che cura anche la regia del film) mentre l'eccentrica e diabolica madre ha le fattezze (irriconoscibili) di Emma Thompson. Titolo di apertura dell'Edimburgh Film Festival, meriterebbe un passaggio in Italia anche solo per far scoprire in toto il lavoro di Lindsay, di cui finora si sono pubblicati solo due volumi (La bottega degli errori e Il monastero dei lunghi coltelli).

Robert Carlyle, Emma Thompson

The Legend of Barney Thomson (2015): Robert Carlyle, Emma Thompson

 

Selfless, Brand New-U: Il successo di recenti titoli fantascientifici come Ex Machina ha portato molti cineasti a cimentarsi con argomentazioni futuristiche. Colpisce però come autoria distanza di chilometri si ritrovino nello stesso momento a indagare sulle identiche tematiche. E' il caso ad esempio di Selfless del visionario Tarsem Singh (distribuito nella prossima stagione in Italia da Eagle Pictures) e di Brand New-U di Simon Pummell: al centro di entrambi i film, seppur con sfumature diverse, vi è il cambio di identità e/o personalità garantito da multinazionali di ricerca scientifica che non sempre agiscono nel bene dell'uomo.

 

Mungiu Untitled: Ancora senza titolo, il nuovo film del rumeno Cristian Mungiu (particolarmente apprezzato da noi con Oltre le colline) è già stato acquistato per la distribuzione tricolore da Bim. Segretissimo, siamo in grado di anticiparvene in anteprima la trama: Romeo è in cucina davanti alla finestra aperta e guarda i treni che passano in lontananza. Fuori si sta facendo buio ed è luglio. Deve anche parlare con Eliza ma non sa ancora cosa dirle. La paternità e l'età che avanza sono divenute difficili per lui, soprattutto negli ultimi tempi. Romeo si sente stanco: la sua vita è del tutto diversa da come la immaginava quando aveva trent'anni.

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Helen Keller vs. Nightwolves: Ci sono argomenti che per la loro serietà dovrebbero rimanere dei tabù per quei registi alla ricerca della polemica facile o della presa in giro. È il caso ad esempio del nazismo: se non vi fosse bastata la paraculata Iron Sky, è adesso in arrivo Helen Keller vs. Nightwolves di Ross Patterson, una commedia horror su una cacciatrice di lupi mannari nella Germania di Hitler. Sorvoliamo a priori.

 

Sotto il cielo delle Hawaii: Il nuovo film di Cameron Crowe, interpretato dal trio Bradley Cooper, Emma Stone e Rachel McAdams, si è rivelato la scorsa settimana un sonoro flop al botteghino. Come se non bastasse, un'ulteriore batosta si è abbattuta sul regista: il suo film è accusato di essere razzista. Il motivo? Il cast è composto di soli bianchi. Nessun attore di colore e nessun attore indigeno, a parte un guru locale, hanno preso parte alle riprese. Curioso per un titolo ambientato, appunto, alle Hawaii...

 

Antonio Da Silva: Dunque, spiegarvi il cinema di Da Silva non è facile. Autore di innumerevoli cortometraggi, è onnipresente nei festival a tematica lgbt. Concesso che sappia girare bene e manovrare il mezzo come pochi, ci si chiede come mai sia così apprezzato quando i suoi lavori non sono altro che sequenze di peni, ora flaccidi ora in erezione, e di sesso esplicito gay. Curioso davvero il mondo dei cinefili, pronti a indignarsi per un seno e poi ad applaudire di fronte a un caz... ehm... Vedere per credere.

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Ciak d'Oro: Dunque, è partita la stagione dei premi italiani. In attesa dei David di Donatello e dei Nastri d'Argento, ci dilettiamo con l'assegnazione dei Ciak d'Oro, assegnati in pompa magna dalla direttora Detassis a Cinecittà durante una serata di gala con il gotha del cinema nostrano. Faceva specie però un piccolo dettaglio: Nanni Moretti presente mentre nelle vicinanze si aggirava Daniela Santanchè, da qualche tempo editrice della storia rivista un tempo Mondadori. Ve li immaginate Moretti e la Santanchè chiacchierare amorevolmente? Ah, la coerenza...

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Julia Roberts: L'associazione per la tutela ambientale Conservation International ha fatto le cose in grande per attirare l'attenzione sullo stato di salute del nostro pianeta. Ha realizzato infatti una serie di video doppiati da attori di grosso calibro, a cui è stato affidato il compito di impersonare vari protagonisti della natura: dalla natura stessa all'acqua, passando per le foreste, l'oceano e la barriera corallina. Hanno risposto all'appello Julia Roberts, Harrison Ford, Kevin Spacey, Edward Norton, Penélope Cruz, Robert Redford, Ian Somerhalder e Lupita Nyong'o. Stupefacenti i risultati.

 

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