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Il Semaforo - Numero 41
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scena

Wild in Blue (2014): scena

 

 

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Wild in Blue: Ci sono perle che spesso rimangono nascoste perché nessuno ha il coraggio di portarle sul grande schermo. Si tratta spesso di storie controverse e al limite del comune senso del pudore. È il caso ad esempio di Wild in Blue, firmato da Matthew Berkowitz e incentrato su un sadico degli snuff movie. Il solo trailer è magnetico. 

 

Beyond Love: In Italia si producono parecchi film con personaggi o tematiche lgbt ma si tratta spesso di commedie, che rasentano il macchiettismo. Sono in pochi quelli che tentano altre vie e ottengono riconoscimenti. Vedasi ad esempio Beyond Love firmato da Silvio Nacucchi, una storia sul desiderio di genitorialità delle coppie omosessuali. A interessarsi al film è stato il rivenditore Reel Suspects, facendono uno dei titoli forti del prossimo mercato cannense. 

 

Isabelle Huppert: Potremmo definirla come la Meryl Streep d'Europa, richiesta da registi affermati e da giovani cineasti. E al prossimo Festival di Cannes l'immarcescibile Huppert è attesa in ben tre film. Due sono in concorso (Valley of Love e Louder Than Bombs) e uno tra le proiezioni speciale (Asphalte). Vive l'Isabelle!

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A proposito di Franco: Concediamo un giallo solo perché non abbiamo ancora visto il lavoro ultimato. Ma ci intriga il proposito di Gaetano di Lorenzo di riportare l'attenzione sulla figura di un regista purtroppo dimenticato dai più: lo sfortunato palermitano Franco Indovina, noto anche alle cronache rosa per aver amato la principessa Soraya. Ci piacciono queste riscoperte.

 

The Secret Life of Marilyn Monroe: Lifetime Television è allo stesso tempo croce e delizia di coloro che amano i tv movie. Soprattutto le biografie. Questa volta a finire nel mirino dei produttori del canale è stata Marilyn Monroe, icona forse intoccabile. Riprendendo un discusso volume di qualche tempo fa, si ripercorre il travagliato rapporto tra la Monroe e la madre Gladys. Valido il cast che conta su nomi come Kelli Garner, Susan Sarandon, Eva Amurri e Jeffrey Dean Morgan. È il risultato però a preoccuparci.

Susan Sarandon, Kelli Garner

The Secret Life of Marilyn Monroe (2015): Susan Sarandon, Kelli Garner

 

 

Risen: Chi è che non ricorda il megaflop di Waterworld? A Hollywood il titolo del film è ancora sinonimo di spauracchio e di timori, tanto che dal 1995 in poi il regista Kevin Reynolds ha visto diradarsi in maniera esponenziale i suoi progetti di lavoro fino a fermarsi nel 2006 con Tristano & Isotta. Dieci anni dopo, qualcuno ha finalmente trovato il coraggio di richiamarlo in sedia di regia per Risen, un thriller biblico chiamato miracolosamente a rinverdire i fasti di un direttore che ci ha anche regalato Robin Hood, Fandango e il sottovalutato Rapa Nui.

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Cowboys vs Dinosaurs: La prossima uscita nelle sale di Jurassic World ha riportato l'interesse verso i dinosauri sul grande schermo. Mentre si attende il cartoon targato Disney, dagli Usa arriva l'imprescindibile scult firmato da Ari Novak e, interpretato tra gli altri, dal sempre più svenduto Eric Roberts. Il trailer? Eccolo qui. 

 

Chocolate City: Siete tra coloro che hanno amato Magic Mike e attendete, in preda agli ormoni, il seguito? Beh, nel frattempo, non perdete allora la nuova fatica di Jean-Claude La Marre, dove un gruppo di spogliarellisti di colore è pronto a tutto pur di trasformare le fantasie delle donne (in libera uscita stile 8 marzo) in audace realtà. Noi maschietti possiamo anche farne a meno. 

 

Soacked in Bleach: Ci stiamo ancora riprendendo dalla commozione generata dal documentario Montage of Heck ma già qualcun altro ha pensato bene di sfruttare l'onda lunga della nostalgia. Questa volta l'affair Cobain viene ripercorso seguendo il punto di vista di Tom Grant, l'investigatore privato che Courtney Love ha assunto dopo la scomparsa del marito. Aspettasi ora quelli che raccontano Cobain con le voci di camerieri, fattorini, netturbini e persino ostetriche.

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Mia madre: Nanni Moretti non ama i pressbook, nonostante siano l'oggetto stampa più ambito da chi deve parlare di un film ancor prima di vederlo. E, se il pressbook italiano non presentava né trama né note di regia, quello francese ha dovuto far buon viso a cattiva sorte, traducendo e incollando le poche interviste che il Nanni ha rilasciato alle testate tricolori. Un po' più di disponibilità, no?

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Mediterranea: Il primo lungometraggio di Jonas Carpignano è ufficialmente il quinto titolo italiano a Cannes ma la nostra stampa finge di non saperlo. Per contrappasso, invece, torniamo a parlarne qui per presentarvi in anteprima le prime due clip e per augurare a Jonas e ai suoi ragazzi tanta ma tanta merda.

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