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Quanno chiove
di maurri 63
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Ed arrivò. 

Era nel tempo che si sentiva ancora la radio: tutte le canzoni passavano tramite la libertà di ascolto: o, almeno, noi così credevamo. 

Nessuno, bene bene, conosceva il cantante che eseguiva il pezzo: qualcuno giurava che Gloria Gaynor fosse una grassona; qualcun altro, invece, ci raccontava che Donna Summer fosse una femmina per cui sbavare.

Ma senti, mi fa un amico, tu che suoni, conosci pert caso questo Peppino Daniele ? In realtà, no. Manco avevo 15 anni....

Fu solo qualche anno dopo, che mi ricordai quel nome: tv. C'era un ragazzo pieno, con capelli lunghissimi, che cominciò svisando e mentre mi aspettavo un falso inglese, ecco che attacca : "'na tazzulella 'e cafè, e mai niente ce fanno sapé", ma non si fermava qui. "Nuje ce murimm 'e famm, e chisti invece e rà mano, ci allisciano, se vattono, se magnano 'a città".

Certo, dopo, fu un'altra storia.

Non so: a me, almeno, gli artisti piacciono davvero tanto, agli esordi.

Quel pezzo inedito; quel "tenerselo per sé", poi, quando lo scoprono tutti, è come se non mi appartenesse più.

Pino era fratello di Gaetano: chi fa il cinema, o almeno ci prova, prima o poi Gaetano deve averlo incontrato per forza.

Perché Gaetano il cinema lo produce. Fu lui, secondo me, a dare la dritta giusta a Massimo: cosa sarebbe, penso, "Ricomincio da tre", senza Pino?

 

 

Ma, allora, cosa c'è, oggi ? 

Perché, mi chiedo, non ti ho perdonato?

Non so, Pino....Forse, mi feci abbindolare dalle chiacchiere: era il 1982, penso. Il fatto che te ne fossi andato a vivere a Formia; a più di un'ora da Napoli, lo sentii come un abbandono. Si, sì: ricordo quello che dicesti. "Sto a metà strada tra Roma e Napoli", che ai tempi era fondamentale. Non si viveva certo con i cellulari; non c'era internet. Film.tv viveva sulla carta. 

E allora, perché ?

Magari perché nei ricordi di quel ragazzo che fui io, il pezzo che mi chiedevano sempre di eseguire era "Quanno chiove". L'ho odiato: avevo un repertorio intero, e mi chiedevano solo quello. Non interessava a nessuno che avessi scritto pure qualcosa, che non c'era chi eseguiva e cantava i Beatles meglio di noi; e rifacevo benissimo persino Mick, ché in Italia quando la vedono, un'altra "Satisfaction" come la mia?

Macché. Sei napoletano, ! "Faccela, Quando Piove" ! Ma che dite ? Intanto, è "quanno chiove", sì, sì, vabbé. faccela lo stesso.

E mi sentivo pure io, un nero a metà....

 

Ci sono varie strade che portano al perdono...

Tutto quello che viene dopo, nei tardi anni ottanta, lo trovano in rete, i ragazzi. Non ne parlerò, qui, no? Come dicevi tu, "é superfluo". Lasciamolo agli altri. 

Lo sai ? Ti immagino, con Massimo, con Totò, che ti piaceva, a fare baldoria, lassù. E, ma si, sorrido. Te ne sei andato, come volevi tu.

A proposito, ma quella storia che Jim Jarmush non riuscì ad incontrarti, perché voleva inserire qualcosina che tu sai nel suo film, sarà poi vera ?...Intanto, un amico ne ha fatto un collage. E te lo dedico, Pino. 

Buon ritorno a casa.

 

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